Giudizio: 5.5/10
Nei primi anni del nuovo millennio due amici studenti universitari nel Kentucky organizzarono, coinvolgendo altri due colleghi ,il furto di alcuni preziosi libri conservati nella biblioteca dell’università del Kentucky a Lexington; le motivazioni per la quale questi giovani rovinarono le loro vite apparvero sin dall’inizio oscure considerato che tutti avevano una buona carriera scolastica e delle famiglie alle spalle solide e senza grossi problemi economici.
Il lavoro del regista inglese Bart Layton, alla sua opera prima dopo svariati documentari per la TV alle spalle, ripercorre quell’episodio costruendo un heist movie atipico in cui accanto alla fiction hanno il loro ruolo fondamentale i quattro personaggi reali, tutti ormai liberi dopo aver scontato le pere detentive, che raccontano dal proprio punto di vista come siano andate le cose, perché qualche divergenza nella prospettiva dei fatti sembra esistere basandosi sul loro racconto; il saltare dai personaggi veri che raccontano i loro ricordi a quelli di finzione che li interpretano, dapprima regala una certa verve alla storia condita da qualche citazione cinematografica ( Le Iene di Tarantino ad esempio), lascia alla realtà il compito di mischiarsi con la fantasia, ma a lungo andare la situazione stanca, anche perché per molti versi, pur considerando tutte le possibili motivazioni che con una certa superficialità il regista espone, le motivazioni per cui i quattro si imbattono in una così grottesca e ridicola impresa non riescono ad essere convincenti.