Giudizio: 7.5/10
E' una estate torrida quella in cui il detective A Bin sta consumando gli ultimi giorni da poliziotto in attesa che venga accettata la sua richiesta di dimissioni; l'ultimo caso che lo vede impegnato è quello di un misterioso omicidio in cui la vittima è stata smembrata e il cui braccio è riemerso dalle acque del fiume.
Consultando la lista delle persone scomparse di recente e degli appelli dei famigliari A Bin e il suo collega Lei si imbattono in Xue Li, una dottoressa silenziosa e ombrosa che è convinta che il morto sia il fratello scomparso ormai da alcuni giorni di cui ha riconosciuto nella foto la mano ritrovata grazie ad una cicatrice; non solo, ma dice di aver sognato i luoghi dove i vari pezzi del fratello sarebbero stati abbandonati.
E' chiaro che se non altro un minimo di inquietudine il personaggio lo infonda in A Bin e Lei, a maggior ragione quando scavando in una radura che Li aveva indicato trovano una valigia che contiene il tronco del fratello.
A Bin prova una specie di attrazione emotiva verso la dottoressa , quasi una affinità che lo porta a interessarsi ancora più profondamente al caso.
Indagando, scopre qualche pagina del passato del morto ma soprattutto di Li, una in particolare terribile: la morte della figlioletta per un tragico e fatale incidente di cui però Li , e anche il fratello, si ritenevano in qualche modo responsabili.
Ecco trovata quindi l'affinità: anche A Bin ha un passato carico di dramma, in quanto non riuscì ad evitare che la fidanzata fortemente depressa si suicidasse; da allora vive una vita scialba , priva di slanci, oppresso dai sensi di colpa dei quali in maniera patetica cerca di caricarsi oltre dovuto, nel tentativo di sgravare la famiglia della defunta dai loro rimorsi.
Lentamente quindi la storia scivola via dal thriller , che tra l'altro si chiarisce abbastanza presto, pur lasciando qualche dubbio in controluce, e approda sempre più nettamente alla tragedia e al melodramma nel confronto tra due mondi devastati, resi aridi dal dolore e dall'egoismo tipico di chi sente su di sè il carico di una vita opprimente.
Il loro confronto non porta neppure conforto a nessuno dei due, il dolore passato del dramma vissuto è sempre presente e quindi il legame che si crea tra A Bin e Li è quello di due sventurati che meditano ancora sul suicidio come possibile soluzione del loro vivere angosciato.
Va peraltro notato come tutto il film è pervaso da quel senso di colpa, di rimorso e di abbandono che si riscontra anche nei personaggi secondari: Lei è un poliziotto che appare molto sbrigativo e pratico ma che ha appena mollato una giovane donna incinta , questa a sua volta inizia un corteggiamento di A Bin tendando di prenderlo sul lato debole, offrendogli comprensione e pietà ( ed è facile immaginare la reazione dell'uomo), la famiglia della fidanzata di A Bin è anch'essa ancora rosa nel profondo dal rimorso, nonostante il tentativo di far finta che tutto si superi; il padre della ragazza dice ad A Bin " Tu sei giovane, non devi più vivere nel passato", ma l'uomo non riesce ancora a superare il trauma della morte della fidanzata.
Xue Li invece dietro quella maschera di durezza, quasi di anaffettività nasconde anch'essa un dolore indicibile, inconsolabile, prosegue la sua relazione con un collega sposato, al quale però si era avvicinata più per interesse essendo questi un esperto nella malattia di cui soffriva la figlioletta; alla fine l'uomo divorzierà , ma la scelta di Li non sembra convincere nessuno, prima di tutti lei.
L'esordio di Zu Feng, attore dalla carriera solida, è un lampo di luce abbagliante, perchè riesce a trattare delle tematiche che implicano riflessioni morali, filosofiche ed escatologiche in maniera sommessa , senza enfasi, sfruttando gli sguardi , i silenzi, i dialoghi sussurrati , a volte appena accennati: uno stile minimalista insomma che solo nel finale risulta appena appesantito, senza però inficiare sulla riuscita complessiva dell'opera che è stata presentata a Cannes nella sezione parallela Un certain regard.
Se Zu Feng affianca all'esordio da regista convincente anche una prova ricca di sfumature come impone il suo personaggio, Huang Lu è splendida in un ruolo che oscilla tra la dark lady alla donna sopraffatta dalla vita, in cui è capace col suo magnifico volto di far parlare lo sguardo spesso più efficacemente delle parole.
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