Giudizio: 7/10
Messe da parte le ridanciane e grottesche atmosfere del poco riuscito Vulgaria, Pang Ho-Cheung si cimenta in un lavoro che da più parti viene definito come un film "maturo"; in effetti Aberdeen ha ben poco a che vedere con i precedenti lavori del regista HKese, sia quelli diretti nella prima parte della sua carriera (i migliori) che quelli della seconda parte, alcuni dei quali decisamente poco convincenti; quello che fa di Aberdeen un film diverso, in cui comunque la mano del regista si riconosce, è la sua compostezza e serietà, molto spesso circondata da uno strano alone da commedia sofisticata.
A detta dello stesso regista Aberdeen vuole essere quello che realmente appare a noi spettatori: un film sulla famiglia che nasce da riflessioni personali dello stesso Pang, quasi un desiderio intimo di fare luce su una entità con cui, sempre a suo dire, si è spesso trovato in conflitto.