venerdì 17 luglio 2015

Spicy Love Soup / 爱情麻辣烫 ( Zhang Yang / 张扬 , 1997 )




Spicy Love Soup (1997) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

All'età di 30 anni Zhang  Yang  diede il via alla sua carriera cinematografica con Spicy Love Soup , tra i primi film indipendenti a riscuotere un grande successo in patria e calorose accoglienze anche in Occidente; il regista originario di Pechino si è imposto negli anni come un autore al di fuori del circuito tradizionale cinese rimanendo però distaccato da quella austera autorialità che contraddistingue i registi della Sesta Generazione e la sua opera prima è un po' il manifesto del suo ideale cinematografico.
Scritto con la collaborazione di autori che avrebbero in seguito ottenuto grande credito soprattutto nei Festival in Occidente ( Cai Shagnjun, Leone d'Argento per la migliore regia a Venezia nel 2011 con People Mountain People Sea, Diao Yi'nan, Orso d'Oro a Berlino con Black Coal, Thin Ice nel 2014  e Liu Fendou) il lavoro di Zhang Yang è una raccolta di alcuni episodi aventi come denominatore comune i vari aspetti dell'amore e tenuti insieme , soprattutto dal punto di vita spazio-temporale, dalla storia di due giovani che mettono in cantiere il proprio matrimonio.
Vediamo questi due giovani all'inizio seduti in un ristorante a gustarsi una zuppa piccante da un pot con due vasche fatte a forma del simbolo yin yang; in rapida successione assistiamo al racconto di una matura signora vedova che attraverso un annuncio in televisione dichiara di cercare marito, ritrovandosi in casa tre pretendenti contemporaneamente; il marito lo troverà solo più tardi casualmente, ma tra i quattro nasce una bella amicizia che trae origine dalla solitudine dei personaggi.

martedì 14 luglio 2015

Kumiko, the Treasure Hunter ( David Zellner , 2014 )




Kumiko, the Treasure Hunter (2014) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

Da qualche parte si narra che una donna giapponese convinta della veridicità (millantata ad arte ) dei titoli di testa del film Fargo dei fratelli Coen in cui si assicurava che la storia raccontata fosse vera, sia partita dalla natia Tokyo per raggiungere le tundre gelate del Minnesota alla ricerca della valigetta zeppa di soldi che Steve Buscemi seppellisce sotto la neve.
Si narra anche che la donna dopo un lungo girovagare sia morta assiderata nel vano tentativo di trovare il tesoro.
La storia ufficiale ci dice che invece la donne fosse una squilibrata che morì nella neve del Minnesota per freddo e per un letale cocktail di farmaci.


Come sempre in questi casi la leggenda amplifica e mitizza la realtà, espressione di un desiderio oltre che di distorcere la realtà, di reinventarla con toni da favola moderna.
David Zellner comunque rimase colpito dalla storia e decise di farne la sceneggiatura di un suo film: Kumiko the Treasure Hunter è insomma il racconto tra fantasia e realtà di quell'evento, alla bisogna modificato nella sue veste cinematografica.
Kumiko è una giovane donna che vive a Tokyo come segretaria in una azienda: vita scialba, carattere taciturno , introverso quasi pavido fanno di lei una asociale vessata sul lavoro e con il solo coniglietto che tiene a casa come amico.

lunedì 13 luglio 2015

French Connection [aka The Connection , aka La French] ( Cedric Jimenez , 2014 )




The Connection (2014) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

A cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80 Marsiglia era la capitale mondiale del traffico di eroina che in quegli anni viveva il suo tragico boom di consumo, le rotte della droga che partivano dall'oriente facevano tappa in Costa Azzurra dove le raffinerie preparavano la merce pronta al consumo da spedire in America.
Marsiglia insomma come la Chicago dei primi anni del Novecento: la malavita organizzata dominava la città ed era una sorta di enclave del malaffare con le istituzioni che nel migliore dei casi erano impotenti.


Il Cinema che è sempre stato attento a questi fenomeni storico sociali ha dedicato a quel periodo un fiume di pellicole, alcune delle quali entrate di diritto nella storia contrassegnando un genere , il poliziesco francese appunto.
Il lavoro di Cedric Jimenez, qui alla sua opera seconda, inevitabilmente volge lo sguardo indietro a 40 anni fa e a quei lavori si ispira in una sorta di rivisitazione-omaggio: è proprio The French Connection ( Il Braccio Violento della Legge) di William Friedkin il modello più spontaneo cui rimanda il film , sebbene il lavoro del regista americano posava più sullo sguardo delle diramazioni negli USA del Clan dei Marsigliesi.

sabato 11 luglio 2015

Amour Fou ( Jessica Hausner , 2014 )




Amour fou (2014) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

Le opere di Heinrich von Kleist hanno trovato di frequente trasposizioni cinematografiche, su tutte la rohmeriana lettura della Marchesa von, la regista Jessica Hausner mette sullo schermo invece la storia del letterato tedesco focalizzandosi sugli ultimi mesi di vita prima della morte giunta per suicidio.
La figura del poeta, drammaturgo e scrittore vissuto in piena epoca tardo-romantica si presta perfettamente ad una lettura di quello che fu lo spirito dell'epoca attraverso un personaggio che coagulava in sè tutti gli aspetti letterari e privati , ma anche sociali, di quel movimento culturale che influenzò gran parte dell'Europa tra fine Settecento ed inizi Ottocento.


