Giudizio: 7/10
Mr Wu è un noto attore e cantante HKese che all'uscita di un ristorante a Pechino viene rapito da un gruppo di banditi che si spacciano come poliziotti; nel covo della banda è tenuto prigioniero un altro ostaggio rapito pochi giorni prima ma che, scambiato per un riccone, non è in grado di pagare il riscatto; Mr Wu lega il suo destino a quello del ragazzo nel momento in cui i banditi lo stanno per uccidere assicurando di pagare il riscatto anche per lui.
Contattato il suo amico Su , Mr Wu dà mandato di ritirare i soldi i banca e di tenersi in contatto con i rapitori per il pagamento; naturalmente anche la polizia è sulle tracce dei delinquenti e ben presto individua i colpevoli: la caccia all'uomo può quindi iniziare.
Ispirato alla vicenda che vide vittima di un rapimento nel 2004 Wu Ruofu, attore e musicista che qui , per una scelta curiosa molto particolare, è anche interprete del film nel ruolo del capitano di polizia cui sono affidate le indagini, il lavoro di Deng Shing è un thriller sui generis, dove più o meno si sa tutto sin dall'inizio, ma che comunque riesce a creare un giusto filo di tensione affidandosi più che alle scene d'azione alla ambientazione , ai dialoghi e al confronto tra i vari personaggi.
Il regista cinese che ben impressionò all'esordio con Little Big Soldier e che con il Police Story 2013 tentò una non fortunata lettura diversa della celebre serie con Jackie Chan, tenta un approccio defilato al genere thriller, basandosi su una regia misurata che miscela bene azione, credibile e non fracassona, e ambientazioni, dopo che soprattutto nella prima parte si ha quasi l'impressione di assistere ad una sorta di lunga riflessione sul ruolo dell'attore, nel quale ruolo si cala benissimo il grande Andy Lau che appare recitare a soggetto su stesso: si citano suoi film e sue canzoni, nei dialoghi coi banditi si fa riferimento ai ruoli in cui ha recitato, si reitera spesso il concetto che il film è finzione e quello che gli sta accadendo è realtà, per non parlare dei lunghi dialoghi con Zhang Hua, il feroce capo della banda, sulla lealtà, in perfetto stile HKese.
Ma dove il film ha il suo punto forte è nella contrapposizione tra i vari personaggi che spesso si traduce in violente dinamiche verbali: il tentativo di compenetrarsi dei due mondi, quello dei reclusi e quello degli aguzzini, cozza miseramente di fronte al concetto base di Zhang: " per me i soldi hanno più valore della vita".
Saving Mr Wu è strutturato come racconto di sovrapposizione di vari piani temporali: i prigionieri nel covo e Zhang torchiato dalla polizia dopo essere stato arrestato alla consegna dei soldi, ma c'è il racconto dello stesso bandito sulle ore antecedenti e le indagini della polizia che vanno a scavare nelle gesta precedenti del bandito; un tal turbinio di salti temporali potrebbe , soprattutto all'inizio, creare qualche confusione, ma una volta capita la struttura del gioco il film si lascia vedere con interesse.
Per una volta tanto potremmo evitare la definizione di "film per fans di Andy Lau", anzitutto perchè l'attore HKese, oltre a interpretare se stesso, regala una prova carica di drammaticità oltre che di umana debolezza e poi perchè il vero vincitore dal punto di vista recitativo è Wang Qianyuan che offre una prova maiuscola nel ruolo del truce, ma credibile bandito.
Insomma Saving Mr Wu è film solido ben diretto e ben interpretato, nel quale gli aspetti psicologici e relazionali riescono a destare interesse facendo deragliare in modo positivo la storia dai binari del film di genere.
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