Concentrato di drammi e sventure, ma la vita è bella
Relegato a gloria imperitura per la trilogia di Infernal Affairs di cui è coregista insieme ad Alan Mak, Andrew Lau ha imboccato da diverso tempo ormai la strada del film commerciale definito in senso lato mainstream e anche l'ultimo lavoro, A beautiful life , non sfugge a questa tendenza.
Sicuramente Lau sa come accalappiare lo spettatore, mettendo in scena due attori tra quelli che vanno per la maggiore, imbastendo una storia che colpisce emotivamente (anche troppo probabilmente) e come se non bastasse inserisce nel cast niente meno che un pluricampione olimpico cinese, Tian Liang,alle prime apparizioni come attore.