giovedì 23 aprile 2015

Far East Film Festival 17



Introdotto dallo straordinario prologo del 23 Aprile che vedrà il leggendario Joe Hisaishi esibirsi in un concerto che di sicuro farà storia, sta per partire il Far East Film Festival 17, la più importante rassegna cinematografica sul cinema orientale che si svolge in Occidente.
Per l'Opening del 24 Aprile altro colpo clamoroso degli organizzatori: niente meno che la presenza del grande Jackie Chan, ben più che una star per chi ama il cinema orientale e di Hong Kong in particolare; l'attore è semplicemente un bel pezzo di storia di quello che rimane uno dei movimenti cinematografici più importanti e prolifici della storia del Cinema, nonchè uno degli eroi dei nostri sogni da ragazzini.
E poi tanti film (circa 70) , tanti ospiti, tanti incontri e piacevoli occasioni per riabbracciare amici vecchi e  conoscerne nuovi che rendono il FEFF prima di tutto uno straordinario punto di incontro degli appassionati di Cinema orientale di tutto il mondo.
Su LinkinMovies.it potrete seguire i diari giornalieri del Festival tra film, chiacchiere e sproloqui vari.
Al ritorno le recensioni dei film.
Ci si vede a Udine !
Let's meet in Udine !



mercoledì 22 aprile 2015

Dumplings / 餃子 ( Fruit Chan / 陳果 , 2004 )




Dumplings (2004) on IMDb
Giudizio: 8/10

Three...extremes era una trilogia basata sull'ossessione in forma pura: Dumplings di Fruit Chan era di quel terzetto nettamente il lavoro migliore, quello più carico di tematiche al punto che quasi contemporaneamente al trittico vide la luce come opera a sè stante, ampliata fino ai canonici 90 minuti grazie ad un lavoro che poco, tranne il finale, alterò la struttura della storia , ma che invece aggiunse alcuni elementi che ne rafforzavano la forza provocatoria e disturbante in totale coerenza con lo stile del regista.
I ravioli di Mei sono famosi in tutta Hong Kong, possiedono l'elisir della gioventù e bloccano il naturale e fisiologico invecchiamento, la donna stessa a comprovare i risultati della sua ricetta, ammette di mangiarne molti e di essere la migliore pubblicità per se stessa: pubblicità certamente non ingannevole perchè Mei ha le fattezze di una bellissima e giovane donna.


I suoi ravioli non sono però come tutti quelli che arricchiscono la cucina cinese, ingredienti fondamentale sono feti umani che Mei si procura nella Cina continentale grazie a frequenti viaggi nella vicina Shenzhen: tritati insieme a cipolle ,cavoli e spezie varie regalano la bellezza e la giovinezza.

lunedì 20 aprile 2015

Our Sunhi ( Hong Sang-soo , 2013 )




Our Sunhi (2013) on IMDb
Giudizio: 5.5/10

Ormai assistere ad un film di Hong Sang-soo è come  trovarsi di fronte ad un loop interminabile, ripetitivo che si dipana a cerchi concentrici, quasi un segmento di una unica storia che racconta sempre le stesse tematiche. 
Per gli ammiratori del regista coreano, e sono tanti in considerazione dei premi che continua a ricevere indefessamente, compreso il Pardo d'Argento  conquistato a Locarno con questo Our Sunhi, si tratta di coerenza stilistica e di acuta osservazione di una realtà sempre più eterea; per i denigratori invece siamo di fronte  alla solita pantomima , raccontata sempre alla stessa maniera che dimostra una aridità ormai prossima al nulla.


Our Sunhi non sfugge alla disamina bifronte che se ne può fare , ovviamente, anche perchè certi pilastri narrativi di Hong sono tutti lì in bella mostra.
C'è la neo laureata in Cinema, Sunhi appunto, che vorrebbe andare a studiare in America, c'è l'ex fidanzato anche lui aspirante regista che ha già diretto un film che ha come tema la storia d'amore finita con la ragazza; c'è l'altro regista più navigato in crisi di identità che molla la famiglia e va a vivere da solo e c'è il professore cui Sunhi si rivolge per chiedere una lettera di referenze da presentare come requisito per continuare a studiare.

venerdì 17 aprile 2015

Mia Madre ( Nanni Moretti , 2015 )




