1) The Assassin Hou Hsiao Hsien
2) Behemoth Zhao Liang
3) Francofonia Aleksandr Sokurov
4) Uncle Victory Zhang Meng
5) 0.5 MM Ando Momoko
6) Corn Island Geroge Ovashvili
7) Mountains May Depart Jia Zhangke
8) Eva no Duerme Pablo Aguero
9) Underground Fragrance Song Pengfei
10) The Taking of Tiger Mountain Tsui Hark
10) La Isla Minima Alberto Rodriguez
Menzioni particolari per opere che pur non rientrando nelle dieci migliori vanno comunque ricordate:
Toilet Stories Soren Huper , Christian Prettin
Mia Madre Nanni Moretti
Tangerine Sean Baker
C’è stata in questo 2015 che si conclude una inquietante e curiosa coincidenza che ha di fatto improntato tutto l’anno cinematografico: nei due Festival più prestigiosi , quello di Cannes e quello di Venezia, pubblico e critica hanno decretato trionfi da autentici capolavori ad opere che le Giurie hanno invece o ignorato completamente o insignito di riconoscimenti secondari.
A Cannes vince la Palma d’oro l’appena discreto Dheepan-Una Nuova Vita di Jacques Audiard, capolista dei lunghi riconoscimenti decretati al cinema francese, e relega al Premio per la Regia The Assassin di Hou Hsiao Hsien , uno tra i lavori più belli degli ultimi anni, lasciando invece a bocca asciutta Jia Zhangke con Mountains May Depart e Carol di Todd Haynes.
La Giuria della Mostra del Cinema di Venezia invece ignora totalmente Behemoth di Zhao Liang e Francofonia di Alexandr Sokurov, da pubblico e critica unanime anche qui considerate opere di grandissimo spessore, in favore di un interessante opera come Desde Alla di Lorenzo Vigas ma tutt’altro che memorabile.