venerdì 28 novembre 2014

Yellow Earth / 黄土地 ( Chen Kaige / 陈凯歌 , 1984 )

Giudizio: 9/10

L'opera prima di quello che sarebbe diventato presto uno degli esponenti di punta della Quinta Generazione di cineasti cinesi è uno di quei film che attira su di sè l'aura del lavoro storico: per quanto può valere, le classifiche stilate da varie istituzioni o riviste specializzate  pongonoYellow Earth immancabilmente nei primi dieci posti tra i film più belli di tutto il panorama cinematografico cinese d'ogni tempo.
A 32 anni il giovane Chen Kaige, da due anni diplomato all'Accademia di Pechino con altri registi che diedero inizio alla stagione cinematografica della Quinta Generazione, dirige questo straordinario lavoro la cui importanza e valore vanno oltre al fatto di essere considerato una sorta di manifesto della corrente cinematografica.
Di sicuro da quei primi anni ottanta in avanti, il cinema cinese divenne un'altra cosa rispetto a quello che dalla Liberazione in poi era stato: non più solo propaganda e cinema collettivista, bensì racconto di storie cariche di umanità e di dolore, di speranze e di aspirazioni.

giovedì 27 novembre 2014

The Best Plan is no Plan / 溝女不離三兄弟 ( Patrick Kong Yip Lim-Sum / 葉念琛 , 2013 )

Giudizio: 4.5/10

Nella ormai non trascurabile filmografia di Patrick Kong The Best Plan in no Plan costituisce uno dei passi falsi più clamorosi: quello che fu lo sceneggiatore di Men suddenly in black di Pang Ho-Cheung infatti non riesce a mettere un piedi un lavoro che abbia un minimo di interesse, troppo oscillante tra i consueti spazi in cui  la commedia di Hong Kong da qualche anno si dibatte con fortune molto alterne.
Mescolare la commedia brillante romantica con il dramma conduce fuori strada fragorosamente ed il risultato è un lavoro che offre ben poco che possa giustificare la visione.
Come spesso succede quando le idee sono poche, si cerca di supplire con funambolici contorsioni della trama che partendo da una iniziale tripartitura si ritrova a convergere ben presto con inutili orpelli e stratagemmi che non portano da nessuna parte.
La storia ruota intorno a tre uomini, ognuno dei quali in qualche modo vittima sacrificale di un mondo che sembra aver fatto dell'uomo l'oggetto del sacrificio e la donna la spietata creatura onnivora.

martedì 25 novembre 2014

Grand Budapest Hotel ( Wes Anderson, 2014 )

Giudizio: 7.5/10

Uno scrittore che racconta come ha pubblicato il suo libro: raccontando ciò che anni prima il proprietario di un lussuoso albergo, ora in rovina, gli raccontò sugli eventi accaduti negli anni 30: sembra un no sense, un astruso gioco di rimandi e di flashback, ma questo è Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, liberamente ispirato alle opere di Stefan Zweig, scrittore austriaco tra i più importanti del primo Novecento, cui il regista americano dedica un sentito omaggio con l'opera cinematografica.
Tutto ciò che è stato negli anni il marchio di fabbrica di Wes Anderson viene amplificato fino all'eccesso in questo lavoro che ottenne alla Berlinale il Gran Premio della Giuria: il gusto per la narrazione e per lo stile, qui estremizzato fino a creare un connubio tra kitsch e barocco, i personaggi spesso sopra le righe, la ricerca di un ambientazione fantastica , quasi fiabesca, si fondono in un unico monoblocco granitico che conferisce al film le vesti di una storia sospesa tra il reale ed il fantastico.

venerdì 21 novembre 2014

Central Station [aka Central do Brasil] ( Walter Salles , 1998 )

Giudizio: 8.5/10

Sul suo banchetto nella affollatissima stazione Dora scrive lettere per gli analfabeti: pensieri, insulti, minacce, parole tenere, un flusso di parole grazie al quale arrotonda la sua misera pensione da ex insegnante; la sua è una vita solitaria tra vagoni stracolmi e le chiacchiere a casa con la sua amica vicina di casa; unico sprazzo l'arrogarsi il diritto di scegliere quale lettera inviare effettivamente e quale cestinare.
Un giorno una delle sue estemporanee clienti muore investita da un bus: nelle lettere inviate al marito lontano lo informava che il figlio che lui mai aveva conosciuto voleva incontrarlo.
Dora , in un impeto di pietas, si prende cura del ragazzino rimasto solo, nonostante il suo cinismo , quasi una misantropia malcelata, la porti ad essere tutt'altro che solidale con il prossimo.
Dapprima porterà il ragazzino in un centro per bambini soli da adottare, rimediando anche una discreta cifra di soldi; ma quando capirà che quella è solo l'anticamera del traffico di organi e di merce umana se lo riprende e fugge con lui intenzionata ad esaudire il desiderio del ragazzino di rivedere il padre.

