giovedì 17 febbraio 2022

Darkling [aka Mrak] ( Dušan Malić , 2022 )

 




Darkling (2022) on IMDb
Giudizio: 8.5/10

Cinque anni dopo la fine ufficiale della Guerra del Kosovo, le tensioni mai sopite, esplosero in maniera drammatica a causa di una violenta contrapposizione che vide gli albanesi kosovari scatenarsi contro i serbi rimasti nelle enclave all'interno della regione controllata dalle forze multinazionali del Kfor. Alcuni episodi di violenza, ad arte strumentalizzati dagli opposti estremisti, diedero il via ad un vero e proprio pogrom contro i serbi ortodossi che vide la scia di morti, feriti , scomparsi e distruzioni allungarsi tristemente a cinque anni dalla fine della guerra: anche in questa occasione gli eventi furono particolarmente odiosi, come possono esserlo quelli in cui fanatismo religioso e contrapposizioni etniche perdono ogni freno.
Nel periodo che seguì questa fase, in cui furono le forze di pace a proteggere la popolazione serba rimasta  in Kosovo che non volle abbandonare le proprie case, il regista Dušan Malić costruisce la storia raccontata in Darkling, un opera di grande potenza, l'ennesima in cui la cinematografia balcanica riesce a offrire un esempio in cui la guerra è raccontata con grande efficacia e drammaticità senza ricorrere a scene puramente belliche.



Al centro del racconto ci sono una donna ( Vukica) la sua figlia dodicenne( Milica) e l'anziano nonno ( Milutin) , quello che resta di una famiglia serba in cui gli uomini giovani, il marito di Vukica e l'altro figlio di Milutin , sono scomparsi in seguito ad un rastrellamento degli albanesi-kosovari; la famiglia è una delle poche ormai rimasta nell'enclave serba che ha visto la fuga di gran parte degli altri abitanti, terrorizzati dalle continue intimidazioni subite cui le forze di pace non riescono a sottrarli, visto che come cala il buio tutta la zona piomba in un raggelante coprifuoco carico di terrore.
Milica prende posizione sotto il tavolo a lume di candela, ascolta le suonerie di un telefonino che riesce a caricare solo grazie ai militari italiani della forza di pace che la accompagnano a scuola ogni mattina e scrive la sua lettera al Presidente serbo per raccontare la sua paura  e gli stenti della sua vita da ragazzina che già troppo orrore ha visto.
Milutin invece non vuole lasciare la casa perchè aspetta , invano, il ritorno del figlio e del genero e ogni sera spranga porte e finestre in attesa che l'ennesima notte di paura passi: animali uccisi, segni di presenze ostili, rumori sembrano dimostrare che qualcuno agisce nel buio per far crescere il terrore nella famiglia che tenacemente si rifiuta di partire, sebbene soprattutto Vukica sembra ormai arrendersi all'evenienza.
Costruito quasi come un thriller Darkling è in effetti il racconto di una paura profonda interiore, di una angoscia che pesa sulle esistenze dei protagonisti, e poca importanza ha il fatto che l'opera di Milic sia una delle poche che utilizzi la prospettiva dei serbi come vittime di fronte alla guerra, il fatto appare puramente incidentale, essendo i temi del racconto il trauma della guerra, le sue conseguenze, la paura con la quale si deve imparare a convivere, tutte dinamiche che conferiscono alla pellicola una atmosfera di angoscia incombente che raramente è dato di trovare in altre opere.
E' tutto vero quello che accade la notte fuori della casa al margine del bosco? Chi è che sembra spiare i suoi abitanti nascondendosi  tra gli alberi? Quale minaccia si nasconde in un groviglio di alberi che si muovono al vento verso i quali il vecchio Milutin impreca e spara fucilate cariche di rabbia? E' tutto vero o è semplicemente la proiezione dei traumi della guerra e della paura che ne consegue per chi li ha vissuti? Può essere la fuga la risoluzione alla distruzione del proprio essere interiore?
Malić è bravissimo a giocare con queste tematiche, a creare una atmosfera che si carica progressivamente di tensione perchè ci si aspetta che in ogni momento possa accadere qualcosa, a gettare nel racconto dei germogli di ambiguità , al punto che Darkling è opera che si fa apprezzare proprio per le sue ambientazioni claustrofobiche e cariche di angoscia e nel suo sviluppo sempre in bilico tra il thriller classico e quello psicologico.
Girato con grande sapienza  e arricchito da una fotografia verista e austera che anche nella natura dei luoghi sembra riscontrare la violenza della guerra, Darkling è un film che lascia il segno, perchè in fondo è un racconto sulla paura e su come essa si impossessi delle nostre vite lacerandole, proiettando sullo spazio esterno tutto il disagio e il terrore che coviamo dentro.

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