Le favole che uccidono
Meno prolifico del fratello Oxide, Danny Pang ha comunque lasciato traccia nei lavori di genere in cui la coppia dei fratelli si è cimentata per tanti anni e in questo Fairy tale killer mette in scena un thriller per molti versi classico che attinge a piene mani ai canoni del filone: c'è il killer spietato che agisce in una bizzarra maniera, c'è il detective dalla vita privata segnata e sull'orlo del baratro e quella professionale sul filo del rasoio, ci sono sviste investigative, omissioni, insabbiamenti, ci sono disegni frutto di menti devastate nei quali risiede l'enigma e c'è un pericoloso collimare di vita privata e attività investigativa che porta il poliziotto a confrontarsi con se stesso uomo di legge e uomo di famiglia.
Le favole del titolo danno una traccia psicoanalitica al racconto che affonda le sue lontane origini in soprusi infantili e in slanci di solidarietà malata , ma è anche un modo per instillare dubbi e interrogativi sulla diversità che nasce dal disagio ed in questo aspetto il film trova probabilmente i suoi momenti migliori, quando cioè si allontana dalla trama del classico thriller ( la scena della barchetta costruita coi rifiuti è ad un passo dal commuovere).
Pur non risultando il thriller che non si dimenticherà mai, Fairy tale killer in alcuni aspetti sembra funzionare, anche se pecca di quella superficialità tipica del lavoro in cui tutto sembra collimare troppo facilmente, ma la livrea tecnica apprezzabile ed una coppia di attori che da il meglio di sè un contro l'altro armati (Lau Ching Wan e Wang BaoQiang) reggono bene l'impatto.
Niente fantasmi che errano senza pace e niente sovrannaturale quindi stavolta per Pang ? Non proprio; nell'epilogo la firma da autore di ghost story prepotentemente si affaccia sullo schermo, ma è più che altro quasi un vezzo, seppur importante, che sembra volere disegnare un finale diverso da quello cui conduce la storia più che un colpo di scena cui i Pang Brothers ci hanno ormai immancabilmente abituato.
Buongiorno,
RispondiEliminaTi contatto tramite commento perché non ho trovato altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano interessanti per i lettori del nostro magazine Cultura/Cinema e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.
Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti,
Silvia
silvia [at] paperblog.com
Responsabile Comunicazione Paperblog Italia
http://it.paperblog.com