lunedì 20 maggio 2013

G'mor Evian ( Toru Yamamoto , 2012 )

Giudizio: 5.5/10
Gli adulti più "scemi" degli adolescenti

Good morning Everyone (giapponesizzato in un improbabile G'mor evian) è una classica commedia famigliare che sembra quasi ricalcare toni da situation comedy nella quale vengono introdotti, in maniera più o meno forzata, tematiche che cercano di essere originali: accanto ai soliti adolescenti mezzi idioti, qui ci sono anche i genitori mezzi scemi, mezzi freakkettoni, strampalati, eterni bambinoni.
Il confronto generazionale tra la protagonista Hatsuki e la giovane madre Aki stavolta , come spesso avviene nelle pellicole giapponesi, non si basa sul conflitto e sulla ribellione giovanile; in G'mor Evian le parti si invertono: la ragazza pur nelle sue instabilità emotive adolescenziali sembra quasi più cresciuta della madre, una eterna imbambolata idealista che appare quasi meno matura della figlia. Le unisce la passione e l'adorazione per Yagu , partner di Aki in un gruppo musicale, che ricompare dopo alcuni anni di vagabondaggio e assurge a ruolo di improbabilissimo padre putativo della ragazza ( che naturalmente non sa neppure chi sia il padre vero).

Yagu è il classico personaggio che serve a far saltare il banco della narrazione: ingenuo, scemo, logorroico, soprattutto quando si tratta di parlare di cacca, immaturo e inaffidabile: su di lui si catalizza la forza motrice del racconto.
Il confronto generazionale procede tra alti e bassi, qualche buon momento e qualche dialogo divertente, l'infinito ripetersi del saluto che da il titolo al film, ma al di là del tema degli adulti che giocano a fare i ragazzini e dei ragazzini che gioco forza si ritrovano a fare gli adulti, la storia non da mai l'impressione di decollare, rimanendo troppo ancorata a situazione da macchietta da avanspettacolo e guastando in maniera considerevole il tutto con un finale degno della miglior festa di Comunione e Liberazione, dopo che le premesse sembravano incanalare verso una punk-story seppur leggera.
A salvare il film ci sono soprattutto le prove degli attori nei tre ruoli principali: Miyoshi Ayaka, all'esordio, costruisce un bel personaggio adolescenziale, se non altro con margini di originalità, Aso Kumiko conferma la sua bravura, condita con la giusta simpatia e Oizumi Yo, ha se non altro la faccia credibile nell'interpretare il personaggio strampalato di Yagu.

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