sabato 31 marzo 2012

Big Blue Lake / 大蓝湖 ( Tsang TsuiShan / 曾翠珊 , 2011 )

Giudizio: 5.5/10
Il ritorno al passato

Esponente del Cinema indipendente HKese, fattosi notare soprattutto per una serie di corti che hanno ricevuto anche riconoscimenti festivalieri, Tsang TsuiShan è alla sua opera seconda come lungometraggio: Big Blue Lake è un film che al primo impatto fa subito capire la volontà del regista di distinguersi dalla gran parte delle produzioni di Hong Kong, soprattutto grazie ad uno stile fortemente caratterizzato nel senso dell'intimismo e del minimalismo, fin quasi a sfociare nell'antropologia.
La storia narra di una giovane donna,LaiYee, che, delusa dalla professione di attrice che ha intrapreso, decide di tornare al suo villaggio natale di Ho Chung nella penisola di Sai Kung ad Hong Kong da lei lasciato dieci anni prima.

sabato 24 marzo 2012

The President's barber ( Im Chang-sang , 2004 )

Giudizio: 7/10
Il barbiere che racconta la Storia

Attraverso un racconto che percorre alcuni decenni tra i più difficili della storia coreana, a partire dalla presa di potere di Park Chung-hee nei primi anni 60, The President's barber cerca di porsi anzitutto come un film storico; una storia raccontata attraverso gli occhi di una ragazzo che racconta a sua volta le gesta del padre e che inevitabilmente si nutre di sarcasmo, ironia e denuncia.
Il protagonista è un semplice barbiere che ha la "fortuna" di avere il salone vicino alla Blue House, residenza del Presidente della Repubblica di Corea e che diviene il barbiere personale del presidente-dittatore.
Il barbiere Han-mo è persona semplice, ammantata di quella ingenuità che rasenta l'ignavia, che si lascia trascinare nelle dispute politiche ma che continua a vedere il mondo con i suoi semplici occhi disincantati.

martedì 20 marzo 2012

The foul king ( Kim Ji-woon , 2000 )

Giudizio: 7.5/10
Dietro la maschera da wrestler

Dopo avere esordito due anni prima con la black comedy The quiet family, Kim Ji-woon si conferma con questa sua opera seconda, facendo ampiamente capire di che pasta fosse fatto e di quale grande talento cinematografico possedesse, tutti ampiamente confermati nei lavori che seguirono negli anni.
Come anche nella sua opera prima Kim sceglie la commedia venata di grottesco , sotto la cui coltre si apprezza una venatura drammatica e uno sguardo sarcastico sulla società coreana, per raccontare una storia che diverte , strappa sorrisi, spesso amari,nella quale si cela una delle metafore più utilizzate nel mondo della celluloide: il trasformismo inteso come liberazione e valvola di sfogo delle frustrazioni personali.
La storia è quella di Dae-ho, impiegato vessato sul lavoro da un capo tirannico che si diverte ad umiliarlo con prese da wresting al collo da cui non sa liberarsi, anche il padre lo tratta come un bamboccione mostrando scarsissima considerazione di lui.

domenica 18 marzo 2012

Love / 爱 ( Doze Niu / 钮承泽 , 2012 )

Giudizio: 6.5/10
Che cosa è l'amore?

Nato come co-produzione tra Cina continentale e Taiwan, Love ha riscosso notevole successo in entrambi i paesi; il regista Doze Niu, di cui avevamo apprezzato Monga due anni orsono tenta una operazione dalle forti tinte commerciali: si affida agli stessi attori che avevano recitato in Monga, affiancandogli un paio di star come Vicki Zhao e Shu Qi, creando un armonioso cast mainlander e taiwanese e ricalca, abbandonando lo schema gangsteristico precedente, quei canoni che hanno permesso al cinema taiwanese di sfornare lavori apprezzabili negli ultimi anni; quello che ne risulta è una commedia romantica dai toni ostentatamente lievi, con finale rassicurante garantito, che posiziona qua e là trappoloni emotivi buoni per lasciare scivolare qualche lacrima, il tutto condito da una certa eleganza narrativa e da una musica che tende ad assecondare il racconto.

sabato 17 marzo 2012

The postmodern life of my aunt / 姨妈的后现代生活 ( Ann Hui / 许鞍华 , 2006 )

Giudizio: 7.5/10
Il sogno di una vita diversa

The postmodern life of my aunt è un rarissimo esempio di film che basa la sua narrazione su una accurata e riuscitissima miscela di toni da commedia e da dramma, scelta che quasi mai riesce nella sua completezza, proprio per la difficoltà nel sapere dosare alla perfezione due momenti di cinema così diversi.
Ann Hui , che dall'alto della sua bravura possiede tutte le stigmate della grandissima regista, racconta alternando riso e dramma, melanconia e divertimento una storia il cui nocciolo sembra espandersi anche nelle opere successive , fino all'ultimo bellissimo A simple life.
La storia è quella di una donna che ha superato la cinquantina, che vive da sola a Shanghai, dopo essere partita dalla Manciura molti anni prima lasciando marito e figlia piccola, all'inseguimento di un sogno molto "provinciale": quello di affrancarsi da una certa arretratezza di ampie zone della Cina per approdare nella megalopoli moderna.
La sua è una vita però che risente di certe tradizioni: schiva, morigerata, i risparmi nascosti sotto il pavimento, Ye Rutang è comunque una anima candida, una donna che seppur ancora ragiona e insegue ideali quasi "maoisti", non manca mai di poter concedere il suo aiuto agli altri, siano essi una giovane alla ricerca di soldi per curare la figlioletta malata o il cialtrone impostore alla ricerca di qualcuno da imbrogliare bellamente.

