Giudizio: 7.5/10
Nel mondo ideato da Yorgos Lanthimos è vietato essere single, le autorità ti braccano, ti controllano e ti spediscono in un lussuoso quanto severo hotel nella brughiera dove , in un regime che sta a cavallo tra il lager e la clinica psichiatrica, hai 45 giorni di tempo per trovare un partner, pena la trasformazione in un animale a tua scelta; il lavaggio del cervello è continuo e grottesco nel cercare di inculcarti nella mente la necessità e l'utilità della vita di coppia, il sesso non è consentito nell'hotel, ma procaci cameriere al risveglio si dimenano voluttuose sul tuo pube causando erezioni inutili, anche perchè è vietata persino la masturbazione.
David, cui dona il suo corpo un ridicolo e bolso Colin Farrell, sceglie l'aragosta come animale per la sua seconda vita, in caso di fallimento, giunge alla prigione in compagnia del cane , che è poi suo fratello che ha fallito nello stesso posto; l'adattarsi è l'unica via che l'uomo vede per salvare la sua figura umana, e per far ciò è disposto a cedere anche alla menzogna; nell'hotel ci si sceglie e si cerca la via d'uscita in base a comunanze grottesche: la miopia, i gusti alimentari, difetti o oscure malattie.
Fuori dal mondo dell'albergo vive quello del bosco, dove sono rifugiati i solitari, coloro che fuggono dalla repressione della coppia , una setta quasi dove vigono regole altrettanto ferree.
I single in cerca di salvezza cacciano nel bosco i solitari perchè ciò consente loro di prolungare il tempo del trapasso.
Tra questi due mondi paralleli in conflitto si muove David e tutta la storia che Lanthimos ci racconta nel suo consueto stile cui l'affacciarsi al mondo cinematografico extra-greco ha solo in parte apportato scalfiture nonostante , soprattutto all'inizio, non possa sembrare così.