Giudizio: 7/10
Dopo quattro anni di oblio nei quali si erano perse quasi irrimediabilmente le tracce, riemerge dalle fitte nebbie la crime story metropolitana del carismatico rappresentante della Quinta Generazione di cienasti cinesi Zhang Yimou: girato subito dopo il suo bellissimo omaggio al Cinema One Second, Under the Light è andato incontro a varie vicissitudini, covid e censura in primis, anche se quest'ultima ufficialmente non sarebbe intervenuta, ha visto la luce sugli schermi cinesi alla fine dello scorso settembre ottenendo anche un buon successo di pubblico, oltre che qualche riconoscimento limitato sempre ai confini nazionali.
Il film di Zhang è , come abbiamo detto, un mix tra atmosfere da noir e da crime story, in un paesaggio urbano da terzo millennio costituito da una città di fantasia Jingjiang ( il set reale è la megalopoli Chongqing), che costituisce se non un evento unico, sicuramente raro per il cinema di Zhang solitamente rivolto ad ambientazioni rurali o comunque di provincia.
Il film inizia sin da subito con toni drammatici; un tentativo di sequestro di un bus da parte di un cittadino incavolato a morte con l'amministrazione che pretende di parlare con il vice sindaco Zheng Gang, pena l'esplosione di una bomba che ha con sè; il vice sindaco viene subissato di accuse dall'uomo prima che la bomba inspiegabilmente esploda.
A coordinare la polizia nell'azione c'è il figlio del vice sindaco, Su Jianming che riesce a mettere in salvo il padre, ma non solo: viene anche incaricato di eseguire le indagini su quanto accaduto, essendo chiaro sin da subito che il fatto crimonoso altro non è che una manovra rivolta contro il padre.
Sebbene sconsigliato dal padre stesso, col quale Jianming ha un rapporto conflittuale dovuto soprattutto al fatto che il suo ruolo di figlio adottivo non sia mai stato chiarito dai genitori, il giovane , coadiuvato nelle indagini dalla sua collega ed ex fidanzata Li Huilin, rivolge il suo interesse verso un ricco uomo d'affari ,Li Zhitian,un faccendiere di alto rango che sembra avere le mani in pasta in molti traffici, per lo più loschi, e che non disdegna di comportarsi da autentico gangster.
Ma soprattutto Su scopre che il legame tra il padre e Li Zhitian non è solo basato su una antica conoscenza sin dai tempi della scuola, come il padre riferisce, ma esiste anche il forte sospetto che i due abbiano più di qualche affare in comune.
Intorno a questo nucleo prendono il via diverse linee narrative che convergono e divergono durante tutto il racconto col risultato di ingarbugliare anche oltre il necessario una storia che già di per sè presenta diverse tematiche.
In effetti scavando nel torbido Su non solo porta a galla storie di corruzione ad alti livelli, ma ve anche a rovistare nel passato portando alla luce eventi drammatici e personali, oltre che a mettere in gioco se stesso di fronte agli eventi che si succedono: inevitabilmente la sua onestà e probità da ufficiale tutto di un pezzo lo porterà ad affrontare situazioni che coinvolgono pesantemente la sua vita privata che comunque sarà sempre in secondo piano rispetto alla lotta al crimine e alla corruzione.