La vita degli adolescenti
Premiatissimo in patria, e non solo, La schivata, opera seconda di Abdel Kechiche è sicuramente film interessante e ricco di qualità , come solo i lavori che sfidano l'ovvio possono essere.
L'occhio del regista si posa ,con approccio anche fin troppo neorealista ( come sarà poi anche con Cous cous), su un gruppo di adolescenti della periferia parigina, impegnati nella vita di tutti i giorni, evitando storie di droghe , violenze e stupri che sarebbero state di facile costruzione in un ambiente sociale simile; tutt'altro, gli adolescenti sono impegnati nella preparazione della rappresentazione teatrale di fine anno scolastico,e Kechiche ce li descrive nella loro essenza legata alle problematiche dell'età , sorvolando con classe su aspetti sociali quali l'immigrazione, l'integrazione e la delinquenza: è un compendio di slang, modi di confrontarsi, tumutli interiori, scoppi di antipatie offerti con una certa logorrea e ricchezza di primi piani.
L'occhio del regista si posa ,con approccio anche fin troppo neorealista ( come sarà poi anche con Cous cous), su un gruppo di adolescenti della periferia parigina, impegnati nella vita di tutti i giorni, evitando storie di droghe , violenze e stupri che sarebbero state di facile costruzione in un ambiente sociale simile; tutt'altro, gli adolescenti sono impegnati nella preparazione della rappresentazione teatrale di fine anno scolastico,e Kechiche ce li descrive nella loro essenza legata alle problematiche dell'età , sorvolando con classe su aspetti sociali quali l'immigrazione, l'integrazione e la delinquenza: è un compendio di slang, modi di confrontarsi, tumutli interiori, scoppi di antipatie offerti con una certa logorrea e ricchezza di primi piani.