Giudizio: 5/10
E' sempre il solito film?
La metamorfosi di stampo Rohmeriano di Hong Sang-soo prosegue senza sosta e giunge , probabilmente al suo punto di non ritorno, anche perchè il regista coreano sembra ormai impantanato pericolosamente in sabbie mobili narrative dalle quali uscire non sarà semplice se si continua ad inseguire un modello che al momento appare irraggiungibile.
Che Hong non sia Rohmer lo sa bene anche lui, tanto che per imprimere ancora più fortemente la sua impronta si rivolge per questo lavoro ad una delle attrici icone della Nouvelle Vague, quella Isabelle Huppert su cui il film è costruito in maniera predominante su un modello stile divertissement piuttosto intellettualoide che finisce col creare una atmosfera a volta quasi surreale, più spesso stonata.
La trama tripartita si impernia su una sceneggiatura scritta dalla solita aspirante regista che non sa come passare il tempo in una località balneare coreana di indubbio squallore: tre storie con protagonista sempre una affascinante francese (una regista, e ti pareva, una amante di un coreano e una divorziata mollata dal marito per una coreana) che incontra sempre, in tutti e tre i segmenti, le stesse persone, tra le quali un bagnino mezzo idiota, mezzo galletto.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.
Di questo regista credo di aver visto solo "Virgin stripped bare by her bachelors", che più che Rohmer faceva pensare a Godard... Mi pare di capire che comunque sia un po' fissato con la Nouvelle Vague... ^^
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