Giudizio: 6/10
Jackie Chan-Indiana Jones ( o James Bond ? )
Campione di incassi in questo frangente della stagione cinematografica in Cina, Chinese Zodiac è l'ultima fatica di Jackie Chan che in questo lavoro fa praticamente tutto: regista , sceneggiatore, attore, produttore e che annuncia in maniera un po' ambigua che questo sarà l'ultimo film d'azione in cui reciterà; probabilmente i 58 anni cominciano a farsi sentire anche se dobbiamo riconoscere che anche stavolta non risparmia energie e rischi mostrando una forma ancora brillante.
In effetti Chinese Zodiac è un film d'azione classico, un po' Indiana Jones, un po' James Bond che vive essenzialmente sulla spettacolarità indubbia di alcune situazioni in perfetta scia delle pellicole precedenti di cui costituisce un ideale sequel ( Armour of God e Armour of God II: Operazione Condor).
E' il racconto di una caccia ai tesori del Palazzo d'Estate di Pechino saccheggiato dalle forze armate occidentali in occasione della Guerra dell'Oppio che portò alla distruzione di inestimabili capolavori e alla scomparsa di preziose opere d'arte.
Iniziata come una forma di business per JC e la sua equipe iperprofessionale ben presto, grazie al fervore idealista di Coco, una studiosa d'arte alla perenna caccia dei tesori scomparsi, si trasforma una crociata contro i mercanti di tesori trafugati condita da una buona dose di retorica che gira intorno al diritto di proprietà da parte dei popoli che quei tesori hanno confezionato.
Girando per i quattro angoli del pianeta (Cina, Parigi, Taiwan, Lettonia e Vanuatu) Jackie Chan dirige un film ricco d'azione e di qualche spunto da commedia un po' scanzonata e cialtrona , eco di una commedia HKese che vive un momento poco brillante: ladri di opere d'arte, attivisti idealisti, pirati (con tanto di Johnny Depp-clone), buoni sentimenti, belle scazzottate, qualche combattimento in stile più canonico, ritmo tutto sommato ben sostenuto fanno del film il classico spettacolo per famiglie da festa comandata che da il meglio di sè in alcune scene d'azione divertenti e riuscite (su tutte Jackie Chan uomo slittino che apre il film).
Insomma chi si aspetta qualcosa che rimandi alle tematiche e alle atmosfere dei precedenti lavori, soprattutto quelli più lontani, dell'attore-regista HKese probabilmente rimarrà deluso, essendo questo un film molto più occidentale di quanto possa apparire.
Ciò non toglie che, soprattutto grazie ad alcune performance da mattatore assoluto di Jack Chan e alla sua innata simpatia, il film si lascia vedere con leggerezza e anche con qualche dose di divertimento, condito sul finale dalla amichevole partecipazione di 15 secondi ciascuno di Shu Qi e Daniel Wu e dalle ormai consuete scene da backstage che passano sui titoli di coda.
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