mercoledì 19 agosto 2009

Boiling Point - I nuovi gangster ( Takeshi Kitano , 1990 )


Giudizio: 8/10
Il vangelo dell'arte di Kitano


Seconda opera di Kitano regista, in realtà la prima interamente sua, da rivedere assolutamente alla luce dei lavori successivi che ne hanno , giustamente, decretato la grandezza assoluta.
Sì, perchè seppure meno bello, nel suo insieme, di Violent Cop (film d'esordio alla regia avvenuto quasi per caso), Boiling Point può, nella sua disarmante complessità, essere considerato il brodo primordiale da cui nasce la poetica del regista che vedremo poi splendidamente sviluppata nelle opere seguenti.
In questo c'è già tutto: l'asettico distacco del poeta, l'alternarsi tragico di comicità goffa e scoppi di violenza pura e tagliente, le carrellate di perdenti, il malavitoso calato col suo abbrutimento nella realtà della vita, il dissacrare sacrilego e irriverente, i proiettili che si infilano nelle carni, silenziosi e con l'immancabile schizzo di sangue , lo stralunato occhio osservatore di chi pensa agli yakuza come a dei moderni samurai, le spiagge di Okinawa e gli antieroi erranti.
Visto a suo tempo il film fu deludente dopo la buona prova spuria di Violent Cop, ma riletto anni dopo si erge come il testo sacro , il vangelo dell'arte di Kitano anche nel suo aspetto formale e stilistico con la grande prevalenza delle riprese frontali, i grandi spazi che sembrano però, chissà perchè, angusti e i colori sempre in sintonia con gli eventi.
Non resta altro che rivederlo, vivisezionarlo, gustarlo e capiremo come il grande talento e l'arte di questo genio della celluloide fosse già tutto lì, sin dal lontano 1990, a partire dagli occhi del giovanotto,nel buio , seduto sulla tazza del gabinetto che aprono il film.

1 commento:

  1. Visto a suo tempo il film fu deludente dopo la buona prova spuria di Violent Cop, ma riletto anni dopo si erge come il testo sacro , il vangelo dell'arte di Kitano anche nel suo aspetto formale e stilistico: sei troppo buono. secondo me è un film minore. ma di molto minore, quasi al livello delle sue ultime cose.

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