Giudizio: 7.5/10
All'età di 30 anni Zhang Yang diede il via alla sua carriera cinematografica con Spicy Love Soup , tra i primi film indipendenti a riscuotere un grande successo in patria e calorose accoglienze anche in Occidente; il regista originario di Pechino si è imposto negli anni come un autore al di fuori del circuito tradizionale cinese rimanendo però distaccato da quella austera autorialità che contraddistingue i registi della Sesta Generazione e la sua opera prima è un po' il manifesto del suo ideale cinematografico.
Scritto con la collaborazione di autori che avrebbero in seguito ottenuto grande credito soprattutto nei Festival in Occidente ( Cai Shagnjun, Leone d'Argento per la migliore regia a Venezia nel 2011 con People Mountain People Sea, Diao Yi'nan, Orso d'Oro a Berlino con Black Coal, Thin Ice nel 2014 e Liu Fendou) il lavoro di Zhang Yang è una raccolta di alcuni episodi aventi come denominatore comune i vari aspetti dell'amore e tenuti insieme , soprattutto dal punto di vita spazio-temporale, dalla storia di due giovani che mettono in cantiere il proprio matrimonio.
Vediamo questi due giovani all'inizio seduti in un ristorante a gustarsi una zuppa piccante da un pot con due vasche fatte a forma del simbolo yin yang; in rapida successione assistiamo al racconto di una matura signora vedova che attraverso un annuncio in televisione dichiara di cercare marito, ritrovandosi in casa tre pretendenti contemporaneamente; il marito lo troverà solo più tardi casualmente, ma tra i quattro nasce una bella amicizia che trae origine dalla solitudine dei personaggi.