Amour Fou è il racconto dell'approdo del poeta tedesco alla convinzione di togliersi la vita in compagnia di una persona che lo amasse per poter dare corpo al desiderio di rendere immortale l'amore nella morte rinunciando ad una vita dolorosa e opprimente, una delle idee cardine del Romanticismo; rifiutata la proposta da parte della cugina verso cui prova un sentimento struggente Kleist individua in Henrietta, moglie di un notabile, la sua possibile compagna verso l'ultimo gesto, epilogo di una esistenza tormentata.

venerdì 10 luglio 2015

Haemoo [aka Sea Fog] ( Shim Sung-bo , 2014 )




Haemoo (2014) on IMDb
Giudizio: 8/10

Nel 2003 Shim Sung-bo aveva collaborato con Bong Joon-ho alla stesura della sceneggiatura di Memories of Murder, contribuendo all'enorme successo che ha reso il film uno dei capolavori della cinematografia coreana recente.
Ora Bong restituisce il favore: non solo collabora alla sceneggiatura dell'opera prima di Shim , ma la produce anche, ottenendo un grande successo di pubblico e una interminabile serie di riconoscimenti nei Festival di tutto il mondo, oltre all'inserimento dell'opera nella lista dei film in corsa per l'Oscar.
La storia ambientata nel 1998, trae ispirazione da un fatto realmente avvenuto nel 2001che suscitò molto scalpore in tutto il paese.


Il capitano Cheol-joo trascina il suo peschereccio per mare, autentico rottame destinato alla demolizione, ma, come sappiamo, per un uomo di mare non c'è nulla di più sacro che la propria imbarcazione, a maggior ragione quando la propria vita sta andando a rotoli e quindi pur di salvarla dalla demolizione e mantenere il lavoro per il suo equipaggio decide di rivolgersi ad un faccendiere senza scrupoli che organizza il trasporto via mare di clandestini sino-coreani.

giovedì 9 luglio 2015

The Seventh Lie / 第七谎言 ( James Hung / 孔令政 , 2014 )




The Seventh Lie (2014) on IMDb
Giudizio: 5/10

Le bugie muovono il mondo, costituendo un linguaggio primordiale compreso da tutti: bugie cattive, bugie buone, bugie obbligate e bugie articolate, ma soprattutto la bugia verso se stessi, il mentirsi in faccia per non guardare la realtà.
Questo è il substrato quasi filosofico sul quale James Hung, all'esordio alla regia, imbastisce la sua opera prima e lo fa attraverso quattro storie tra loro parallele che tranne fugaci intersezioni di spazio e tempo procedono in maniera del tutto autonoma.


Un autista di un ricco uomo d'affari, saltuariamente smaltitore di cadaveri su ordinazione, che cede alle lusinghe della moglie del suo capo mettendo in crisi un grande imbroglio ipocrita che lo vede protagonista; un fattorino di hotel e la sua storia infelice di infedeltà coniugale, una promessa sposa in fuga alla ricerca del suo vecchio amore indovino e un lungo flashback connesso a quest'ultima storia: su questa impalcatura pluripartita Seventh Lie cerca di estrinsecare il concetto di menzogna e di bugia, su tutte quella che molto spesso raccontiamo a noi stessi per distogliere lo sguardo da una realtà di difficile accettazione.

martedì 7 luglio 2015

My Love,Don't Cross That River ( Jin Mo-young , 2014 )




My Love, Don't Cross That River (2014) on IMDb
Giudizio: 7/10

15 mesi è durata la convivenza del regista coreano Jin Mo-young con la coppia di anziani abitanti di un remoto villaggio montano: dopo aver visto il documentario televisivo in più puntate che raccontava la storia di questa straordinaria coppia di vecchietti, Jin propose loro di trasportare sul grande schermo la  storia di 75 anni vissuti in comune.
My love , Don't Cros That River è un veloce riassunto di quei mesi compresso in meno di novanta minuti nei quali vediamo i due arzilli vecchietti, 98 anni anni lui, 89 lei, alle prese con la vita di tutti i giorni: spazzare il cortile, preparare il pasto, spalare la neve , raccogliere la legna , tutti gesti quotidiani che fanno apprezzare il legame strettissimo e l'affiatamento dei due nonni che sembra farsi ogni giorno più solido , man mano che si avvicina il giorno in cui l'anziano signore lascerà questa terra, minato sì dalla malattia, ma animato da un ardore e da una forza commoventi.