Mia madre (2015) on IMDb
Giudizio: 8/10

Nel giorno in cui Il Festival di Cannes comunica i film in Concorso tra cui anche Mia Madre , l’ultimo lavoro di Nanni Moretti vede la luce nelle sale italiane: “ Da Cannes accetto tutto “ aveva sentenziato il regista romano quando si paventava di una sua presenza fuori concorso sulla Croisette, ma alla fine è Cannes che pur di avere Moretti è disposta a tutto, anche a mettere in Concorso un film che avrà già un abbondante mese di vita nelle sale, rinunciando alla Première assoluta, dimostrando una volta in più quanto sia alta la stima di cui gode Nanni Moretti oltralpe.



Che Moretti abbiamo di fronte in questo lavoro? Non è facile a dirsi, o forse lo è fin troppo a seconda di quale prospettiva si utilizza per osservare Mia Madre che sin dalla primissima scena da subito una indicazione  netta al percorso cinematografico cui stiamo assistendo: Margherita sta lavorando alla regia di un film politico-sociale imperniato sul tema della lotta tra operai e padroni per la difesa del posto di lavoro, una scena che sembra un revival di tante scene cinematografiche che dagli anni settanta ad oggi ci hanno mostrato polizia e dimostranti faccia faccia; tutto però appare sin da subito finto: manganelli che si piegano, facce ben lontane dall’avere il ghigno della disperata cattiveria o della paura, carrellate da action movie. Il cinema è finzione, Margherita lo sa e per questo chiede ai suoi attori di porsi accanto al personaggio “ Fammi vedere che ci sei anche tu attrice vicino al personaggio” ripete ai suoi attori.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

giovedì 16 aprile 2015

A Girl at my Door ( July Jung , 2014 )




A Girl at My Door (2014) on IMDb
Giudizio: 8/10

Lee Young-nam è un ufficiale di polizia trasferito da Seoul presso un remoto centro di provincia affacciato sul mare, il suo comportamento poco ortodosso per la morale coreana è il motivo del suo esilio in una località dove regna l’abbandono: i pochi residenti autoctoni sono coloro che non hanno avuto il coraggio di andarsene e ad essi si sono aggiunti gli immigrati clandestini asiatici che prestano lavoro nelle piccole e residue attività legate alla pesca.


In questo scenario di provincia dove sembra che la civiltà non sia mai giunta Lee si trova sin da subito a dover affrontare una tenace ostilità da parte dei residenti, anche per il suo ruolo di capo della stazione locale di polizia che deve far fronte all’unica vera occupazione dei locali, cioè quella di ubriacarsi senza sosta.

La donna anche ha bisogno del soju, la sua è una dipendenza derivata dal fatto che solo l’alcool riesce a regalargli il sonno e per tale motivo stipa ordinatamente il liquore  in anonime bottiglie di plastica per l’acqua.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

mercoledì 15 aprile 2015

One Night in Supermarket / 夜·店 ( Yang Qing / 杨庆 , 2009 )




One Night in Supermarket (2009) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

Tutto in una notte; una notte passata in un supermarket di quelli che rimangono aperti per ventiquattro ore; ma non aspettatevi trame alla John Landis o tenebrosi thriller claustrofobici: One Night in Supermarket, considerevole lavoro d'esordio , e, almeno per ora, unico, di Yang Qing è una ritmata e quasi surreale commedia sui generis , nella quale il regista, grazie ad un montaggio intelligente e ben scandito riesce a tenere sempre desta l'attenzione nonostante per novanta minuti abbiamo di fronte praticamente lo stesso ambiente.


In questo supermercato lavorano due giovani Xiaolian e Junwei, quest'ultimo segretamente innamorato della ragazza e altrettanto imbranato da non riuscire a dire e fare nulla se non scattarle furtive fotografie sul lavoro.
Piombano nel negozio due curiosi personaggi che rivendicano una vincita alla lotteria , non avvenuta per colpa della titolare del negozio e che decidono per una spesa proletaria singolare: tutto l'incasso che faranno nella notte sarà il loro a compensazione della vincita mancata.

domenica 12 aprile 2015

An Inspector Calls / 浮華宴 ( Raymond Wong Pak-Ming / 黃百鳴 , Herman Yau Lai-To / 邱禮濤 , 2015 )




An Inspector Calls (2015) on IMDb
Giudizio: 6/10

Tipico film da Capodanno Cinese, An Inspector Calls di Raymond Wong e Herman Yau si distingue rispetto al canovaccio messo in atto dalla gran parte dei film che escono in concomitanza del Nuovo Anno del Calendario Lunare per il tentativo, in buona parte riuscito, di trasformare l'omonima opera del romanziere inglese J.B. Priestley del 1945, che già fu ispirazione cinematografica nel 1954 per la pellicola di Guy Hamilton, in una black comedy più consona alla tipologia di pubblico cui il film è rivolto.