mercoledì 19 novembre 2014

Steel Cold Winter ( Choi Jin-sung , 2013 )

Giudizio: 7/10

In un gelido inverno tra le montagne che circondano uno sperduto villaggio perennemente ricoperto di neve e ghiaccio, si incontrano e si consumano le esistenze di due giovani liceali alla deriva.
Lui viene da Seoul dove il suicidio di un compagno di scuola alimentato da pettegolezzi lo ha spinto a sua volta sull'orlo del baratro, lei è una ragazza taciturna e dall'aspetto triste e misterioso che ama pattinare sul lago ghiacciato; nel loro incontro sembra già esser scritto il destino.
La ragazza vive col padre ritardato e deve sopportare le maldicenze dei paesani che vedono nel rapporto padre-figlia un chiaro incesto.
Tra i due la forza di attrazione e quella di spontanea ripulsione sembrano in costante contrasto fino a quando il giovane, reso dubbioso inizialmente dalle voci che circolano, capisce che lei è una sorta di immagine di se stesso riflessa: disperata, sull'orlo dell'abisso, alla ricerca di una esistenza che torni ad essere colorata e non oppressa dal bianco del ghiaccio invernale.

martedì 18 novembre 2014

Lucia de B. ( Paula van der Oeste , 2014 )

Giudizio: 6.5/10

L'infermiera olandese Lucia de Berk fu protagonista nei primi anni duemila di uno dei casi giudiziari più controversi e clamorosi d'Europa: la donna fu arrestata nel 2001 e condannata all'ergastolo in primo e secondo grado per la morte di alcuni pazienti da lei curati e per il tentato omicidio di altri; per il fatto che una parte dei paziente fossero bambini poco più che neonati il caso scatenò le immancabili follie collettive che portarono ad una sorta di caccia all'untore fino a che  la donna solo nel 2010 dopo sette anni di galera fu riconosciuta innocente e rilasciata con tante scuse.
L'immancabile epiteto di "Angelo della morte" fu subito marchiato a fuoco sulla pelle della poveraccia che aveva il solo torto di essere una persona silenziosa , schiva, solitaria con un passato tragico alle spalle fatto di prostituzione giovanile, un divorzio e una certa passione per l'occultismo e la cartomanzia.
Il film di Paula van der Oeste si muove tra il più classico dei thriller giudiziari e l'indagine psicologica e antropologica della protagonista con frequenti riferimenti a certe tendenze della società sempre pronta ad additare le "stranezze" ed il mancato conformismo e , nel particolare della storia, certi legami poco chiari personali tra gli amministratori dell'ospedale dove Lucia lavorava e gli ambienti giudiziari.

lunedì 17 novembre 2014

Enthralled /愛尋迷 ( Chip Tsao/曹捷 , 2014 )

Giudizio: 5/10

Personaggio di spicco nel panorama giornalistico di Hong Kong, scrittore e columnist di successo, Chip Tsao esordisce come regista  e sceneggiatore in questo lavoro che rispecchia in buona parte la verve polemica e sarcastica dello scrittore soprattutto riguardo alla società HKese.
Enthralled lascia la sensazione alla fine della visione di un tentativo di prendere a vigorose spallate una certa immagine ormai consolidata di Hong Kong anche in relazione alla sua tradizione cinematografica: se la sceneggiatura mostra spunti interessanti,  la regia lascia alquanto a desiderare soprattutto perchè tenta di imbastire un racconto che fa acqua da tutte le parti e che cerca disperatamente di rendersi complesso ed intricato.
La storia vede come protagonisti tre amici, tutti originari della Cina continentale che si ritrovano dopo molti anni e che hanno intrapreso strade diverse: c'è il finanziere d'assalto che ha studiato in Canada, c'è il rappresentante di una classe meno agiata che sbarca il lunario come parrucchiere e c'è l'idealista con una madre gravemente malata e un padre che non ha mai conosciuto che insegna in un corso di letteratura dove bene che va gli studenti dormono o mangiano durante la lezione.

sabato 15 novembre 2014

Sweet alibis / 甜蜜杀机 ( Lien Yi-chi / 連奕琦 , 2014 )

