lunedì 29 aprile 2024

Under the Light / 坚如磐石 ( Zhang Yimou / 张艺谋 , 2023 )

 




Under the Light (2023) on IMDb
Giudizio: 7/10

Dopo quattro anni di oblio nei quali si erano perse quasi irrimediabilmente le tracce, riemerge dalle fitte nebbie la crime story metropolitana del carismatico rappresentante della Quinta Generazione di cienasti cinesi Zhang Yimou: girato subito dopo il suo bellissimo omaggio al Cinema One Second, Under the Light è andato incontro a varie vicissitudini, covid e censura in primis, anche se quest'ultima ufficialmente non sarebbe intervenuta, ha visto la luce sugli schermi cinesi alla fine dello scorso settembre ottenendo anche un buon successo di pubblico, oltre che qualche riconoscimento limitato sempre ai confini nazionali.
Il film di Zhang è , come abbiamo detto, un mix tra atmosfere da noir e da crime story,  in un paesaggio urbano da terzo millennio costituito da una città di fantasia Jingjiang ( il set reale è la megalopoli Chongqing), che costituisce se non un evento unico, sicuramente raro per il cinema di Zhang solitamente rivolto ad ambientazioni rurali o comunque di provincia.
Il film inizia sin da subito con toni drammatici; un tentativo di sequestro di un bus da parte di un  cittadino incavolato a morte con l'amministrazione  che pretende di parlare con il vice sindaco Zheng Gang, pena l'esplosione di una bomba che ha con sè; il vice sindaco viene subissato di accuse dall'uomo prima che la bomba inspiegabilmente esploda.



A coordinare la polizia nell'azione c'è il figlio del vice sindaco, Su Jianming che riesce a mettere in salvo il padre, ma non solo: viene anche incaricato di eseguire le indagini su quanto accaduto, essendo chiaro sin da subito che il fatto crimonoso altro non è che una manovra rivolta contro il padre.
Sebbene sconsigliato dal padre stesso, col quale Jianming ha un rapporto conflittuale dovuto soprattutto al fatto che il suo ruolo di figlio adottivo non sia mai stato chiarito dai genitori, il giovane , coadiuvato nelle indagini dalla sua collega ed ex fidanzata Li Huilin, rivolge il suo interesse verso un ricco uomo d'affari ,Li Zhitian,un faccendiere di alto rango che sembra avere le mani in pasta in molti traffici, per lo più loschi, e che non disdegna di comportarsi da autentico gangster.
Ma soprattutto Su scopre che il legame tra il padre e Li Zhitian non è solo basato su una antica conoscenza sin dai tempi della scuola, come il padre  riferisce, ma esiste anche il forte sospetto che i due abbiano più di qualche affare in comune.
Intorno a questo nucleo  prendono il via diverse linee narrative che convergono e divergono durante tutto il racconto col risultato di ingarbugliare anche oltre il necessario una storia che già di per sè presenta diverse tematiche.
In effetti scavando nel torbido Su non solo porta a galla storie di corruzione ad alti livelli, ma ve anche a rovistare nel passato portando alla luce eventi drammatici e personali, oltre che a mettere in gioco se stesso di fronte agli eventi che si succedono: inevitabilmente la sua onestà e probità da ufficiale tutto di un pezzo lo porterà ad affrontare situazioni che coinvolgono pesantemente la sua vita privata che comunque sarà sempre in secondo piano rispetto alla lotta al crimine e alla corruzione.

lunedì 15 aprile 2024

All of Us Strangers [aka Estranei] ( Andrew Haigh , 2023 )

 




All of Us Strangers (2023) on IMDb
Giudizio: 8/10

Sei anni dopo il non totalmente convincente Charley Thompson, il regista inglese Andrew Haigh,  ispirandosi al romanzo omonimo di Taichi Yamada, dirige  All of Us Strangers tradotto ( male come spesso avviene))  in italiano in Estranei e che ha visto la luce anche sui nostri schermi dalla fine di febbraio.
Film che ha fatto discutere molto, tra chi lo considera un capolavoro, o quasi, e chi invece lo ritiene sopravvalutato e senza particolari ambizioni artistiche.
Lungi dal volere partecipare al certame va detto però che l'opera di Haigh necessita di una lettura attenta , pena il considerarla appunto superficiale e priva di valore: questo avviene perchè la storia , semplice o di impegnativa lettura, a seconda di come se ne affronta la visione, è una di quelle che appartiene a quel "cinema sensoriale" capace di scavare all'interno per raggiungere il traguardo finale a seconda di come abbia scosso i nostri sensi, la nostra emotività, la nostra sfera sensoriale.
Adam è uno sceneggiatore ormai prossimo alla mezza età, anche se mantiene quell'aura fatta di timidezza e di pudore che ne nasconde l'età apparente; vive in un grande condominio della cinta periferica di una luminosa Londra che si staglia nella notte all'orizzonte allo sguardo dalle grandi finestre del suo appartamento; il palazzone è semidisabitato, gli unici sguardi fugaci sono con un altro uomo che vive ai primi piani e che si incontrano quasi impercettibilmente nella notte tra strada e balcone durante uno dei tanti e fasulli allarmi anti incendio.