E allora nei novanta minuti c'è spazio per i ricordi della giovinezza, per le passeggiate mano nella mano vestiti con gli abiti tradizionali e rigorosamente dello stesso colore, le riunioni di famiglia con relative liti tra i figli, il ricordo struggente dei figli morti in tenera età, per i giochi quasi fanciulleschi tra i due tra dispetti e pupazzi di neve, per il dolore per l'amato cagnolino morto: una quotidianità che nelle mani di questi due vegliardi mostra una magia sorprendente.

lunedì 6 luglio 2015

Murmur of the Hearts / 念念 ( Sylvia Chang / 張艾嘉 , 2015 )




Nian nian (2015) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

Mei è una giovane aspirante pittrice che vive a Taipei, ha vissuto la sua infanzia su Green Island una minuscola isola immersa nell'Oceano lontano dalle coste taiwanesi fino a quando la madre, decisa ad offrirle la possibilità di poter esprimere il suo talento lontano dalla grettezza del luogo e del padre, decide di scappare con lei recidendo il legame con il fratello rimasto sull'isola. Il legame tra i due ragazzini e la madre è quasi magico fatto di favole che parlano di sirene che vogliono conoscere il mondo e di simbiosi con la natura.


Mei vive con disagio la sua esistenza, la fanciullezza segnata dalla rottura del legame famigliare le provoca ancora adesso che è adulta stati di ansia e depressione ( che si esprimono nel suo stile pittorico quasi ossessivo) che cerca di curare rivolgendosi ad uno psicologo.
Non la aiuta neppure il legame amoroso con Hsiang, un fidanzato taciturno e ombroso che tenta disperatamente di trovare una affermazione nella boxe, sport al quale lo aveva indirizzato in tenerissima età il padre, marinaio poi scomparso per sempre e la cui figura ancora pesa sul giovane.
Intorno a queste quattro storie personali si svolge la trama di Murmur of the Hearts, contrappuntata di flashback che lentamente scoprono il passato dei protagonisti e la loro sofferenza attuale.

domenica 5 luglio 2015

Somewhere Only We Know / 有一個地方只有我們知道 ( Xu Jinglei / 徐靜蕾 , 2015 )




Somewhere Only We Know (2015) on IMDb
Giudizio: 6/10

Xu Jinglei è una delle personalità del panorama cinematografico cinese più nota ed apprezzata; alla sua lunga carriera da attrice , dapprima in lavori di registi della Sesta Generazione e poi anche in produzioni HKesi, si è affiancata dal 2003 quella di regista che nei primi lavori traeva ispirazione proprio dai canoni della Sesta Generazione per poi svoltare decisamente su lavori più commerciali: quest'ultimo Somewhere Only We Know ne è l'esempio più eclatante, il punto di svolta probabilmente definitivo.


Il lavoro di Xu non solo tratta tematiche universali svincolate dal panorama più strettamente cinese, ma è totalmente ambientato e girato a Praga, proprio per sottolineare questo sguardo più ampio.

Jin Tian è una trentenne che ha perso l'adorata nonna che l'ha cresciuta e contemporaneamente è stata mollata dal futuro sposo a due passi dall'altare; un po' per cambiare vita, un po' per sfuggire ai fantasmi personali e un po' perchè attratta dal passato della nonna parte per Praga, città nella quale la nonna ha vissuto alcuni anni sul finire della Seconda Guerra Mondiale.

sabato 4 luglio 2015

The Crossing : Part 1 / 太平輪 上集 ( John Woo / 吳宇森 , 2014 )




The Crossing (2014) on IMDb
Giudizio: 6/10

Il 2008 segna il ritorno di John Woo alle produzioni asiatiche dopo la lunga parentesi hollywoodiana tra luci ed ombre : per il ritorno in patria il regista, Maestro indiscusso del film d’azione di Hong Kong, sceglie un racconto epico-storico, Red Cliff ( La Battaglia dei Tre Regni) ambientato durante il periodo storico cinese nominato appunto dei Tre Regni, fase finale della gloriosa Dinastia Han. Sin da subito apparve chiaro che più che Woo a cambiare Hollywood fosse stata quest’ultima a cambiare radicalmente il regista; sei anni dopo Woo torna a dirigere ancora in Cina un lavoro che conferma questa tendenza e che col precedente presenta numerose similitudini.


Sgombriamo subito il campo da superficiali e fuorvianti giudizi: The Crossing non è in alcun modo la risposta cinese a Titanic di James Cameron , come da più parti si è letto, solo perché nella seconda parte che uscirà a fine luglio in Cina una buona fetta del racconto sarà incentrato sul disastro del piroscafo Taiping avvenuto nel 1949 nel mare che divide la Cina continentale da Taiwan.
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