martedì 11 agosto 2009

La commedia del potere ( Claude Chabrol , 2006 )


Giudizio: 7/10
Storie italiane in Francia


Film abbastanza atipico questo di Chabrol:niente trame delittuose, niente storie torbide, niente detectivi e sospettati, semplicemente una banale, seppur clamorosa , storia di corruzione, sperpero di soldi pubblici e intrecci fraudolenti tra politica ed affari, sulla quale l'occhio sempre vispo del regista cala lo sguardo con il consueto interesse antropologico per i protagonisti delle vicende.
Una superba Isabel Huppert interpreta un magistrato impegnato nel fare luce su un caso di corruzione e sperpero di denaro pubblico che la porta inevitabilmente a impaludarsi nei tenaci rapporti tra potere politico ed economico; è animata da spirito missionario e giustizialista che riempe totalmente la sua vita fino a portarla inevitabilmente alla crisi coniugale.
A Chabrol interessa poco l'aspetto civile e morale della questione; preferisce al solito, scrutare con sguardo distaccato , ironico e disincantato l'incedere dei protagonisti, il loro modo di affrontare gli eventi, le loro passioni e miserie; non è cinema di denuncia è cinema delle relazioni umane, della loro complessità , della debolezza dello spirito. Lungi da lui fare il moralista o il cercatore di verità nascoste: il suo sguardo furbo osserva e annota, sempre con grande classe , ironia e amarezza come lascia intravvedere il finale. Per noi italiani sembra una storia ovvia, vista tante volte, di cui ci par di conoscere già la fine, sarà semplicemente la nostra assuefazione ad eventi simili? Oppure è la bravura e la saggezza del Vecchio Maestro che anche di fronte ad eventi così eclatanti che dovrebbero indignarci riesce a farci distogliere lo sguardo e a farci guardare oltre?

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