Giudizio: 7.5/10
Con il suo film d’esordio B for Busy , la regista cinese Shao Yihui firma una delle opere prime più originali del cinema contemporaneo cinese recente, una commedia delicata e stratificata che si muove con grazia tra l'ironia, il realismo urbano e una sottile malinconia di fondo. Ambientato nella vivace ma anche logorante Shanghai di oggi, il film offre un’istantanea della vita adulta nelle grandi metropoli cinesi, mescolando osservazione sociale, riferimenti cinematografici raffinati e una narrazione corale dai toni agrodolci.
La storia si sviluppa attorno a Lao Bai, un insegnante di pittura di mezza età divorziato, interpretato con sensibilità da Xu Zheng (noto soprattutto per i suoi esilaranti ruoli brillanti e anche produttore del film), e a un gruppo di donne che gravitano intorno alla sua esistenza: la parrucchiera Miss Li (Ma Yili), l'artista Miss Zhao (Wu Yue) e la madre single Gloria (Ni Hongjie).
Ognuno di loro porta con sé ferite invisibili, sogni rimandati e una voglia di rimettersi in gioco che si intreccia continuamente con la paura di rimanere delusi.I protagonisti sono adulti in preda ad un disincanto sentimentale che deriva da esperienze personali fatte di amori falliti, divorzi, compromessi dolorosi. Non ci sono illusioni giovanili, ma nemmeno cinismo assoluto. L’amore viene mostrato come qualcosa di fragile, a volte buffo, sempre necessario.
Attraverso piccoli dettagli — i commenti delle madri, i giudizi velati dei conoscenti — il film racconta la pressione esercitata dalle aspettative familiari e sociali, in particolare su donne che hanno superato la "giusta età" per sposarsi secondo i canoni tradizionali cinesi, un intrecciarsi di modernità e di tradizione spesso in conflitto che dipinge una società ormai giunta al capolinea finale della sua spettacolare trasformazione vissuta negli ultimi venti anni che avvolge anche Shanghai, una città che col suo cosmopolitismo storico diventa un po' un personaggio del film , quel futuro raggiunto da chi ha saputo salire sul treno della modernizzazione, ma al tempo stesso quella città dove ancora pulsa un cuore fatto di tradizione, ben rappresentato dalla regista con il ricorso pressochè totale al dialetto di Shanghai nei dialoghi del film.
La regista inoltre dimostra grande conoscenza del cinema anche europeo, affidandosi spesso ad atmosfere da novelle vague francese, racconti rohmeriani oppure ad atmosfere vagamente alla Wong Karwai; lo stesso fatto di dipingere Shanghai con la grazia di un pittore ma con la forza di uno scrittore rimanda alla mente agli storici binomi regista-città che hanno fatto la storia del cinema (Woody Allen e New York su tutti); queste influenze sono sempre metabolizzate e rielaborate in maniera personale da Shao Yihui, che costruisce uno stile proprio, fatto di delicatezza e ironia, di osservazione empatica e ritmo narrativo misurato.
Il film non racconta una grande avventura sentimentale, né cerca il dramma: B for Busy preferisce dipingere piccole scene quotidiane, incontri e dialoghi intimi che lentamente delineano il bisogno umano di compagnia, riconoscimento e amore in una società che, pur essendo iper-connessa, genera una profonda solitudine.
La Shanghai di Shao Yihui non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio personaggio: una città cosmopolita, stratificata, moderna ma anche nostalgica, dove i caffè bohémien convivono con i vicoli tradizionali e dove il passato e il presente si scontrano continuamente.
Formalmente, B for Busy si presenta come una commedia sofisticata, ma dietro l’umorismo sottile si cela una dolce tristezza che accompagna i personaggi. I dialoghi sono brillanti, serrati ma mai teatrali, costruiti con attenzione quasi letteraria, capaci di far emergere, attraverso battute e silenzi, l'interiorità dei protagonisti.
Un altro elemento distintivo di B for Busy è il modo in cui dà voce ai personaggi femminili. Le donne del film non sono comprimarie, ma co-protagoniste a tutti gli effetti: indipendenti, ironiche, vulnerabili ma anche risolute. Ognuna di loro rappresenta un diverso tipo di emancipazione contemporanea, senza mai cadere nello stereotipo femminista , sebbene il film in alcuni tratti si presenta spesso come una elegia del mondo femminile intimo.
Shao Yihui, giovane regista donna, riesce a raccontare il mondo delle relazioni adulte con uno sguardo che non indulge né nel sentimentalismo né nel cinismo, ma che osserva con tenerezza e sincerità le fragilità umane.
B for Busy di Shao Yihui è molto più di una semplice commedia sentimentale: è un ritratto sottile e pieno di grazia della vita urbana nella Cina di oggi, dove il moderno e il tradizionale si intrecciano inesorabilmente, generando nuove forme di solitudine, di speranza, di relazioni; sembra quasi un cinema approdato ormai ad atmosfere e a tematiche che sembrano più vicine a noi occidentali, rappresentazione quasi metafisica di un approdo della società cinese a forme e ambientazioni più cosmopolite ma anche più normalizzate.
Con un registro agrodolce, un impianto narrativo corale e un'eleganza visiva che predilige l’osservazione paziente alla spettacolarizzazione, Shao Yihui dimostra un talento raro nel cogliere i piccoli battiti emotivi che compongono l’esistenza adulta.
Il realismo vibrante della Shanghai che racconta, unito a una colonna sonora raffinata e a numerose citazioni cinefile assimilate con naturalezza, conferisce al film una densità emotiva che conquista senza mai forzare la mano.
In un'epoca cinematografica spesso dominata dall'ansia di stupire o di moralizzare, B for Busy sceglie invece la strada più difficile: quella della misura, della sincerità e della leggerezza pensosa. Un'opera prima di rara maturità, capace di parlare con intelligenza e sentimento a un pubblico ampio, senza mai rinunciare alla propria autenticità cui farà seguito una opera seconda che è stata uno dei fenomeni cinematografici della storia recente, oltre che uno dei successi più strabilianti, a conferma del grande talento di Shao Yihui
Con questo piccolo grande film, Shao Yihui si afferma come una voce nuova e preziosa del cinema cinese contemporaneo, una regista capace di raccontare la complessità del presente con lo sguardo lucido e il cuore aperto.
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