venerdì 9 novembre 2018

Ether [aka Eter] ( Krzysztof Zanussi , 2018 )



Eter (2018) on IMDb
Giudizio: 5.5/10

Ambientato agli inizi del Novecento, alla vigilia della Grande Guerra il film racconta di un medico che sperimenta l’etere come sostanza in grado di ridurre il dolore e condizionare i comportamenti umani; finito male un esperimento il protagonista eviterà il boia mettendosi al servizio dell’Impero Austro-Ungarico , dove ,grazie alla complicità del comandante della guarnigione dove viene destinato, continua coi suoi esperimenti.
Lungi dall'essere la sete di conoscenza il motore che muove le gesta del medico, questi ha a cuore in modo ossessivo il suo studio comportamentale sugli effetti dell'etere semplicemente perchè creando lo stordimento o addirittura l'incoscienza , può facilmente esercitare il suo potere sugli altri.


Riflessione sulla scienza , sul valore della vita, su quanto si è disposti a mettere sul piatto della bilancia per raggiungere i propri obiettivi anche più turpi, assistiamo ad una versione rivisitata e corretta del mito di Faust, che Zanussi però, grazie ad una struttura cinematografica un po' cervellotica seppur originale, ci svela solamente in un secondo tempo, quando nel finale del film assistiamo a quella che viene definita la storia segreta.
In quella ufficiale di storia il protagonista appare come il tipico scienziato disposto a superare ogni ostacolo gli si pari davanti pur di continuare nei suoi studi, armato di cinismo e di totale assenza di etica e morale fino a configurare in maniera netta il dominio aprioristico della scienza e della tecnocrazia sull'uomo.

In un regista dalla profonda fede cattolica quale Zanussi tutto ciò si configura come un affidarsi totalmente, anima e corpo, al potere del demonio che porta all'annullamento della coscienza e della ragione.
Purtroppo Ether , sebbene parta da  presupposti interessanti, seppur non chiarissimi sin dall'inizio e anche nella sua struttura narrativa mostra qualcosa di interessante, rimane per troppi momenti confuso, anche perché la riflessione sul libero arbitrio, sul male e sulla fede non convince a pieno.
Di positivo abbiamo un lavoro che comunque cerca l’esplorazione spirituale, mantiene sempre una tensione psicologica  e descrive bene l’epoca storica sia nei costumi che nelle ambientazioni; il suo essere però piuttosto ridondante nell'esposizione della tematica ne limita alquanto il risultato motivo per il quale tutta la riflessione sul potere e sulla fede ed in ultima analisi sul rapporto  dell'uomo con essi non convince pienamente.

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