Gli strappi ricuciti dell'anima e della mente
Dopo lo straordinario esordio con Dans ma peau , Marina De Van attinge a piene mani allo star system affidando il ruolo di protagonista a due fra le più acclamate attrici del cinema francese per raccontare una storia che si allontana (ma non del tutto) dallo strazio corporeo dell'opera prima , indagando invece sul marasma interiore , tanto simile alla schizofrenia e ai disturbi della personalità senza però mai assurgere francamente a patologia conclamata.
Jeanne è una scrittrice di biografie di successo che stanca di raccontare degli altri , decide di lanciarsi nel romanzo autobiografico, con risultati pessimi; l'editore rifiuta il suo lavoro considerandolo brutto.
Jeanne è una scrittrice di biografie di successo che stanca di raccontare degli altri , decide di lanciarsi nel romanzo autobiografico, con risultati pessimi; l'editore rifiuta il suo lavoro considerandolo brutto.
La donna, spinta a scrivere il libro dalla sua voglia di conoscere alcuni buchi neri della sua infanzia, inizia a dare segni di malessere interiore: vede cambiare tutto intorno a lei, madre, marito e figli compresi, ha frequenti crisi di amnesia ed in ultimo subisce una cronenberghiana trasformazione nel suo aspetto fisico.
Convinta che il suo preoccupante stato trovi origine in qualche episodio dell'infanzia , intraprende un viaggio verso Lecce dove probabilmente troverà risposte ai suoi dubbi.