giovedì 18 dicembre 2014

Oltre il Guado [aka Across the River] ( Lorenzo Bianchini , 2013 )

Giudizio: 8/10

Con al suo attivo ormai tre cortometraggi e quattro lungometraggi, Lorenzo Bianchini può degnamente essere considerato uno dei cineasti più validi all'interno del panorama desolante del Cinema italiano e sicuramente il miglior regista di horror movie.
E siccome è bravo e preparato ma fieramente indipendente, seguendo la legge imperante nel nostro paese che emargina chi non si adegua a certe regole, spazio per lui nei circuiti ufficiali non ce n'è, nonostante le ripetute prove offerte a confermare le sue indubbie capacità.
Dopo aver prodotto da solo, o con il piccolo ausilio di qualche benemerito ente friulano, tutti i suoi precedenti lavori, con Oltre il Guado qualcosa sembra muoversi ed i riconoscimenti per la sua ultima opera non sono tardati da arrivare, seppur relegati in rassegne cinematografiche minori.
Ispirandosi alla scuola horror italiana fatta di grandi artigiani appassionati Bianchini anche in Oltre il Guado conserva quella sua purezza formale che è il suo pregio più grande e che gli consente di girare opere dal grande impatto visivo con mezzi limitati in cui le atmosfere, imprescindibilmente legate al suo esser friulano, colpiscono in maniera indelebile.

Oltre il Guado non viene meno al ferreo credo filmico del regista: opera minimalista, immersa in una natura dura e bellissima che sa diventare protagonista grazie a paesaggi ed ambientazioni che sembrano esistere appositamente per creare un senso di crescente angoscia e disagio.
E poco importa se il racconto, di per sè, si basa su canoni narrativi che non hanno certo il pregio della originalità: quello che Bianchini racconta è l'angoscia della solitudine, il passato impregnato nelle mura di un vecchio borgo che pulsa ancora in tutta la sua drammaticità che si esplica in presenze oscure e ostili.
In questo ambiente Marco, un etologo che studia il comportamento degli animali selvatici servendosi di ausili tecnologici quali microtelecamere e microfoni, si trova immerso quasi naturalmente nel momento in cui si mette sulle tracce di una volpe che con la sua telecamerina ha offerto immagini notturne inquietanti.
Giunto nel borgo abbandonato dove tutto sembra stato spazzato via in una attimo, congelato in un istante e dove solo gli orologi e i cinghiali appena uccisi da un misterioso predatore sembrano dare segni di vita, scoprirà in una crescente discesa nel profondo della sua solitudine storie che risalgono a molti anni prima; episodi di drammi nascosti e che hanno intriso i muri del borgo abbandonato.
Rimanendo fedele al suo cinema fatto di atmosfere, di paure e di angosce, Bianchini costruisce un film mirabile nella sua staticità e nel suo minimalismo all'interno dei quali si fa spazio il disagio , l'angoscia e la paura.
Chi si aspetta un horror all'americana , fatto di orpelli e di salti sulla sedia comandati, rimarrà deluso: Oltre il Guado è film intriso di tensione psicologica e visiva, di passione pulsante per il genere e di amore per il cinema; Lorenzo Bianchini merita senza ombra di dubbio un posto tra i migliori registi del Cinema italiano, speriamo che presto se ne accorga anche chi potrebbe rendere il lavoro di cineasti come Bianchini stesso un po' più facile.

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