Il riferimento originario  è un dramma dai risvolti sociali con forte senso critico verso la società dei primi del Novecento in cui i fatti sono ambientati: i due registi, mantenendosi fedeli al plot ne hanno fatto una commedia brillante nella quale c'è comunque un morto di mezzo.
L'operazione come detto è in buona parte riuscita e questo è probabilmente l'aspetto più convincente ed interessante del film, che per il resto è la classica pellicola di intrattenimento buona per tutti i gusti.

venerdì 10 aprile 2015

Montage ( Jeong Keun-seob , 2013 )




Montage (2013) on IMDb
Giudizio: 7/10

Mancano pochi giorni alla fatidica scadenza quindicennale che per la legge coreana manda in prescrizione il reato di omicidio, sul luogo dove una ragazzina fu trovata morta dopo essere stata rapita qualcuno depone un mazzo di fiori; solo la madre ,il detective che seguì il caso e l'assassino sono a conoscenza del luogo per cui appurato che non sono stati i primi due ecco che nella mente del detective scatta la possibilità di poter sul filo di lana mettere le mani addosso all'omicida, ed in effetti seguendo le piste che le immagini riprese da una telecamera hanno indicato il miracolo in extremis sta per avvenire, salvo svanire in un attimo rendendo gli sforzi vani.


Poco dopo un episodio simile si verifica nuovamente: troppe similitudini nel modus operandi per pensare ad una casualità e quindi il detective del caso caduto in prescrizione viene consultato dai poliziotti che indagano sul nuovo episodio di rapimento.
Mosso da un senso di frustrazione e di rimorso l'uomo riprende una battaglia , spesso in contrasto coi superiori, convinto che mettere le mani addosso al rapitore possa portare anche alla cattura dell'assassino.

mercoledì 8 aprile 2015

The World of Kanako ( Nakashima Tetsuya , 2014 )




The World of Kanako (2014) on IMDb
Giudizio: 6/10

Fujishima è uno sbandato alcolizzato che vive una esistenza lurida e buia, in passato è stato un poliziotto col vizio di menare troppo le mani motivo per cui anche la moglie, il cui amante viene massacrato di botte dal marito, lo molla alla sua squallida esistenza.
Quando la figlia adolescente Kanako sparisce, la moglie si rivolge a lui per rintracciarla e partendo da flebili ma molto ben precise tracce, Fujishima inizia a scavare nella vita della figlia scoprendo che al mondo esiste qualcuno più brutale e schifoso di lui. 



La ricerca della ragazza è un viaggio nelle zone torbide della società giapponese: droga, bullismo, prostituzione giovanile e naturalmente spietati yakuza, che il protagonista affronta col suo solito modo di fare violento e becero: Fujishima indossa il suo vestito bianco che diventa presto un foglio sul quale viene scritta la storia dai colori del sangue, gira per la città tumefatto e sanguinante col bianco vestito intriso di schizzi di sangue, il suo quando rimedia le botte o quello dei suoi interlocutori quando non si dimostrano collaboranti.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

martedì 7 aprile 2015

Lucy ( Luc Besson , 2014 )




Lucy (2014) on IMDb
Giudizio: 5/10

Studentessa tutt'altro che modello e alquanto fancazzista, Lucy vive a Taiwan cercando di prendersi una laurea. La sua vita ha un improvviso e spettacolare cambiamento quando , per fare un favore all'amichetto, si presenta alla reception di un albergo con una valigetta in mano da consegnare ad un fantomatico Sig. Jiang: alea iacta est, la trappola è scattata , come quella che il ghepardo tende all'antilope; Lucy si ritrova davanti ad uno spietato gangster coreano cui la donna consegna la valigetta che contiene una nuova droga psicotropa sintetica , il CPH4 e cosa peggiore il cattivone ha deciso di usare lei e altro tre malcapitati come carrier della sostanza per il mondo: da Roma a Berlino da Parigi a New York con i cristalli blu infilati nella pancia.


