Kim si da alla commedia demenziale
Lei è una alcolizzata frustrata dai tradimenti del marito, lui se la spassa con l'amante, il figlio si eccita a guardare di nascosto il padre in azione; lei tenta di evirare lui e non ci riesce, quindi ripiega sul figlio che ha il torto di masturbarsi nottetempo ripensando alle gesta del padre, lei sparisce dopo il fattaccio e lui si fa staccare il pene in attesa di poterlo donare al figlio in un funambolico intervento di trapianto; nel frattempo l'amante ci prova col ragazzotto e il padre si fa venire le occhiaie per trovare su internet un rimedio alla mancanza dell'organo (sua e del figlio); alla fine il trapianto si fa , tecnicamente riuscito, ma l'organo non si erge nonostante le stimolazioni; ricompare lei e , sorpresa, il ragazzotto ha la prima impetuosa erezione al solo tatto delle mani materne.
Concentrato di durezze Kimkidukkiane o pecoreccia dark comedy demenziale?
Neppure le reazioni raccolte a Venezia hanno potuto risolvere il quesito: si va da chi grida al capolavoro assoluto a chi abbandona la sala inveendo, a dimostrazione che sicuramente stavolta il regista ha scatenato il putiferio , dopo che già la censura in patria aveva stroncato il film.