Giudizio: 6.5/10

Nel panorama ormai stagnante da qualche anno del cinema taiwanese, troppo ancorato alla commedia commerciale, Sweet Alibis, si pone come lavoro che cerca di dare nuova linfa attraverso strade alternative che guardano alla mescolanza dei generi.
Il regista Lien Yi-chi,che ben altre vie aveva intrapreso col suo precedente lavoro, sembra piegarsi anch'esso al cinema commerciale ma , come detto, attraverso una rilettura della commedia contaminata da altri generi crea un lavoro che possiede alcuni spunti interessanti pur non risultando certo opera da tramandare ai posteri quanto a qualità assoluta.
La storia ruota intorno ad una strana coppia di poliziotti impegnati a risolvere uno strano caso di droga e di morti avvelenati: lui ha come aspirazione quella di vivere una vita tranquilla, non ha mai usato una pistola e non gode certo dei favori dei superiori , va agli appuntamenti al buio e frequenta locali per uomini in cerca di compagnia; lei è la figlia del Capo, animata da grandi ideali e da una certa dose di superbia , al suo primo incarico.

giovedì 13 novembre 2014

Ida ( Pawel Pawlikowski , 2013 )

Giudizio: 8.5/10

Polonia , anni 60, Anna una giovane novizia cresciuta e vissuta sempre all'interno del monastero e che sta per prendere i voti viene informata dalla Superiora che esiste una zia, unica parente vivente, e le consiglia di andare a trovarla.
La zia Wanda è una donna consumata dalla vita, ex partigiana antinazista, poi giudice della Polonia comunista delle purghe, alcolizzata, fumatrice indefessa, dedita ad una esistenza effimera all'ombra dei privilegi del Partito; da lei Anna scoprirà che si chiama in realtà Ida e che è ebrea, unica scampata allo sterminio della famiglia.
Le due donne, così diverse, quasi fossero il diavolo e l'acquasanta fatte persona, si metteranno alla ricerca dei resti dei parenti e della verità sulla loro morte, vagando nelle campagne in cui avevano vissuto durante la guerra.
Il viaggio di Anna/Ida in compagnia della zia diventa l'affacciarsi ad una vita sconosciuta e la conoscenza di una realtà storica-personale da dover risolvere; tanto cinica e disillusa della vita è Wanda, quanto eterea e quasi celestiale è Ida nel suo perenne abito da novizia addosso, che però ha ben chiaro il valore dell'etica e della morale anche al di fuori della fede.

mercoledì 12 novembre 2014

Nightcrawler [ aka Lo Sciacallo ] (Dan Gilroy , 2014 )

Giudizio: 5.5/10

Il sogno americano in chiave moderna, contaminato dai grandi mali del XXI secolo, la crisi economica e la mancanza di morale e di etica; in soldoni questo è Nightcrawler dell'esordiente alla regia Dan Gilroy, un fumettone notturno in una Los Angeles fin troppo stilizzata.
Il protagonista è Lou un disoccupato che sbarca il lunario rubando materiali edili e rivendendoli al mercato nero; gironzola la notte, raccatta ciarpame e va a rivenderlo chiedendo al tempo stesso di essere assunto dai suoi compari in affari che naturalmente se ne guardano bene di assumere un ladro.
Lou è però un tipo sveglio, animato di tenacia e di volontà e quando casualmente assiste ad un incidente automobilistico mortale sul quale piomba tempestivamente una troupe di fotografi free-lance, nel suo cervello si accende una lampadina: si procura una videocamera, installa sulla sua macchina una radio che intercetta le comunicazioni della polizia e si getta nel business dello sciacallaggio con l'intento di rivendere i suoi filmati al migliore offerente che naturalmente non tarda ad arrivare. 

lunedì 10 novembre 2014

NN ( Hector Galvez , 2014 )


Giudizio: 5.5/10

Nella lunga scena iniziale, un infinito piano fisso che lentamente si focalizza su alcune persone impegnate a scavare nelle terre ventose delle Ande Peruviane, c'è tutta l'essenza di NN , lavoro di Hector Galvez: un viaggio nel dramma della memoria storica di un paese, il Perù appunto, che visse negli anni ottanta la tragedia dei desaparecidos durante la feroce guerra tra governo e rivoluzionari di Sendero Luminoso.
Gli uomini che scavano appartengono ad una equipe di antropologi forensi impegnati a recuperare i resti di contadini andini scomparsi e , possibilmente , dargli un nome; quando ciò non è possibile i resti vengono classificati con la sigla NN seguita da un numero.
Nel gruppo di cadaveri ritrovati solo uno viene classificato come NN: niente documenti, nulla che possa permettere un riconoscimento, solo una foto in bianco e nero di una giovane ragazza nascosta in una tasca; una donna si presenta reclamando i resti anche per dare pace al proprio strazio, ma la prova del DNA dimostra che non si tratta del marito scomparso.

