Giudizio: 5.5/10
Negli ultimi anni Miike Takashi sembra aver un po' rallentato la sua produzione cinematografica anche perchè impegnato in più di una occasione in produzioni televisive; per tale motivo dalle abituali 2-3 opere l'anno di recente siamo scesi ad un solo film e questo Laplace's Witch è l'unico diretto nel 2018.
Le uscite di strada dal percorso tracciato sono piuttosto frequenti nella attività di Miike, così come la complessiva visione del Cinema non è più probabilmente la stessa di venti anni più orientata alla cultura punk e underground, e non tutte le sue divagazioni sono bene accette dai fans come dalla critica.
E' il caso, direi quasi clamoroso, col quale è stato accolto Laplace's Witch : si passa dallo sconcerto e dalla delusione al vero e proprio de profundis per un regista ormai considerato bollito; come sempre nel caso di Miike il tutto viene esacerbato conducendo a giudizi che vanno anche oltre il puro commento cinematografico.
Laplace's Witch è un thriller fantascientifico che cerca di attingere a piene mani dalla filosofia e dall'esistenzialismo ispirandosi ad un romanzo di Higashino Keigo: due cadaveri vengono trovati in circostanze apparentemente simili in località termali e, curiosamente , la causa del decesso è l'avvelenamento da idrogeno solforato, un gas che però all'aperto è quasi impossibile che possa uccidere essendo volatile.
A far luce sulle due morti su cui indaga il detective Nakoka, viene chiamato l'illustre professore universitario Aoe esperto in materia.
Man mano che le indagini vanno avanti, si affacciano alla storia una serie di personaggi in qualche modo legati alle due morti di personaggi del mondo del cinema; tra questi una ragazza, Uhara, che riferisce molto misteriosamente di essere interessata in quanto lei è una strega. Il professore viene in qualche modo accalappiato dalla giovane che sembra avere grande interesse per le indagini e la svolta si ha quando compare la teoria del Demone di Laplace, che di fatto è il filo conduttore e l'asse narrativo di tutta la pellicola , che altrimenti tende a perdersi un po' in svariati filoni: se una entità fosse in grado , conoscendo tutte le leggi fisiche che regolano il mondo, di riuscire a prevedere il movimento di ogni singola particella della materia, avrebbe la capacità di poter prevedere il futuro e quindi controllarlo.