Una sera di queste alla porta di Adam suona Harry, proprio quell'uomo, solitario anch'esso, con cui condivide lo spettrale e inquietante palazzone e che quella sera però vorrebbe condividere con qualcuno la sua solitudine; Adam quasi di impulso rifiuta la sua compagnia, ma quello , lungi dall'essere un rifiuto totale diventa il primo passo per una conoscenza che ben presto sfocia in un appassionato rapporto amoroso.
Adam soffre di quella crisi ispirativa che gli impedisce di iniziare un suo nuovo lavoro e che al tempo stesso è la spia di un malessere che cova dentro e che l'incontro con Harry sembra avere accesso definitivamente, ma bastano pochissime parole scritte  a mo' di titolo per far germogliare in lui l'interesse per una storia: "Esterno Sobborgo, 1987".
Lo vediamo allora prendere il treno e recarsi nel sobborgo di Londra dove è nato e dove ha vissuto fino a 12 anni quando il destino lo ha privato dei genitori morti entrambi in un incidente stradale: giunge in quel sobborgo, c'è ancora la sua casa e dentro ad essa ci sono i suoi genitori, tali e quali a quell'ultima volta in cui li vide vivi, più giovani di lui su cui la vita ha invece continuato a scorrere e che lo aspettano da tanto tempo.
Da qui in avanti la storia procede tra le visite che Adam compie dai suoi genitori con i quali cerca di ricostruire quanto la morte ha interrotto in una atmosfera tra l'onirico e la favola e il racconto del rapporto amoroso con Harry che diventa una liberazione per Adam finalmente in grado di provare  e mostrare sentimenti che per tanto tempo aveva tenuto chiusi in se stesso.

sabato 6 aprile 2024

Where the Wind Blows / 風再起時 ( Philip Yung / 翁子光 , 2022 )

 




Where the Wind Blows (2022) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

C'è una filmografia bella nutrita incentrata in maniera più o meno completa sulle figure di Lui Lok e Nam Kong, leggendari personaggi della storia di Hong Kong, passati agli onori imperituri per essere stati capaci di mettere in atto un sistema di corruzione che ha regnato nell'ex colonia inglese dal primissimo dopo guerra alla metà degli anni 70 quando fu creata la ICAC, agenzia governativa contro la corruzione, voluta dagli inglesi e caldeggiata dalla popolazione hongkonghese, stufa dei comportamenti da gangster di gran parte dei poliziotti.
Il regista Philip Yung, anche sceneggiatore dei suoi lavori, già in Port of Call aveva dato prova di sapere costruire bene le giuste atmosfere in relazione alle storie raccontate, e questo Where the Wind Blows, soprattutto per le tematiche affrontate tende ad ergersi come un affresco di un trentennio e passa della vita di Hong Kong a partire dalla guerra, periodo in cui il racconto ha inizio per poi tra salti temporali e feedback passare nei tre decenni successivi, principalmente seguendo le vicende dei due protagonisti ma di fatto disegnando un excursus sociologico e politico della Hong Kong coloniale.



I due personaggi cardini del film vengono presentati sin dai giorni della scuola di polizia cui sono iscritti, per passare poi ai primi servizi come poliziotti, la scoperta della corruzione e l'inevitabile coinvolgimento pena le violenze dei commilitoni fino alla scalata nei ranghi della polizia che va di pari passo con il loro coinvolgimento nei loschi accordi con le triadi: mentre Lui Lok è spesso guidato dal suo egocentrismo e dalla spavalderia, Nam Kong appare invece un personaggio più ambiguo e più astuto, tant'è che diverse volte le strade dei due sembrano intrecciarsi pericolosamente.
In questo trentennio che Yung disegna con molta efficacia possiamo apprezzare sia la descrizione di come la corruzione si impadroniva delle forze di polizia e di come tutto sommato sembrasse un fatto normale che ufficiali di polizia avessero addirittura una base al di fuori degli edifici pubblici, in una suite lussuosa in un albergo di prestigio e da lì gestissero i loro traffici, sempre con l'ipocrita alibi che in quel modo potevano controllare le triadi ed evitare che le strade della città diventassero dei campi di battaglia, sia l'evoluzione che questa situazione presenta nel momento in cui c'è da sporcarsi le mani coi trafficanti di droga; dall'altro lato il regista costruisce due personaggi indubbiamente forti, vividi, con i loro vizi, le loro ambizioni, ma anche il loro background con tratti oscuri e con le loro debolezze (soprattutto Lui Lok).
Al di là dell'epopea storica che è quella di tutta una comunità e che Yung per ovvie ragione deve affrontare con una massiccia dose di sintesi, Where the Wind Blows è un film che ha proprio nella regia elegante , a tratti quasi sofisticata, non priva di qualche guizzo ( gli inserti da musical ad esempio) il suo punto di forza: sostenuta dalla fotografia eccellente di Chin Thinchang che ben sottolinea le atmosfere dell'epoca  in alcuni momenti Yung sembra avvicinarsi pericolosamente al Cinema di Wong Karwai, dove colori, luci, atmosfere sospese e volutamente fissate nel vuoto danno un tocco di eleganza che va detto però non risulta fastidioso nè dozzinale o affettato, al punto da apparire persino un omaggio al Maestro.

