venerdì 24 giugno 2016

Three Stories of Love ( Hashiguchi Ryosuke , 2015 )




Three Stories of Love (2015) on IMDb 
Giudizio: 6/10

Film tra i più attesi al recente Far East Film Festival di Udine, dove è giunto preceduto da una bella messe di giudizi positivi che lo hanno fatto considerare uno tra i lavori migliori prodotti in Giappone nel 2015, Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke è un potente dramma tripartito nel quale si esplorano vari aspetti dei rapporti amorosi.
Costruito intorno alle figure di tre personaggi, le loro storie , totalmente indipendenti una dall'altra, costituiscono l'asse portante del film: Atsushi ha perso la moglie da ormai tre anni in un incidente causato da un pazzo, lavora come tecnico della manutenzione dei ponti e ne studia con una tecnica tutta sua, molto istintiva , la tenuta e le eventuali riparazioni da compiere; la sua casa è una stamberga nella quale si accumula immondizia e ciarpame vario, perchè quando egli non lavora passa il tempo a ricordare la moglie, a disperarsi nella ricerca di una possibile accettazione del lutto e della perdita.


Toko è una casalinga di mezza età con un marito che non la degna di uno sguardo e una suocera pedante, il suo unico momento di felicità è l'ossessiva visione di un vecchio video che la immortala in un fugace incontro con la principessa Masako e che le suscita una struggente nostalgia; il suo noioso vivere quotidiano la porta ad intraprendere una relazione stramba con un presunto artista truffatore che sogna un allevamento di polli e che consuma droghe in maniera industriale.
Infine Shinomiya , un rampante e altezzoso avvocato gay che tratta il suo amante come un servetto, fino a quando qualcosa inizia a sgretolarsi e lui cerca conforto presso un vecchio compagno di scuola amato anni prima e che ora è sposato con prole.
Tre storie che sembrano distanti anni luce, ed in effetti lo sono, nelle quali è difficile trovare un filo conduttore, semplicemente perchè le facce dei rapporti amorosi sono talmente numerose e variegate da non riuscire a trovare nulla in comune.

Se nel segmento dedicato all'avvocato gay sembra rintracciarsi una tematica autobiografica che altre volte abbiamo visto nelle lavori di Hashiguchi, le altre due storie appaiono più come dei ritratti a tinte ora fosche e funeree , ora quasi divertite di due miserabili e perdenti cui la vita ha regalato solo momenti di tristezza e di abbandono.
Il procedere dei racconti, e la loro conclusione, mostrano con più chiarezza i peculiari aspetti delle storie d'amore che il regista ha sottinteso mettere in scena, soprattutto grazie allo sviluppo delle personalità dei protagonisti.
Three Stories of Love non è certo film indimenticabile come da più parti è stato giudicato, ha però il pregio di presentare tre personaggi, soprattutto Atsushi e Toko, che hanno molto da raccontare nella loro deprecabile esistenza; dove il film mostra la pecca più grande è nella scelta dello stile di narrazione allorquando si lascia sopraffare da interminabili ed estenuanti soliloqui, soprattutto Atsushi, che sottraggono ritmo e attenzione ad un contesto già di per sè piuttosto minimalista.

Nel complesso comunque il film di Hashiguchi ha i suoi lati positivi , ben bilanciati, dobbiamo però dire, da aspetti tutt'altro che convincenti: le varie facce dell'amore sono infinite, e nel suo lavoro il regista giapponese si concentra su aspetti particolari, quali l'elaborazione della perdita, la ribellione alla vita grigia attraverso il sogno ad occhi aperti che fa perdere di vista la realtà e l'incapacità a saper dare un indirizzo coerente alla propria vita; ed è così che Three Stories of Love che sembra iniziare come una commedia un po' stramba e un po' nera venata di dramma diventa lentamente ma inesorabilmente una commedia drammatica in agrodolce. 

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