Giudizio: 8/10
Nel giorno in cui Il Festival di Cannes comunica i film in Concorso tra cui anche Mia Madre , l’ultimo lavoro di Nanni Moretti vede la luce nelle sale italiane: “ Da Cannes accetto tutto “ aveva sentenziato il regista romano quando si paventava di una sua presenza fuori concorso sulla Croisette, ma alla fine è Cannes che pur di avere Moretti è disposta a tutto, anche a mettere in Concorso un film che avrà già un abbondante mese di vita nelle sale, rinunciando alla Première assoluta, dimostrando una volta in più quanto sia alta la stima di cui gode Nanni Moretti oltralpe.
Che Moretti abbiamo di fronte in questo lavoro? Non è facile a dirsi, o forse lo è fin troppo a seconda di quale prospettiva si utilizza per osservare Mia Madre che sin dalla primissima scena da subito una indicazione netta al percorso cinematografico cui stiamo assistendo: Margherita sta lavorando alla regia di un film politico-sociale imperniato sul tema della lotta tra operai e padroni per la difesa del posto di lavoro, una scena che sembra un revival di tante scene cinematografiche che dagli anni settanta ad oggi ci hanno mostrato polizia e dimostranti faccia faccia; tutto però appare sin da subito finto: manganelli che si piegano, facce ben lontane dall’avere il ghigno della disperata cattiveria o della paura, carrellate da action movie. Il cinema è finzione, Margherita lo sa e per questo chiede ai suoi attori di porsi accanto al personaggio “ Fammi vedere che ci sei anche tu attrice vicino al personaggio” ripete ai suoi attori.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
Ne parlano tutti molto bene! Vorrà dire che lo guarderò prima o poi ^^
RispondiEliminaComunque bel blog, è la prima volta che passo.
Nonostante quello che si dice in giro (perchè il film non è piaciuto proprio a tutti), è un Moretti piuttosto atipico, meno acrimonioso ed acido, direi addirittura riflessivo.
RispondiEliminaGrazie per la visita :)