sabato 4 novembre 2017

Logan Lucky ( Steven Soderbergh , 2017 )




Logan Lucky (2017) on IMDb
Giudizio: 4.5/10

La sfiga che permea la famiglia Logan è diventata una leggenda metropolitana in tutto lo stato della Virginia: uno dei fratelli, ex promessa del football, è zoppo, senza lavoro, divorziato e senza neppure i soldi per pagarsi le spese di un cellulare, l'altro fratello è monco di mezzo braccio, perso in guerra in Iraq, la sorella fa la sciampista e più che fugaci flirt con camionisti non riesce ad ottenere.
Ma all'insegna di " Fuck the world ! " ,che è il vero motore del film, i tre pensano bene di mettere insieme una masnada di disperati , anche peggio di loro, per dare una svolta alla loro vita: la rapina al caveau dell'autodromo di Charlotte proprio nel giorno in cui si disputa una delle gare automobilistiche più importanti del paese.
Ai Logan si aggregano altri tre fratelli, uno in galera, esperto di esplosivi, e altri due sciroccati, con i quali pianificano la rapina perfetta.


Chi si aspetta un qualcosa anche lontanamente assimilabile alla saga di Ocean's rimarrà profondamente deluso, semmai Logan Lucky è un maldestro , dozzinale , e non certo voluto, remake a stelle e strisce de I Soliti Ignoti.
Il punto di partenza è un manipolo di sfigati e perdenti che decidono di ribaltare il loro destino col colpo del secolo, sempre all'insegna del Fuck the World: l'importante è fregare il sistema; lo sviluppo non sta in piedi quasi mai visto che sono numerosi gli snodi narrativi assolutamente inverosimili; quello che emerge dal film è una trafila di situazioni ridanciane , nel senso più deteriore del termine, che spesso travalicano nel grottesco, una sceneggiatura che procede a tentoni , un umorismo da televisione di bassa lega e per concludere un finale , sempre all'insegna dell'ottimismo ovviamente, che sembra uscito da una soap opera pomeridiana.
Il tentativo di ripetere con Logan Lucky la pregevole atmosfera da commedia corale che sosteneva brillantemente la trilogia Ocean's fallisce insomma miseramente, anche perchè Soderbergh non sembra certo più lo stesso regista.
Persino il cast di notevole spessore non riesce a sollevare le sorti di un lavoro appesantito da grovigli narrativi e da situazioni da prodotto televisivo di intrattenimento di mediocre qualità
Chissà, forse le voci che volevano un suo abbandono dell'attività di regista, tanto peregrine non dovevano essere, e questo film, presentato con la solita prosopopea americanofila da parte degli organizzatori della Festa del Cinema di Roma, non fa altro che confermare il fatto; anzi, alla luce del passato del regista di Atlanta, quello che ci sentiamo di dire è: caro Steven forse era meglio se appendevi la sedia da regista al chiodo.

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