domenica 9 novembre 2014

Phoenix ( Christian Petzold , 2014 )

Giudizio: 7/10

Miracolosamente scampata ad Auschwitz, sebbene ferita e sfigurata, Nelly torna nella Berlino liberata e distrutta; un intervento chirurgico le ha ridato parvenze umane ed un volto molto somigliante, ma non identico, a quello che aveva quando si esibiva come cantante nei locali della capitale del Reich; appena tornata in città , confortata dalla sua amica più cara che si occupa degli ebrei scomparsi durante la guerra, la donna vuole rintracciare il marito, nonostante questi sia fortemente sospettato di averla denunciata e consegnata agli aguzzini.
Per Nelly sarà il ritorno alla vita, con una identità nuova , come una rinascita, in cui neppure un volto straordinariamente somigliante le da la certezza del ritorno al passato; quando incontra il marito che la crede ormai morta e che comunque rimane colpito dalla somiglianza della donna con la moglie, Nelly si presta al piano dell'uomo che è quello di cercare di recuperare i beni della moglie spacciando Nelly come lei.
La donna dovrà quindi fingere di essere se stessa, sperando di convincere il marito che lei è proprio sua moglie.

sabato 8 novembre 2014

Tusk ( Kevin Smith , 2014 )

Giudizio: 3.5/10

Il lungo incipit di Tusk , ultimo lavoro di Kevin Smith presentato al Festival di Roma , proveniente dal Toronto Film Festival, lascia ben sperare: due podcasters che conducono una trasmissione demenziale-cazzarona entrano in possesso di un video proveniente dal Canada in cui un ragazzotto ribattezzato Kill Bill Kid si è amputato una gamba nel tentativo di scimmiottare il celebre film tarantiniano.
Uno dei due, Wallace, decide di andare ad intervistare un tale genio dell'umanità ma giunto sul posto viene a scoprire che il ragazzo è morto.
Wallace, eterno pagliaccio inconcludente anche nella vita privata, sta per tornarsene con le pive nel sacco quando giunge in suo aiuto un messaggio lasciato in un gabinetto in cui un anziano avventuriero offre alloggio gratis a patto che l'ospite sia disposto ad ascoltare le sue lunghe storie di vita vissuta.
Scorgendo la possibilità di salvarsi in calcio d'angolo con un'altra storia intrigante Wallace si reca nella maestosa e sterminata casa di Mr Howe dove trova un anziano in sedia a rotelle dall'aria misteriosa e raffinata che prima lo abbindola con le sue storie fantastiche di mare e poi lo stordisce con strane misture.

venerdì 7 novembre 2014

Black Coal, Thin Ice / 白日焰火 ( Diao Yinan / 刁亦男 , 2014)

Giudizio: 8/10

Trionfatore assoluto al Festival di Berlino del 2014 dove si è assicurato Orso d'Oro come miglior film e Orso d'Argento a Liao Fan come miglior attore, Black Coal , Thin Ice è il terzo lavoro di Diao Yinan, regista del bel Night Train e sceneggiatore di numerosi altri lavori del Cinema cinese che apre in maniera netta ed esplicita la strada del noir cinese.
Diversi registi hanno tentato l'approccio a questo genere, non molto ben tollerato dalla censura e quindi spesso osteggiato, ed il successo ottenuto dal lavoro di Diao Yinan sicuramente servirà a spianare la strada al film di genere.
Black Coal, Thin Ice possiede in maniera quasi scolastica tutti i canoni del genere, soprattutto del noir americano e francese, arricchito con alcune peculiarità che ne fanno un lavoro bello ed interessante.
La storia presenta un lungo prologo che ha luogo anni prima in una regione del freddo nord cinese dove il nero delle miniere di carbone si fonde col bianco della neve e del ghiaccio: un serial killer uccide e smembra le sue vittime facendo ritrovare i pezzi in varie miniere di carbone; il detective incaricato del caso imbocca una strada che non porta a nulla, sebbene il sospetto sembrasse giusto, e ciò costerà diverse vite umane tra i poliziotti.
Condividi