Ma Lucy è pure sfortunata perchè un bruto cinese la riempie di botte che rompono il sacchetto nella pancia e mandano in circolo la droga rendendo la donna un essere dotato di poteri eccezionali. Perchè questo? Semplice, quella droga ha il potere di amplificare le potenzialità del cervello umano fino ai livelli di controllare il pensiero , essere onniscenti, praticamente immortali oltre che dotati di poteri fisici e mentali prodigiosi, dando una prova tangibile alle teorie del Professor Norman insigne studioso di neurobiologia che ci spiega , alternandosi alle gesta di Lucy, le prodigiose ( o presunte tali) capacità del nostro sistema nervoso centrale.

venerdì 3 aprile 2015

Il Giovane Favoloso ( Mario Martone , 2014 )




Leopardi (2014) on IMDb
Giudizio: 6/10

Affrontare cinematograficamente la figura di Giacomo Leopardi è di certo impresa ardua e che richiede non poco coraggio: troppo grande è il personaggio, troppo importante la sua opera letteraria, enorme il suo ruolo nella letteratura e nel costume italiano del XIX secolo, troppo ricca di luoghi comuni e di dicerie al limite del gossip la sua breve esistenza, grandiosamente poetica la sua figura di letterato; Mario Martone ha dimostrato se non altro di possedere  il giusto coraggio per intraprendere un'opera che tratteggi la figura del poeta di Recanati; che poi il risultato sia ben lungi dall'essere qualcosa da ricordare è altro discorso.


Il Giovane Favoloso si incentra su un breve prologo sull'infanzia del poeta, bambino prodigio usato quasi come fenomeno da baraccone dal padre per mostrare a tutti il suo precoce talento; poi su la fase giovanile a Recanati nell'esilio dorato e grondante cultura , ma anche bigottismo cattolico, nel quale il giovane Giacomo mostra il suo strabiliante talento di letterato e di pari passo una certa insofferenza verso quella gabbia protettiva che lo isola dal mondo nel quale inizia a serpeggiare lo spirito risorgimentale e romantico; quindi la parentesi fiorentina al fianco dell'unico vero amico Ranieri nel vivace mondo letterario dalle idee liberali ed infine la parentesi napoletana fino alla morte quando la sua melanconia lascia il passo ad una serena rassegnazione oltre che alle delusioni per la distanza che l'ambiente letterario pone tra sè ed il poeta troppo intento a rimuginare sul pessimismo cosmico e sulla vita dolorosa.

giovedì 2 aprile 2015

Alleluia ( Fabrice Du Welz , 2014 )




Alléluia (2014) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

"Quello che mi ha interessato veramente è la storia d'amore non tanto i fatti criminosi, è questo squilibrio amoroso della coppia che diventa il nido del fascismo; c'è sempre qualcuno che cerca di dominare l'altro.".
Con queste parole Fabrice Du Welz ha commentato il suo ultimo lavoro presentato a Cannes nel 2014 all'interno della rassegna parallela della Quinzane des realisateurs; parole che sebbene appaiano opinabili, sono il succo di Alleluia, lavoro che gronda di carnalità: carni maciullate e carni frementi si alternano in un macabro ballo rappresentato in una scena quasi dionisiaca dalle forte tinte oniriche nel corso del  film.


Quattro quadri che costituiscono gli episodi intorno ai quali il lavoro di Du Welz si sviluppa: nel primo vediamo Gloria , donna separata che vive con una figlioletta e lavora alla morgue, che conosce grazie ad un appuntamento al buio Michel, un attempato gigolò che si prepara agli incontri con riti esoterici in cui invoca l'aiuto degli elementi; l'uomo è in realtà un feticista, imbroglione che per professione seduce le donne per poi derubarle; con Gloria però le cose non vanno nel giusto verso, nella donna dopo il primo incontro esplode una gelosia ossessiva, per cui non riuscirà a liberarsi di lei, che è disposta a  tutto persino ad abbondane la figlioletta presso una amica per seguire l'avventuriero.
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