mercoledì 2 ottobre 2024

Club Zero ( Jessica Hausner , 2023 )




 

Club Zero (2023) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

In uno spazio-tempo che è quasi avulso dalla realtà, in un istituto dove si respira sin da subito l'aria della disciplina e del controllo quasi fosse un film di Michael Haneke, un gruppo di adolescenti viene affidato alle cure di Miss Novak, una insegnante appena giunta sul posto, la quale sin da subito cerca di stabilire coi suoi allievi un clima di unione quasi religioso; seguendo un percorso tra il misterico e l'iniziatico l'insegnante ben presto prenderà il controllo delle menti ( e non solo) dei ragazzi.
Club Zero, ultima opera  di Jessica Hausner è un film che tocca temi profondi e controversi, come il plagio psicologico sugli adolescenti, l’alimentazione trasformata in una fede quasi religiosa e il controllo esercitato sui più vulnerabili. La regista austriaca si avvale del suo stile freddo e minimalista per esplorare il mondo claustrofobico di un'élite scolastica, dove una nuova insegnante, Miss Novak (Mia Wasikowska), introduce ai suoi studenti l’idea di una nutrizione "alternativa", che si trasforma gradualmente in un culto distruttivo.
Uno dei temi centrali del film , affrontato dalla regista con la consueta prospettiva fortemente critica socialmente , è il plagio mentale che si può esercitare sugli adolescenti, una fascia della popolazione particolarmente suscettibile a influenze esterne. 



Miss Novak sfrutta il bisogno di appartenenza e il desiderio di controllo dei suoi studenti, manipolandoli attraverso le sue teorie sull'alimentazione; quest'ultimi a loro volta, in cerca di un'identità e di una guida, cadono facilmente nella trappola della convinzione di fare parte di un gruppo esclusivo e “illuminato”. Hausner ritrae perfettamente la vulnerabilità di questi giovani, evidenziando come le figure autoritarie possano plasmare i loro pensieri e comportamenti, arrivando a far loro abbracciare pratiche autolesioniste. Questo plagio psicologico, sottilmente introdotto e gradualmente amplificato, sottolinea la pericolosità delle sette mentali che possono nascere da idee apparentemente innocue.
L'ossessione per l'alimentazione diventa, in Club Zero, una vera e propria religione: Miss Novak trasforma il semplice atto del nutrirsi in un rituale spirituale, convincendo i ragazzi che possono trascendere i bisogni fisici e raggiungere uno stato superiore riducendo al minimo l’assunzione di cibo. 
Il film esplora la metafora della fede cieca ( tornando circolarmente ad uno dei temi più cari alla regista viennese, dove la scienza dell’alimentazione viene sostituita da un dogma. In un mondo sempre più ossessionato dalle diete e dai regimi alimentari, Hausner critica in modo tagliente l’idea di salute e purezza che diventa ideologia, sottolineando i pericoli delle mode alimentari estreme. L’alimentazione, solitamente una fonte di nutrimento e vita, viene capovolta in uno strumento di controllo e negazione del corpo.
L'opera di Jessica Hausner affronta anche il tema del controllo sugli individui più deboli, rappresentati dagli studenti che, sotto la guida della loro insegnante, perdono progressivamente la capacità di pensare in modo autonomo. 
Hausner mostra come le persone in posizioni di potere possano manipolare e sfruttare le insicurezze altrui per mantenere il controllo. La critica sociale qui è evidente: la regista denuncia la struttura gerarchica della società, dove chi detiene il potere può facilmente sfruttare i più fragili per i propri scopi. La dinamica tra Novak e gli studenti è inquietante e riflette non solo la manipolazione a livello personale, ma anche una più ampia critica alle istituzioni che alimentano e perpetuano queste dinamiche di potere.
La regista austriaca , sebbene in alcuni tratti sembri perdere transitoriamente il controllo della storia, costruisce comunque un impianto scenico efficace nel generare un certo grado di inquietudine , sfruttando ottimamente le ambientazioni cromaticamente e strutturalmente gelide , che sembrano tagliare come un coltello affilato, confermandosi come una delle registe che meglio sanno affrontare tematiche sociali con grande senso critico.
Non a caso il cardine del film , seppur mimetizzato tra altre tematiche,  è anche una potente critica alla società ossessionata dall'immagine corporea e dalla salute come culto. 
Miss Novak, con il suo approccio pseudo-scientifico, rappresenta tutti quei “guru” moderni che propongono regimi alimentari drastici e spesso pericolosi, mascherandoli da scelte di vita sane e illuminate. Il film denuncia il modo in cui queste ideologie possono diventare strumenti di controllo, dove chi propone una visione estrema si pone come detentore della verità assoluta, e chi la segue si sente moralmente superiore rispetto agli altri. Il concetto di alimentazione come fede è quindi non solo una questione personale, ma anche un modo per creare divisioni sociali, per distinguere gli “eletti” dai “profani”.
Seppur opera non perfetta, Club Zero di Jessica Hausner è un film inquietante e provocatorio, che mette in luce temi attuali e scottanti e riesce a colpire nel segno grazie ad  un’atmosfera asfissiante e ipnotica, che ben si adatta al racconto di un plagio psicologico che porta alla distruzione fisica e mentale dei protagonisti. Attraverso la sua critica al controllo sugli adolescenti e alla distorsione del concetto di alimentazione, Hausner ci invita a riflettere su come le ideologie, quando estremizzate, possano condurre a conseguenze devastanti.

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