giovedì 27 agosto 2009

Non è un paese per vecchi ( Joel e Ethan Coen , 2007 )


Giudizio: 9/10
Film totale

Tornano alla ribalta alla grandissima i fratelli Coen dopo qualche mezza battuta a vuoto e lo fanno collezionando (giustamente) candidature all'Oscar e soprattutto sbattendoci in faccia, beffardi e dissacranti come spesso avviene , la loro idea del mondo e dell'umanità che lo popola. Tornano alla base madre ambientando il film nelle desertiche e aride distese al confine tra Texas e Messico dove un povero Cristo ha la sventura di trovarsi a passare sul luogo dove poco prima si è svolta una carneficina in perfetto stile : tutti morti, un carico di droga e una valigia con qualche milione di dollari dentro. Come non farsi ingolosire dal bottino? Appena se ne appropria il film esplode con la violenza che solo un Javier Bardem tanto stellare quanto ridicolo nella sua pettinatura e nel suo essere killer possono fare.Non ci sono più regole, quelle dei vecchi come lo sceriffo Tommy Lee Jones , ormai vicino alla pensione, sono sovvertite,annientate in un turbinio di follia e distruzione.
Assistiamo quindi al consueto quanto geniale ciclone coeniano, fatto di assassini senza pietà alcuna, di personaggi che non sembrano mai capire quanto sia profondo il baratro interiore, di momenti di puro studio filosofico ( vedi il dialogo tra Bardem con la moneta in mano e il povero gestore del negozio) , di ironia pungente mai fine a se stessa, di estremismo visivo che risulta impossibile da raccontare; un concentrato di antologia filmica come solo un film che è western ,noir, thriller, commedia e on the road può offrire.
Il gioco tragico e comico della vita prosegue sugli stessi binari da anni per i due registi , l'ironia e la farsa con le quali lo condiscono servono ad esorcizzare una realtà che loro per primi vedono ormai troppo nera e senza via d'uscita; il loro disincanto ormai è pari solo alla loro scarsa fiducia in un cambiamento in positivo, ma nonostante questo riescono a cogliere, malgrado tutto, qualche bagliore che da ancora tenui speranze.
Questo è un grande film, tra i migliori dei Coen, partiti da un piccolo grande capolavoro come Blood Simple e ancora qui a farci godere della loro genialità.

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