mercoledì 21 marzo 2018

Blind Way / 盲道 ( Li Yang / 李杨 , 2017 )




Blind Way (2017) on IMDb
Giudizio: 6/10


A dieci anni di distanza dal suo ultimo lavoro, Li Yang finalmente porta a termine la sua tribolata trilogia iniziata nel  2003 con Blind Shaft e proseguita nel 2007 con Blind Mountain, entrambi lavori di notevole spessore che avevano legittimamente creato grande attesa intorno al terzo capitolo che tra difficoltà varie, compreso il problematico rapporto del regista con la censura del , vede finalmente la luce nel 2017.
Dopo aver affrontato il tema dei lavoratori clandestini nelle miniere abusive di carbone e quello della schiavitù femminile nei primi due capitoli Yi Liang in Blind Way  rivolge lo sguardo alla tematica dei ragazzi mendicanti nelle grandi città schiavizzati da organizzazioni criminali dedite allo sfruttamento.
Il protagonista della storia è Zhao Liang , un tempo famoso cantante ed ora mendicante che si finge cieco per sbarcare il lunario, vendendo rosari buddisti e crocifissi  nelle strade della metropoli; nei lunghi corridoi della metropolitana Zhao incontra una ragazzina cieca (veramente) che elemosina con la quale dapprima cerca di entrare in società per poi sentire uno slancio di affetto e di protezione.


La ragazzina, Jing Jing, dapprima si mostra molto diffidente , ma quando intuisce che l’uomo potrebbe diventare la sua via di fuga dalla orrenda realtà diventa più docile accettando di rifugiarsi presso la sua casa.
Jing Jing è il prodotto di un infame traffico di ragazzini che i genitori hanno venduto a delinquenti che li sfruttano: la famiglia di contadini è un incubo per la ragazzina e i suoi nuovi padroni non sono da meno; quest’ultimi da parte loro non intendono certo rinunciare ad un importante fonte di profitto, così Zhao Liang si ritrova , suo malgrado, in una situazione pericolosa che però decide di affrontare spinto dal crescente affetto che prova per la ragazzina.
C’è qualcosa di drammatico nel passato dell’uomo e che spiega la sua caduta in disgrazia che lo sembra spingere verso una ricerca di redenzione che passa nella liberazione di Jing Jing dalla odiosa forma di schiavitù in cui si trova impigliata; il legame tra i due diventa ogni giorno più saldo, come può esserlo quello che si instaura tra due emarginati mossi dalla reciproca pietas.
Li Yang parte da una inchiesta personale condotta qualche anno orsono che lo portò a scoprire il mondo del traffico umano minorile, e in accordo con il tema della schiavitù sotto forme diverse espressa nei suoi lavori precedenti, ne ha fatto il tema di questo suo lavoro che per altro ha incontrato notevoli difficoltà nella sua costruzione.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

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