lunedì 12 novembre 2018

The Girl in the Spider's Web [aka Millennium-Quello che non uccide] ( Fede Alvarez , 2018 )



The Girl in the Spider's Web (2018) on IMDb
Giudizio: 6/10


La saga di Millennium, legata fino ad ora alla trilogia del defunto Stieg Larsson cui è subentrato a partire dal quarto libro David Lagercrantz, riparte  dal punto di vista cinematografico praticamente da zero: regista nuovo (Fede Alvarez) ed eroina dal volto nuovo (Claire Foy) che va ad aggiungersi a Noomi Rapace protagonista dei primi tre episodi cinematografici ed anche a Rooney Mara che fu la protagonista della versione Hollywoodiana di David Fincher del primo capitolo.


Nel nuovo episodio , thriller ad alto impatto tecnologico, ritroviamo la hacker Lizbeth Salander , come sempre strenua paladina della difesa delle donne abusate e maltrattate come ci ricorda il prologo ,alle prese con un sofisticato programma di gestione delle armi atomiche il cui inventore vorrebbe togliere dalle mani degli americani per i quali lo aveva sviluppato ; intorno al software si muovono anche apparati svedesi statali deviati , ovviamente gli americani e un gruppo di feroci assassini capitanato dalla sorella di Lizbeth che in un breve prologo-flashback di 16 anni prima vediamo rimanere nelle grinfie del padre psicopatico mentre Lizbeth riesce a fuggire.
Per la protagonista non sarà solo una battaglia durissima contro avversari spietati, ma anche , soprattutto, un guardare in faccia il passato per saldare i conti con l’odiata sorella.
Dal punto di vista tecnico il film offre momenti da autentico thriller adrenalinico, ma Alvarez cerca di focalizzarsi anche sull’aspetto psicologico soprattutto nel feroce confronto tra le due sorelle, alternando i momenti più frenetici con quelli in cui sembra indirizzarsi maggiormente verso l’analisi più approfondita dei due personaggi; il complesso rapporto tra le due donne, a modo loro entrambe vittime di un passato orrendo si carica di odio , di sensi di colpa, di rancori e di profonda avversione soprattutto perché l’una accusa l’altra di essere stata abbandonata; progressivamente questa tematica si fa strada e va a sovrapporsi all’action movie puro.
Nel complesso, pur senza brillare , il film risulta un riuscito film di genere e di intrattenimento che probabilmente rinfocolerà gli appassionati della saga che ha come protagonista Lizbeth Salander.
L'inevitabile paragone che si pone tra Claire Foy, Noomi Rapace e Rooney Mara è fortemente penalizzante per la prima cui difetta decisamente, almeno nel ruolo di Lizbeth, il carisma e la personalità delle altre due.

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