lunedì 12 marzo 2012

The missing gun / 寻枪 ( Lu Chuan / 陆川 , 2002 )

Giudizio: 8/10
La pistola e il destino di un uomo

L'opera prima di Lu Chuan, primo film interamente girato in digitale in Cina, non vive solo sulla straordinaria interpretazione di Jiang Wen, sa offrire anche spunti di riflessione su una provincia cinese nella quale si consuma, tra toni da commedia brillante e dramma , la storia di una pistola sparita.
Ma Shan, poliziotto ex veterano di guerra in una tranquilla cittadina del Sichuan, si accorge di avere smarrito la sua pistola: seguendolo a ritroso in un frenetico inizio dal montaggio quasi videoclippato, si convince che l'arma si sia persa al matrimonio della sorella, dove naturalmente lui si è ubriacato.
Pressato ed intimidito dai superiori ("ricorda quella pistola contiene 3 proiettili ed un killer esperto può uccidere sei persone", è il ritornello che si ripete svariate volte), Ma Shan si mette alla caccia della pistola, aiutato da due suoi compari ex commilitoni che si improvvisano improbabili detective.

venerdì 9 marzo 2012

Hindsight ( Lee Hyun-seung , 2011 )

Giudizio: 6/10
La killer e il boss

Sottotitolo al film potrebbe tranquillamente essere : " come rovinare con tre scellerati ultimi minuti una pellicola che complessivamente avrebbe potuto essere più che discreta".
E non si tratta solo di una valutazione su un finale assolutamente incoerente, è la constatazione di come  sia possibile utilizzare un registro narrativo totalmente assente per tutto il film per portare al termine una storia che si svolge su tutti altri binari.
Questo perchè la storia raccontata, seppur priva di originalità, qualche bel momento lo regala aleggiando su atmosfere da thriller giocato su ambientazioni gangsteristiche.
Doo-hun è un boss avviato sul volontario viale del tramonto, attratto più dalla cucina e dal progetto di aprire un ristorante, Se-bin è una giovanissima killer per necessità, un tempo grande promessa del tiro costretta, dopo varie vicissitudini, a prestare la sua opera alla malavita e a cui viene commissionato l'omicidio proprio di Doo-hun.

mercoledì 7 marzo 2012

Taipei exchanges / 第36个故事 ( Hsiao Ya-chuan / 萧雅全 , 2010 )

*****
Il baratto a Taipei

L'opera seconda del regista taiwanese Hsiao Ya-chuan, collaboratore del grande Hou Hsiao-hsien, qui in veste di nume tutelare sotto forma di produttore, è uno dei lavori che maggiormente rappresentano il cinema dell'isola stato degli ultimi anni, quasi un paradigma formale , oltre che sostanziale.
Lavoro etereo, semplice, quasi minimalista, dal grande impatto stilistico , sotto la cui coltre pulsano sentimenti , sogni ed aspettative.
La storia, semplice come detto, narra di due sorelle, molto diverse tra loro, sognatrice e scapigliata una, razionale e pragmatica l'altra, che coronano il loro sogno di aprire un caffè, nel quale Doris la più grande, può dare libero sfogo alla sua fantasia a base di cioccolate, caffè e dolci, e l'altra , Joise, invece progetta le sue stravaganti tattiche commerciali: il locale infatti, ben presto , diventa un luogo di incontro nel quale l'avventore può trovare oggetti di varia  natura che può prendere scambiandoli con altri.

domenica 4 marzo 2012

Black snow / 本命年 ( Xie Fei / 谢飞 , 1990 )

Giudizio: 8/10
Storia di solitudine e di disagio in una Pechino livida

Aggiudicandosi l'Orso d'argento al Festival di Berlino nel 1990, Xie Fei ottenne anche all'estero numerosi attestati di stima , confermati ulteriormente tre anni dopo quando vinse l'Orso d'Oro e nel 2001, sempre a Berlino, dove fu Presidente della giuria, primo cinese nella storia.
L'attività cinematografica di questo regista poco prolifico assume una grande importanza dal momento che riesce a coniugare nei suoi lavori tradizione e progresso, attraverso uno sguardo molto attento alla realtà , con influssi neorealisti.
Black Snow, il film che lo fece conoscere in Occidente, è una storia di solitudine e di disagio sociale, all'ombra di quegli sconquassi inziali che iniziavano a mettersi in moto a cavallo dei fatti di Piazza Tienanmen e che avrebbero cambiato la Cina in un vorticoso e breve lasso di tempo.
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