lunedì 23 luglio 2012

Fairy tale killer / 追凶 ( Danny Pang / 彭發 , 2012 )

Giudizio: 7/10
Le favole che uccidono

Meno prolifico del fratello Oxide, Danny Pang ha comunque lasciato traccia nei lavori di genere in cui la coppia dei fratelli si è cimentata per tanti anni e in questo Fairy tale killer mette in scena un thriller per molti versi classico che attinge a piene mani ai canoni del filone: c'è il killer spietato che agisce in una bizzarra maniera, c'è il detective dalla vita privata segnata e sull'orlo del baratro e quella professionale sul filo del rasoio, ci sono sviste investigative, omissioni, insabbiamenti, ci sono disegni frutto di menti devastate nei quali risiede l'enigma e c'è un pericoloso collimare di vita privata e attività investigativa che porta il poliziotto a confrontarsi con se stesso uomo di legge e uomo di famiglia.
Le favole del titolo danno una traccia psicoanalitica al racconto che affonda le sue lontane origini in soprusi infantili e in slanci di solidarietà malata , ma è anche un modo per instillare dubbi e interrogativi sulla diversità che nasce dal disagio ed in questo aspetto il film trova probabilmente i suoi momenti migliori, quando cioè si allontana dalla trama del classico thriller  ( la scena della barchetta costruita coi rifiuti è ad un passo dal commuovere).

venerdì 20 luglio 2012

The second woman / 情谜 ( Carol Lai MiuSuet / 黎妙雪 , 2012 )


Giudizio: 6.5/10
L'ossessiva ambiguità

Poliedrico personaggio del panorama cinematografico HKese con alle spalle 5 film , svariate sceneggiature e produzioni, Carol Lai dirige questo thriller psicologico su cui aleggiano forti ombre hitchcokiane che affondano le radici nella abusatissima situazione di ambiguità della personalità, al limite della schizofrenia.
E' una storia, neppure troppo intricata, in cui si mette in scena l'ossessione amorosa e quella artistico-professionale, lo scambio ripetuto e contorto di personalità, il palcoscenico, luogo della finzione per eccellenza, che diventa lo specchio e la fenomenologia della realtà; tutto ruota su una coppia di sorelle gemelle pericolosamente accomunate dalla passione per lo stesso uomo e per la recitazione, così uguali tra di loro nell'aspetto, ma nel profondo diverse e, a modo loro, diaboliche.
E' infatti un duello di ambiguità quello che la regista mette in mostra, giocando su eventi che scompaginano le esistenze e rimescolano le personalità, in un rincorrersi , a volte confuso a dire il vero, che sostiene una atmosfera da thriller dove però tutto sembra già scritto in maniera chiara ben prima che avvenga.

mercoledì 18 luglio 2012

Himizu ( Sion Sono , 2011 )

Giudizio: 7.5/10
L'apocalisse della famiglia 

In attesa del parto distocico dell'attesissimo Lord of Chaos, Sion Sono sforna un lavoro dal sapore antico che va a rimestare nelle tematiche espresse in molti dei precedenti film.
Himizu è un lavoro di piluccatura nel quale trovano spazio le tematiche e le ossessioni più care al regista giapponese: e allora sotto con l'adolescenza disastrata, psico-sociopatici votati allo sterminio, nazisti con i capelli a forgia di SS, teppistelli violenti e cani sciolti, yakuza con medaglioni da rapper che si grattano le palle in continuazione, padri violenti che attirano vendette, genitori che costruiscono forche luminescenti e colorate per i figli istigandoli al suicidio, famiglie disintegrate ed esplose fragorosamente e perfino il solito , seppur brevissimo , sguardo voyeur-sado-masochistico.
Tutto racchiuso nella prima parte del film in maniera organica e tutto sommato accattivante nella sua durezza e crudeltà psicologica.

lunedì 16 luglio 2012

The Empress Dowager / 倾国倾城 ( Li HanHsiang / 李翰祥 , 1975 )

Giudizio: 7/10
CiXi e il tramonto dell'Impero

Dodici anni dopo avere raffigurato sul grande schermo l'imperatrice Wu, il regista Li HanHsiang, sempre sotto il marchio Shaw Brothers, porta sullo schermo un'altra delle più importanti e controverse figure femminili della storia dell'Impero Cinese: CiXi, imperatrice vedova che fu la testimone , nonchè protagonista della fine della dinastia Qing e dell'impero, travolto da guerre , rivolte e intrighi.
Anche CiXi, pur non avendo avuto l'ardire di farsi fondatrice di una dinastia, è stata la protagonista indiscussa, dapprima dietro le quinte e poi molto più palesemente, della seconda metà del XIX secolo, grazie al suo prepotente controllo sugli Imperatori, siano essi suoi figli o nipoti.
Il film racconta proprio le pagine finali della storia imperiale, partendo dalla contrapposizione che si creò a corte tra chi era favorevole alla guerra col Giappone e chi invece propendeva per la resa.

