mercoledì 21 maggio 2014

The Face Reader ( Han Jae-rim , 2013 )

Giudizio: 7/10

Siamo nel XV secolo nel corso della Dinastia Joseon,  Nae-kyung ,il rampollo di una nobile famiglia ormai decaduta per motivi politici vive in campagna coltivando il suo studio per la fisiognomica; il suo grande desiderio, e quello del giovane figlio, è di riottenere una riabilitazione che gli permetta di diventare funzionario; quando una avvenente cortigiana lo attira in città prendendolo come socio , l'uomo ben presto mostra le sue stupefacenti capacità nel saper guardare attraverso la faccia delle persone e scoprire il loro passato e il futuro.
Persino il Re viene colpito dalle sue doti e lo chiama a corte per cercare di scoprire una congiura che sta formandosi nell'ombra; se da un lato Nae-kyung ritrova la luminosa vita agiata di corte , dall'altro viene rapidamente risucchiato negli intrighi che si consumano nel palazzo reale.
Alla sua morte il Re affida le sorti del suo giovane figlio al Face Reader , sperando con ciò di metterlo a riparo dalle congiure che ben presto si appalesano: il nobile  e lealista Kim Jong-seo e il truce Principe Sooyang  si combattono il potere e il nostro eroe , che scopre nel volto di quest'ultimo i tratti lombrosiani del traditore , fedele alla richiesta del defunto monarca si mette al servizio del trono.
Alla fine la resa dei conti, fra tradimenti e colpi di scena, nella quale Ney-kyung cercherà di salvare se stesso ed il suo giovane figlio, per non subire ancora l'onta dell'epurazione.
Lavoro piuttosto ambizioso che cerca di tenere insieme il kolossal epico in costume in stile serial televisivo, il thriller e il dramma, The Face Reader presenta aspetti che convincono e altri invece che ne minano la valutazione complessiva.
Ad esempio il racconto e la descrizione di un'arte che all'epoca era considerata a metà tra la divinazione e la superstizione nella prima parte del racconto procede abbastanza bene seppur con una certa frettolosità, con il procedere della storia ed il suo inevitabile ingarbugliarsi il film si concede maggiormente ai toni epici e a quelli della lotta politica e della brama di potere, impersonificata in maniera prepotente dalla entrata in scena del Principe Sooyang; inoltre mentre nella prima parte il tono e l'atmosfera della pellicola indugia quasi su registri commediaioli, nella seconda metà prende il sopravvento il dramma che in un epilogo ridondante e piuttosto prolisso raggiunge il suo acme.
Nel suo complesso The Face Reader offre più lati luminosi che oscuri, anche grazie ad una serie di personaggi di contorno ben costruiti e , sebbene in maniera non totalmente armonica riesce a mettere insieme tutti le sue sfaccettature narrative.
Cast di primissimo piano, e nel giudizio sul film ciò inevitabilmente ha il suo peso: Song Kang-ho si domostra ancora una volta uno dei più grandi fuoriclasse del Cinema contemporaneo, ma sia Kim Hye-soo nel ruolo della ammiccante cortigiana che Baek Yun-shik in quello del nobile Kim che , soprattutto, Lee Jung-jae in quello dello spietato Principe Sooyang, regalano prove degne di nota.



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