Giudizio: 7.5/10
La notte pechinese
Il secondo lavoro dell'accoppiata Derek Tsang-Jimmy Wan, compagni di merenda di Pang Ho Cheung qui in veste di produttore come fu per il film d'esordio, conferma le buone doti narrative dei due registi capaci di costruire un racconto divertente, ben articolato e intrigante, dal quale emerge forte la sensazione dell'ispirazione Pangiana, con risultati persino superiori alle più recenti prove del loro ispiratore.
E' il racconto della giornata seguente ad una notte di bisboccia che sembra avvolta nel mistero, allorquando due perfetti sconosciuti si risvegliano in un letto all'interno di una sorta di Ikea cinese nel cuore di Pechino: come sono giunti lì ? E soprattutto cosa è successo in quella notte appena terminata di cui loro conservano solo una nebbia fitta che avvolge tutto ?
Spargendo qua e là indizi, circostanze, flebili ricordi che affiorano, battutacce di amici e colleghi, gesti apparentemente inconsulti, i due si trovano dalla stessa parte della barricata anche perchè col procedere della storia affiora una borsa carica di soldi, spuntano strambi malavitosi stile rapper e sono introvabili un paio di persone; in compenso c'è gloria anche per surreali comparse animalesche: un candido e simpaticissimo alpaca e un rospo dal nome Maria, oltre che per uno strano set cinematografico stile notte di Natale con il regista che non capisce cosa ci sia a fare una mangiatoia.
Il racconto procede quindi tra il presente incomprensibile ai due protagonisti e il passato notturno appena trascorso che piano piano si svela grazie alle testimonianze di amici e sconosciuti e parallelamente qualcosa inizia a scorrere tra i due, qualcosa che forse trova nella notte appena trascorsa la sua motivazione.
Immergendo la storia in una Pechino notturna sfrenata e molto borghesotta, popolata da moderni yuppies e da antiche melanconie, Tsang e Wan costruiscono un percorso apparentemente molto spigoloso, che si diverte a prendere per il naso lo spettatore indicandogli chissà quali chiavi di lettura (thriller, gangster movie) per approdare ad un racconto romantico nel quale c'è spazio per una bella dose di sarcasmo visto con l'occhio beffardo e divertito che è il marchio di autore di Pang, così come fu per Lover's Discourse.
Gli intrecci ingarbugliati e la narrazione, che comunque offrono una continuità che non stanca, fanno di Lacuna un film dalle atmosfere quasi impalpabili, dove solo i flashback sulla nottata appena trascorsa danno un ritmo più incalzante alla storia, mentre per il resto le vicende si svolgono in un clima sospeso e quasi surreale.
Lacuna è quindi film da vedere, bello e divertente, in cui l'accoppiata Shawn Yue-Zhang Jinchu regge bene il peso di tutto il racconto grazie ad una prova eccellente.
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