lunedì 21 settembre 2009

Tokyo ! ( Michel Gondry , Leos Carax , Bong Joon-ho , 2008 )


Giudizio: 6.5/10
Tokyo e racconti

Attesissimo film evento a Cannes 2008, Tokyo ! racconta tre storie dirette (curiosamente) da registi non giapponesi che hanno come asse portante la capitale del Giappone.
Il primo di Michel Gondry (Interior design) racconta la storia di due giovani che giungono a Tokyo in cerca di fortuna: lui con uno spiccatissimo senso cinematografico della vita e aspirante regista, lei che ama l'arte ma di fatto non ha ambizioni (come le rimprovera il ragazzo); tra una scena madre lunga quanto un viale in cui avviene un concitato confronto tra i due e strane mutazioni genetiche si scivola nella fiaba surreale il cui senso è : giovani coppie siate equilibrate, accoppiatevi senza che uno sovrasti l'altro dal punto di vista intellettuale. Il finale darà un senso alla storia con la ragazza che finalmente si sentirà utile a qualcosa.
Il secondo episodio scritto da Leos Carax racconta la storia di un essere immondo che vive nelle fogne di Tokyo di cui nessuno sa nulla e che di tanto in tanto esce all'aperto per terrorizzare la popolazione; scopriremo che si autobattezza come signor Merde (da cui il titolo dell'episodio), assisteremo alla sua cattura dopo un massacro attuato con lancio di bombe a mano per la strada e al suo processo, dove verrà difeso da uno strano avvocato francese che conosce il suo strano idioma fatto di grugniti e tic. Iperbole estrema della misantropia come forma di vita, la storia risulta in alcuni momenti assolutamente incomprensibile, pur mantenendo un estremismo ideologico sorprendente.
Shaking Tokyo è il terzo episodio diretto da quel prodigioso regista che è Bong Joon-ho, senz'altro il più bello, ulteriore perla nella filmografia dell'autore coreano.
La storia, splendidamente girata, tratta il tema degli hikikomori, moderni anacoreti che scelgono una vita racchiusa in casa senza alcun contatto visivo con l'esterno; l'episodio ci racconta ,come fosse un diario, la vita di una di queste persone che vive nella sua maniacalità tra scatole di pizza (vuote) accatastate ordinatamente e stanze ripiene di libri che asserisce di aver letto tutti; non esiste la Tv nella vita di queste persone. Solo le immancabili e frequentissime scosse telluriche e l'improvviso amore per la ragazza che consegna le pizze porterà il protagonista ad uscire di casa dopo 11 anni, per accorgersi che la città tutta ormai è popolata di hikikomori. Soltanto l'amore e la paura del terremoto sembrano possedere la forza vitale per uscire dall'esilio interiore in cui ci si chiude. Episodio bellissimo, prova di grande regia, accurata e precisa e immagini che lasciano il segno.
Nel complesso film da vedere ma l'episodio di Bong si staglia nettamente sugli altri, valendo da solo la visione del film.

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