
Giudizio: 8/10
Altro fulgido esempio di Folk Horror, una variante assurta ormai a genere consolidato che trova tra le sue opere primigenie e fondamentali The VVitch di Robert Eggers, You Won't Be Alone , opera prima del regista australiano di origini macedoni Goran Stolevski, ha ricevuto svariati riconoscimenti , soprattutto nei Festival di genere fantastico ( Bucheon , Sitges), dopo l'esordio al Sundance.
Se a prima vista l'opera di Stolevski può apparire come una rilettura , sotto forma di racconto folkloristico, del tema della stregoneria, ovviamente femminile, la sua visione attenta ne rivela invece una serie di tematiche che si intrecciano a vari livelli e che sembrano elevarsi a riflessioni sul genere umano.
Il racconto si svolge durante il XIX secolo in un villaggio tra le montagne della Macedonia: qui una donna riceve la visita di un essere dal corpo deformato dalle cicatrici, una mangiatrice di lupi, Old Maid Mary sempre alla ricerca di neonati secondo le leggende del posto; la donna riesce a patteggiare con la strega: allo scoccare del sedicesimo anno di vita la ragazza sarà della vecchia deforme.
La neonata viene quindi nascosta dalla donna in una grotta con la speranza di salvarla per sempre e qui essa crescerà , ovviamente più simile ad un animale selvatico che ad un essere umano.
Passato il tempo pattuito la strega che possiede la capacità di prendere le sembianze di altri esseri viventi compenetrandoli e impadronendosene, torna a reclamare la preda: Nevena , sarà costretta quindi a seguire la strega la quale imprimerà sulla sua pelle il marchio definitivo.
Divenuta strega anch'essa, per Nevena , essere libero da ogni vincolo sociale , di educazione e morale, inizia una vita di esplorazione del mondo sfruttando la capacità di mutaforma, passando di corpo in corpo.
Ai suoi occhi si apre un mondo malvagio, fatto di violenze ancestrali, di soprusi, soprattutto a carico della donna, ma il suo desiderio di scoprire il mondo e di sentirsi umana la porta a compenetrare il corpo e le storie di altre persone.
Proseguire nella sinossi sarebbe spoiler clamoroso, sebbene You Won't Be Alone non è un lavoro che si basa sulla tensione che può produrre un horror o un thriller seppure sui generis.
Il pregio del film di Stolevski non sta tanto nella rilettura della stregoneria , del folklore locale o delle leggende, che pure è affrontato con mano ferma, bensì nelle atmosfere congiunte alle immagini che descrivono un mondo arcaico, gretto, violento, dove tutto è sempre bagnato e fangoso dove le streghe diventano la forma tangibile delle paure e delle debolezze.
Il film scorre quasi lento, caricandosi di un pathos che si poggia su tonalità liriche, che mostra il fluire degli eventi, le esplosioni violente, il procedere del viaggio di Nevena , strega che vorrebbe però provare ad essere umana visto che il suo mondo è stato per sedici anni solo una grotta e qualche raggio di sole; ben presto si è rapiti dall'atmosfera chiaramente mistica del film ma al contempo poetica dove inesorabilmente si afferma un afflato naturalistico come forza trainante, un misticismo pagano che unito alle frequenti osservazioni interiori declamate non può non far tornare alla mente il Terrence Malick più purista e integralista.