Saranno veri fantasmi ?
Il regista HKese Law Chi Leung ha al suo attivo diversi lavori con tematiche da psyco thriller, primo tra tutti Inner Sense che probabilmente è il più riuscito: l'approccio alle storie di fantasmi è sempre di tipo obliquo, cercando il più delle volte di scavare nella psicanalisi attraverso argomentazioni pseudoscientifiche.
Curse of the Deserted parte dalla più classica situazione da ghost story per approdare attraverso varie fasi narrative ad un racconto che vuole essere una sorta di vademecum per il bravo innamorato.
Il fantasma assetato di giustizia in questo caso è quello di una donna che , vissuta in epoca Ming, trovò la morte per amore, dopo che il suo amato, scambiato per un fantasma, ma in effetti miracolato dalla dedizione e dal legame indissolubile della donna, fu bruciato dagli abitanti di un remoto villaggio.
La grande magione in cui vivevano i due innamorati diventa quindi il centro nevralgico della storia che viene riportata alla luce da un giovane scrittore e che scatena l'interesse morboso di due coppie di fidanzatini.
Solo chi ama veramente , senza imbrogli e senza titubanze può salvarsi dalla furia del fantasma vestito di rosso che con l'andare della storia sembra avere un qualche legame con l'ex fidanzata dello scrittore.
L'aspetto thriller del film si avvale della consuete situazioni fatte di oscurità, presenze avvertite ma non disvelate,rumori sinistri, ma ben presto questa traccia lascia spazio ad una confusa dissertazione sull'amore e sulle sue regole ferree, una trappola in cui in un modo o in un altro cadono tutti i protagonisti della storia.
Poco conta che in un finale a sorpresa (fin troppo) il regista con fare quasi ridanciano e beffardo, scopra le carte in maniera smaccata: il fondo della storia rimane quello; non fate i furbastri in amore e solo la dedizione assoluta al sentimento ci può salvare.
Molto più tendente ai classici film di fantasmi cinesi che ci hanno deliziato in passato, Curse of the Deserted, sembra abbandonare la strada che il regista aveva intrapreso con Inner Senses prima e con Koma poi; qui siamo nel soprannaturale puro seppure un po' truffaldino, motivo per cui il film non riesce a coinvolgere più di tanto proprio per questa sua assenza di un chiaro indirizzo.
Un film di fantasmi è un film che proietta le nostre pieghe più recondite, i rimorsi e i sentimenti taciuti, gli aneliti e la vendetta, i desideri e i dolori, ma c'è modo e modo per fare questo: Curse of Deserted è pellicola che prendendo di petto l'argomento da troppe parti si disperde per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.
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