mercoledì 11 luglio 2012

Hara-Kiri : Death of a Samurai ( Takashi Miike , 2011 )

Giudizio: 7/10
Il Samurai che cerca la solidarietà

Dopo avere ripercorso con 13 Assassins i sentieri tracciati dal grande Kurosawa, stavolta Takashi Miike prende ispirazione da un altro grande classico del cinema nipponico firmato da Masaki Kobayashi, altro totem cinematografico che con Seppuku raggiunse probabilmente le vette più alte della sua produzione.
Se in 13 Assassins Miike riusciva ad andare oltre allo scritto kurosawiano, arricchendolo di una potenza visiva che è poi il suo inconfondibile marchio di fabbrica, stessa cosa non può dirsi per Death of a Samurai, film che invece tende ad adagiarsi sul suo precedente illustre.
Creare un parallelismo tra i due film sarebbe fuorviante, troppo superiore e inarrivabile essendo l'originale di Kobayashi; quello che sicuramente Miike porta di nuovo nel film lo si trova prevalentemente sotto l'aspetto tecnico che in lavori di questo genere riesce ad emergere in modo molto più compiuto rispetto agli eccessi e alle ridondanze che abitualmente il regista utilizza a piene mani nella maggior parte delle sue produzioni.

sabato 7 luglio 2012

Empress Wu / 武則天 ( Li HanHsiang / 李翰祥 , 1963 )

Giudizio: 7/10
La donna che volle farsi Imperatore

Wu Zetian è uno dei personaggi storici cinesi più noti e più rappresentati: prima ed unica imperatrice della millenaria storia dell'impero ha attirato su di sè le ovvie attenzioni non solo degli storici, ma anche del mondo cinematografico che le ha dedicato un numero di film e di serie televisive infinito.
Nel 1963, il regista cinese Li HanHsiang, noto soprattutto per le sue produzioni cinematografiche storiche, prodotto dalla leggendaria Shaw Brothers che ha scritto la storia del cinema HKese prevalentemente sulle arti marziali, ha diretto questo lavoro biografico sulla famosa imperatrice cui, è bene dirlo, la storiografia ufficiale non ha certo lesinato giudizi sprezzanti e negativi; solo negli ultimi decenni un'accenno di revisione storica ha cercato di mettere a fuoco in maniera più obiettiva il lungo dominio di Wu Zetian nell'ambito della Dinastia Tang prima,  e della breve dinastia Zhou di cui lei stessa si designò fondatrice, usurpando di fatto il potere dalle mani dell'imperatore e dei suoi figli.

giovedì 5 luglio 2012

The Emperor's shadow / 秦颂 ( Zhou Xiaowen / 周晓文 , 1996 )

Giudizio: 8/10
Il Primo Imperatore e la Musica

Kolossal epico storico dal budget sterminato per l'epoca, è opera di Zhou Xiaowen , regista della Quinta Generazione di cineasti cinese, quella che in qualche modo sdoganò la cinematografia nazionale facendola assurgere a livelli qualitativamente validi e, soprattutto, liberandola da quel ghetto culturale e cinematografico in cui giaceva.
Pur trattando di una epoca storica lontanissima e tragica, qualche celato rimando alla realtà della Cina contemporanea c'è, nonostante il regista abbia sempre dichiarato la sua avversione per la Storia, anche per giustificare qualche inesattezza  che emerge nella narrazione.
Pensare comunque a The Emperor's shadow come ad un film storico in senso stretto è comunque fondamentalmente sbagliato, perchè di fatto il racconto è incentrato sul rapporto, nato sin dalla tenerissima età, tra Ying Zheng, futuro Re dello Stato di Qin e successivamente primo Imperatore della Cina unificata dopo avere sconfitto tutti gli altri Regni e Gao Janli, musicista virtuoso del qi, lo strumento a corde cinese tradizionale.

lunedì 2 luglio 2012

Forever enthralled / 梅兰芳 ( Chen Kaige / 陈凯歌 , 2008 )

Giudizio: 6.5/10
La vita di Mei Lanfang

Quindici anni dopo, e numerosi lavori, non tutti perfettamente riusciti, Chen Kaige torna a raccontare l'Opera di Pechino, con un film, che lungi dall'avere la forza narrativa di Farewell my concubine, riesce comunque a coniugare con provata efficacia il racconto biografico sullo sfondo di un contesto storico che abbraccia il periodo che va dalla fine dell'Impero all'immediato dopoguerra, vestendosi con la livrea del kolossal  in cui l'eleganza del regista e la sua bravura nel manipolare certe corde riescono ad emergere molto di più rispetto ad alcuni lavori precedenti.
E' il racconto della vita di Mei Lanfang, uno tra gli attori più importanti e conosciuti dell'Opera di Pechino, personaggio tra i più innovatori di quella forma d'arte e che ebbe durante la sua vita un successo che riuscì a varcare anche i confini nazionali , esibendosi addirittura a New York.
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