Giudizio: 7/10
Spin-off della celebre serie televisiva del 2014 della TVB HKese, enorme successo di pubblico e di critica, Line Walker del medesimo regista della serie TV Jazz Boon è un film che cerca di attingere ai sapori antichi del cinema di genere di Hong Kong; senza volere tornare a scomodare modelli ormai storici quali Infernal Affair, gli ingredienti della storia sono tra i più classici ed utilizzati per i crime movie della ex colonia britannica.
Coinvolgendo tre fra le star più amate , opportunamente miscelate con alcuni degli attori della serie Tv, Jazz Boon intesse un racconto imperniato su un nucleo investigativo della polizia impegnato nel tentativo di stroncare un traffico di droga; durante le indagini riemerge come un fantasma uno dei poliziotti infiltrati, dato per morto insieme ad altri colleghi nel momento in cui, per salvare gli infiltrati , uno dei capi, prima di morire, cancellò i loro dati dal computer centrale , lasciando così i poliziotti abbandonati al loro destino.
Colui che sotto il nome in codice Blackjack si spaccia per l'infiltrato e che sembra conoscere il codice per poter permettere il suo riconoscimento è al momento uno dei bracci destri di un potente gangster che tenta la scalata ai vertici della malavita locale.
I due oltre che compari di lavoro sono fortemente legati, perché nel passato un pericolo scampato assieme cementò in loro una profonda amicizia.
Quando però le cose inizieranno ad assumere un aspetto ben più articolato di quanto sembrava all'inizio, non solo la polizia, ma anche i gangster si troveranno di fronte a sorprese e a scelte difficili: forse essere un infiltrato non è un lavoro da evitare come la peste.
Come dicevamo il topos narrativo dell'infiltrato che si crea la nuova identità da malavitoso stringendo amicizie sincere ma pericolose è uno dei più utilizzati nel film di genere HKese, ed è un filone narrativo che di solito paga sempre, perché permette di sfruttare le ambigue e molteplici sfaccettature dei rapporti e delle situazioni che si creano: Line Walker non viene meno a questa regola, incentrando buona parte del racconto sul rapporto tra infiltrato e malavitoso.
Dall'altra parte c'è invece la polizia con i due personaggi trainanti, il capo del Criminal Bureau Investigation e la sua più fidata collaboratrice nonché fidanzata, impegnati nell'operazione per mettere le mani sui delinquenti.
Questi due iniziali filoni fanno sì che spesso il film scorra su binari paralleli nei quali le atmosfere si contrappongono: da un lato gangster spietati e operazioni in stile quasi militare, dall'altro un tono che spesso sfocia nella commedia, grazie allo strano e frizzante rapporto che esiste tra i due poliziotti.
Come tutti i crime-action movie non mancano botte e scene al limite del fracassone (quella girata in Brasile effettivamente è notevole in tal senso), qualche atrocità, un pizzico di ironia e naturalmente il dramma finale in nome dell'amicizia e della fratellanza acquisita sul campo.
Nel suo complesso Line Walker è lavoro che si vede con interesse, anche se alcuni passaggi sembrano un po' frettolosi, il profilo interiore dei personaggi praticamente nullo, il continuo intricarsi della trama un po' forzato ed un finale che avrebbe meritato forse un minimo di sviluppo in più.
Se a questo però contrapponiamo il fatto che siamo di fronte ad un lavoro autenticamente HKese, nel bene e anche nell'attuale male e che la presenza di Louis Koo, Francis Ng e soprattutto Nick Cheung conferisce una solidità straordinaria a livello di interpretazione, Line Walker è lavoro che comunque non deluderà, soprattutto chi ha amato il genere nel suo periodo d'oro e che oggi ne va alla ricerca nella speranza di apprezzare qualche segnale che dia un segno di vitalità: in questo il film di Jazz Boon ha svariate cose da regalare.
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