Giudizio: 5.5/10
Un tuffo nella vecchia DDR
La Scelta di Barbara è un salto indietro nel tempo, che si si rituffa in ambientazioni da guerra fredda cui il Cinema ci aveva ormai disabituato sempre più proiettato ad inseguire tematiche storico-politiche moderne al centro delle quali non c'è più spazio per le tensioni contrapposte Est-Ovest che furono humus quasi inesauribile per il cinema degli anni 80 e 90.
Non è che il il lavoro di Christian Petzold rifulga di quella nostalgia un po' vintage che riprone ambientazioni cupe e meste, anzi da un certo punto di vista va oltre quegli schemi a metà strada tra il thriller politico e la spy story e costruisce un racconto che nella sua essenza è piuttosto personale e che fa di una atmosfera tutt'altro che marcatamente tetra il suo marchio distintivo.
Ambientato nei tardi anni 70 nella ex DDR, vede protagonista una giovane donna medico che viene trasferita in un piccolo ospedale di provincia per punizione per avere tentato l'espatrio in Occidente; qui incontra un altro medico, anch'esso colpito dalla stessa sorte, la cui colpa è puramente di tipo professionale e che per mantenere il lavoro ha dovuto accettare di entrare nello sterminato apparato di controllo della Stasi.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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