Giudizio: 6.5/10
La commedia della vendetta
Ambiziosa produzione multinazionale diretta da Eva Jin, che è anche la sceneggiatrice , Sophie's Revenge è probabilmente il lavoro che meglio di ogni altro mostra il volto del nuovo cinema commediaiolo commerciale cinese: riferimenti molto occidentali, in particolare la commedia romantica americana, tematiche poco originali ma di sicuro effetto, cast , anche tecnico, di primo ordine con collaborazioni panasiatiche.
Tutti elementi che ben miscelati e manipolati portano al sicuro successo commerciale, in buona parte supportato anche da una certa qualità ,ma che pongono un inquietante interrogativo: anche nel cinema cinese la globalizzazione riesce ad azzerare quelle che sono tematiche e tradizioni peculiari?
Eva Jin è forse la meno indicata , tra i registi, a farsi portabandiera della tradizione e della cultura popolare cinese, essendo artista che è maturata negli USA e quindi influenzata a livello cinematografico da certi modelli: tutto ciò si nota , direi, caretterizza Sophie's Revenge, un racconto leggero romantico in cui storie d'amore si strappano e si tentano di ricucire, altre ne nascono tra colpi di scena e momenti di ilarità crescente affidati a situazioni in cui equivoco e dabbenaggine si rincorrono; la storia della vendetta di Sophie è il classico racconto di una donna scritto da una donna con ovvia e naturale sensibilità femminile oltre che con punto di vista decentrato.
Il tema del film è abusatissimo, nonostante questo Eva Jin riesce a costruirvi intorno una serie di situazioni che divertono piacevolmente, pur sapendo da subito come tutto andrà a finire; come detto però quello che maggiormente colpisce è la totale omogeneizzazione del contesto su modelli talmente occidentali che a tratti stancano anche; nomi, modo di parlare, arredamenti, macchine, tutto lascia intravvedere un modello più newyorkese che pechinese.
Al di là di tutto ciò Sophie's Revenge, pur nei suoi limiti , è film riuscito perchè diverte e regala uno sguardo simpaticamente e smaccatamente femminile sul mondo dei rapporti umani, sulle pene d'amore e sul senso ultimo dell'amore; ma soprattutto, si fa apprezzare nella sua struttura e nelle scelte tecniche che la regista utilizza: grande ricorso alla grafica, uso di vari stili di ripresa , frequente inserimento di inserti cartoon, connubio tra animazione e ripresa classica, insomma da questo punto di vista il lavoro di Eva Jin ha le sue indubbie qualità.
La filosofia panasiatica che permea il film si esprime anche sulla scelta degli attori: da un lato le due superstar cinesi Zhang Ziyi (anche produttrice) al suo primo ruolo brillante e Fan Bingbing ferocemente contrapposte sullo schermo quasi come si vocifera lo siano nella vita; il coreano So Ji-sub e i taiwanesi Peter Ho e Ruby Lin, quest'ultima in coppia con Yao Chen a creare una divertente e ben azzeccata coppia di amiche di Sophie, una sorta di grillo parlante bicefalo sempre pronto a sentenziare.
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