Giudizio : 8/10
The Shadowless Tower è un film diretto dal regista sino-coreano Zhang Lu, un'opera che si distingue per la sua delicatezza narrativa e la sua esplorazione profonda dei temi della memoria, della riconciliazione e dell'identità. Ambientato in una Pechino contemporanea ma distante dal caos moderno, il film segue il protagonista, Gu Wentong, un uomo di mezza età che lavora come critico gastronomico e vive una vita apparentemente stabile ma emotivamente distante.
Gu Wentong si trova in un momento di crisi esistenziale: separato dalla moglie e con un rapporto freddo con sua figlia, si confronta con le ombre del passato, in particolare con l’assenza di suo padre, che ha abbandonato la famiglia molti anni prima. Il film prende il titolo dalla Torre senza ombra, un antico edificio di Pechino che diventa simbolo delle lacune emotive e delle distanze non solo fisiche, ma soprattutto affettive che caratterizzano la vita del protagonista.
La narrazione si sviluppa in modo poetico, con un ritmo contemplativo che permette allo spettatore di immergersi nei dettagli della vita quotidiana di Gu e di quelli che lo circondano, tra cui una giovane collega con la quale instaura un rapporto ambivalente, oscillante tra l’amicizia e l’attrazione romantica. La regia di Zhang Lu si distingue per la sua attenzione ai silenzi e ai non detti, creando un'atmosfera sospesa che invita alla riflessione interiore, cinema esistenzialista in una Pechino moderna ma non caotica , lontana dai cliché turistici e industriali, e focalizzata piuttosto su scorci di vita comune, con una fotografia che esalta i colori tenui e le luci naturali.
Il tema dei rapporti familiari complessi è uno degli elementi centrali di The Shadowless Tower e rappresenta il cuore emotivo del film. Il protagonista, Gu Wentong, vive una serie di relazioni frammentate e irrisolte, che lo mettono di fronte al suo passato e alle sue difficoltà nel costruire legami autentici nel presente.
La figura del padre è una presenza-assenza cruciale nella vita di Gu. Quando era bambino, il padre abbandonò la famiglia, lasciando Gu con un senso di vuoto e di irrisolutezza che si trascina fino all'età adulta. Questo abbandono ha segnato profondamente il protagonista, creando una ferita mai sanata che influenza la sua capacità di relazionarsi con gli altri.
Nel corso del film, Gu decide di cercare il padre, ormai anziano e malato, con l'intento di riconciliarsi con lui. Tuttavia, questa riconciliazione non avviene in modo semplice o catartico. Il film evita soluzioni melodrammatiche o riconciliazioni convenzionali. Il confronto con il padre, infatti, non porta a una chiara risoluzione del conflitto emotivo, ma piuttosto diventa un processo interiore per Gu, che deve fare i conti con la sua rabbia, la sua delusione e il desiderio di perdonare.
Il padre, più che un personaggio attivo, è una figura simbolica, rappresenta una parte della vita di Gu che è stata lasciata in sospeso, un’ombra che, come la torre del titolo, non ha mai smesso di influire sul suo percorso.
Accanto alla figura del padre, il rapporto di Gu con la madre è un altro tassello fondamentale della sua vita familiare. La madre, che ha cresciuto Gu da sola dopo l’abbandono del marito, incarna una figura di forza silenziosa ma anche di rassegnazione. Anche qui, Zhang Lu evita i cliché di una madre eroica o sofferente; invece, ci viene mostrata una donna che ha accettato il proprio destino con una certa passività.
Gu, tuttavia, sembra portare dentro di sé un senso di colpa e di responsabilità verso la madre, quasi come se non fosse riuscito a riparare il danno causato dall'assenza del padre. Il suo desiderio di mettere ordine nel passato non riguarda solo la figura paterna, ma anche un tentativo di dare un senso a tutta la sua esperienza familiare, inclusa la relazione con sua madre, la quale rappresenta il legame più stabile ma anche più silente della sua vita.