giovedì 4 aprile 2024

Only the River Flows / 河边的错误 ( Wei Shujun / 魏書鈞 , 2023 )

 




Only the River Flows (2023) on IMDb
Giudizio: 8/10

Sceglie ancora la Croisette per presentare il suo film Wei Shujun, autore che ormai sembra avere costruito un legame fortissimo e indissolubile con la rassegna cinematografica di Cannes, la prima che intravide in lui un autore originale e dotato di talento cinematografico sin dal cortometraggio che segnò il suo esordio e per il quale fu premiato  .
Only the River Flows, presente nella rassegna collaterale un Certain Regard, in effetti è risultato tra i lavori più apprezzati nella manifestazione francese confermando quanto di buono aveva fatto intravvedere nei lavori precedenti, soprattutto in quel Ripples of Life apprezzabilissima opera che guarda alla situazione sociale della Cina moderna e al contempo riflette sul Cinema.
Sebbene la nuova fatica di Wei sia un lavoro di tutto altro genere, all'apparenza cupo, quasi pessimista, che si nutre dei canoni del noir neppure troppo alla cinese, i legami ideali con la pellicola precedente non mancano, quasi che il regista volesse comunque mantenere un filo logico e coerente nella sua narrazione.
Anche qui siamo nel cuore della provincia cinese , anno 1995, dove tutto inizia a trasformarsi, dove le rovine del passato sono ancora in piedi a ricordarlo ed il futuro è ben lungi dall'essere abbracciato e con esso il benessere, almeno nelle grandi aree urbane; la polizia locale si trova alle prese con l'omicidio di una anziana donna sulle rive del fiume, un'evento inspiegabile a maggior ragione perchè nel villaggio si conoscono praticamente tutti.



Il comandante delle forze di polizia ( tipico burocrate ancora intriso di un passato decennale  ma che parla come un funzionario moderno) assegna il caso al suo detective più brillante Ma Zhe ( un eccellente Zhu Yilong); le tracce da seguire sono poche e almeno all'inizio di scarsa importanza: una borsa da donna trovata sul luogo del delitto contenente una audiocassetta, qualche impronta, piccoli dettagli che non dicono nulla.
Utilizzando le scarse e ben poco evolute risorse ( quasi esilarante la scena con cui vengono usati dei maiali morti e pronti per essere consumati per capire che arma è stata usata per uccidere la vecchia) il detective porta avanti le ricerche che man mano che procedono sembrano coinvolgere altri personaggi, all'apparenza senza alcun legame tra loro, e soprattutto si verificano altri omicidi, per i quali si sospetta fortemente di un giovane uomo con disturbi mentali che la donna morta aveva preso con sè dopo la morte del marito.
Il caso sembra volgere al termine, i tasselli adeguatamente manipolati sembrano combaciare, le autorità superiori spingono per chiudere l'indagine  al più presto, ma il detective Ma è tutt'altro che convinto della situazione che sembra emergere, anche perchè nel frattempo Wei , con grande scaltrezza e brillantezza narrativa ha infarcito la storia di una serie di tematiche striscianti che però non tardano ad emergere: la futura paternità di Ma che però è resa angosciosa dal rischio di ritardo mentale del figlio per una situazione patologica genetica che potrebbe affiorare e che obbliga i genitori a prendere in considerazione un eventuale aborto ( ma siamo in epoca di politica del figlio unico...), uno stato di ossessione crescente che avviluppa lo stesso detective  al caso e ai suoi protagonisti che si traduce perfino in visioni oniriche e in allucinazioni, un accenno ai costumi sessuali, ovviamente assolutamente ortodossi, che alcuni personaggi violano palesemente ( uno dei protagonisti di questo intricato caso di omicidio ha passato sette anni in galera per condotta oscena e contronatura...).
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