Giudizio: 6.5/10
Eroi e videoclip
Ispirandosi alla famosa Battaglia delle Termopili e al fumetto di Frank Miller, ecco la trasposizione cinematografica di uno degli eventi più conosciuti e affascinanti della storia: Leonida a capo di un manipolo di 300 Spartani che tiene testa al poderoso esercito persiano dando così tempo alle città greche di federarsi, affrontare e sconfiggere l'invasore.
Siamo lontani però anni luce da Alexander di Stone o dal mediocre Troy , altri film che narrano eventi storici famosissimi; qui Snyder crea un infinito videoclip avvalendosi di mirabili tecnologiche e tenta di rimanere fedele allo stile fumettistico che vanta già diverse prove nel recente passato cinematografico. Il ritmo è perennemente incalzante, poche pause, musica non certo di stampo ellenistico, scene truculente mostrate senza pudore, teste che volano e arti che si staccano dal corpo, rarissimi sono i momenti sussurati del film e ,ahimè, anche qualche americanata , seppure in dose non letale.
Indubbiamente il film coinvolge contrapponendo il bene al male, i buoni ai cattivi, la luce alle tenebre, l'onore e il coraggio al tradimento e alla codardia, obbliga inevitabilmente lo spettatore a schierarsi e a tifare in un senso o nell'altro; il tutto immerso in un contesto volutamente eccessivo, estremo, in certi frangenti quasi parossistico: la descrizione grottesca di Serse e del suo potentissimo esercito, priva naturalmente di ogni veridicità storica, serve solo allo scopo di rendere il più lontani possibili i due mondi in lotta; qualche burlone ha voluto vedere in tutto ciò una metafora dell'odierna crisi politica mondiale con Bush reincarnazione imperialistica di Serse; sconsiglierei tale lettura se non si vuol fare un grosso torto al Re Persiano, seppur mostrato come un incrocio tra un trans e un metallaro demodè.
Il film vale la visione senz'altro: la sua originalità tecnica è sicuramente l'aspetto che maggiormente colpisce e tutto sommato il più valido, in attesa di poter assistere un giorno ad una trasposizione cinematografica simile della Battaglia di Canne.
Indubbiamente il film coinvolge contrapponendo il bene al male, i buoni ai cattivi, la luce alle tenebre, l'onore e il coraggio al tradimento e alla codardia, obbliga inevitabilmente lo spettatore a schierarsi e a tifare in un senso o nell'altro; il tutto immerso in un contesto volutamente eccessivo, estremo, in certi frangenti quasi parossistico: la descrizione grottesca di Serse e del suo potentissimo esercito, priva naturalmente di ogni veridicità storica, serve solo allo scopo di rendere il più lontani possibili i due mondi in lotta; qualche burlone ha voluto vedere in tutto ciò una metafora dell'odierna crisi politica mondiale con Bush reincarnazione imperialistica di Serse; sconsiglierei tale lettura se non si vuol fare un grosso torto al Re Persiano, seppur mostrato come un incrocio tra un trans e un metallaro demodè.
Il film vale la visione senz'altro: la sua originalità tecnica è sicuramente l'aspetto che maggiormente colpisce e tutto sommato il più valido, in attesa di poter assistere un giorno ad una trasposizione cinematografica simile della Battaglia di Canne.
Frank Miller aveva simpatie neonaziste, se la leggi in questa chiave tutto torna...eh eh...
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