Giudizio: 7.5/10
Si stenta non poco a riconoscere Pedro Almodovar nelle pieghe del suo ultimo lavoro: Julieta , infatti, lungi dal presentarci lo stile dissacrante, a volte eccessivo, comunque sempre tendente al limite e infarcito di una certa qual compiacenza quasi barocca tipico del regista spagnolo, è invece un'opera che potremmo definire addirittura intima.
Le tracce di Almodovar ci sono, molto nascoste e relegate a piccoli particolari o all'immancabile esplorazione dell'universo femminile, ma quasi mai assurgono alle complete forme stilistiche e di linguaggio cinematografico che conosciamo.
La storia narrata è di fatto un lungo racconto scritto dalla protagonista , che ripercorre trent'anni della sua vita e del suo rapporto con la figlia con la quale non ha più rapporti da una dozzina di anni.
Julieta è una donna di mezza età ormai, è in procinto di seguire il suo compagno di vita in Portogallo, lasciandosi alle spalle Madrid e la Spagna; nel fondo del suo animo però il demone che l'ha tormentata per larga parte della sua vita è solo in quiescenza: l'incontro casuale con una giovane donna, ex amica della figlia Antia, che le riferisce di averla incontrata e di aver saputo che è madre di tre figli, sembra spazzare via in lei quelle fragili certezze che faticosamente aveva costruito.
Da quel momento il demone della colpa torna ad agitarsi in lei e la figura della figlia torna ad essere centrale nella sua vita: non partirà più per il Portogallo e quasi come estremo atto di espiazione inizierà a scrivere un diario-confessione rivolto alla figlia, alla quale racconta la sua vita dal momento in cui incontrò sul treno il futuro padre della ragazza.
Il fulcro del racconto risiede in un equivoco narrativo focale: la madre non sa che la figlia sa e quindi alla fine scopriremo che tutto è stato quasi inutile , una ennesima prova di espiazione di colpe che aleggiano sulla vita di Julieta.
La vita di Julieta infatti è stata sempre scandita dalla vicinanza con la morte: l'uomo del treno cui lei, ignara, rifiutò un'attimo di compagnia prima di uccidersi, la moglie di Xoan, l'uomo che amerà e che sarà il padre della figlia, morta poco dopo il loro primo incontro, la madre che da morta vivente assiste alla rinascita sentimentale del marito, la morte della sua più cara amica, quella che fu anche l'amante di Xoan.