mercoledì 13 luglio 2011

Shaolin martial arts ( Chang Cheh , 1974 )



Giudizio: 8/10
L'arte della disciplina


Nella monumentale produzione cinematografica di Chang Cheh, Shaolin martial arts appartiene al ciclo Shaolin dei lavori sul kung fu: a partire dalla distruzione del Tempio da parte dei Mancesi , la riorganizzazione delle scuole trova l'ostacolo dei Qing che vedono i discepoli come dei ribelli restii a sottomettersi al potere Manciù.
Ed infatti la storia prende il via da un'episodio che si verifica durante i festeggiamenti del God of Chilvary in cui due scuole rivali , Han e Manciù appunto, si affrontano a colpi di kung fu; la morte di uno dei discepoli Shaolin diviene il pretesto per i Qing di fare piazza pulita avvalendosi anche della forza e dell'invincibilità di due maestri esperti di tecniche letali.
Ai superstiti non rimane altro che rivolgersi al loro mestro che li invita ad imparare  le tecniche del Wing Chun e  del Tiger Crane che potrebbero portare alla sconfitta della scuola mancese.
Li Yao e Bao Rong  dopo un lungo addestramento potranno finalmente tornare per cercare la vendetta.

In perfetto stile Shaw Brothers, il regista utilizza un cast ricchissimo di grandi artisti marziali e si avvale delle coreografie di Lui Chia Liang e Tang Chia che regalano momenti di grande e semplice  spettacolarità, costruisce la storia intorno alla contrapposizione buoni-cattivi che affonda le radici nella storia e nelle tradizioni cinesi, caratterizza con precisione i personaggi, in cui i buoni sono veramente buoni e i cattivi hanno già scritto nella faccia scolpita nel marmo la loro ferocia, insinua nel racconto un pizzico di romanticismo , scrive di fatto un manuale sulle arti marziali, soprattutto riguardo all'aspetto della disciplina, dell'onestà , del sacrificio e dell'onore.
La lunga preparazione cui si sottopongono Li Yao e Bao Rong è a tutti gli effetti una apoteosi del rigore e della legge scritta dalla disciplina ferrea, a sottolineare come le arti marziali , prima di essere un attività fisica, si reggono in primis su una infinita forza spirituale (Tarantino traslerà in blocco le scene dell'addestramento al Wing Chun in Kill Bill).
La storia  avrà due appendici, dirette ancora da Chang Cheh per la Shaw Brothers in Five Master of death  e nel suo prequel Shaolin Temple  a formare una trilogia non strutturata ma che costituisce senz'altro una delle vette della cinematografia del regista , oltre che imperituro esempio di un genere che ha scritto la storia del Cinema mondiale.
Grande parata, come detto, di artisti marziali: da Alexander Fu Sheng (altro personaggio che non sarà mai compianto abbastanza per la sua imperitura scomparsa) a Chi Huan Chun da Wang Lu Wei a Gordon Liu e tanti altri che mostrano il vero lato artistico delle arti marziali.


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