Giudizio: 5/10
Nella provincia argentina che sembra ferma nel tempo, non fosse per i telefoni cellulari che ne suggeriscono una ambientazione contemporanea, Alba cerca la sorella Guadalupe scomparsa da qualche giorno senza lasciare tracce di sè; la giovane donna ha lasciato alle spalle un figlioletto di pochi anni cui Alba e la madre si dedicano con attenzione.
La ricerca non porta alcun risultato, la ragazza sembra essere svanita nel nulla, le autorità sembrano agire con indolenza e il viaggio di Alba nel mistero si popola anche di visioni tangibili della sorella.
Ben lungi dall'essere strutturato come un thriller One Sister ( Una Hermana) presentato alla Biennale College nell'ambito della 73° Mostra del Cinema di Venezia, film argentino diretto dalle giovani registe Sofia Brokenshire e Verena Kuri è una breve opera che nel corso dei sessanta minuti in cui è strutturata cerca di dar corpo ad una serie di tematiche che le conferiscono una impalcatura a tratti confusa e priva di organicità; la ricerca di Alba non è solo il disperato tentativo dettato dai legami affettivi, bensì anche una confusa lettura dei legami famigliari e una denuncia di un malessere diffuso; inoltre il peregrinare della ragazza che cozza contro un muro di silenzio indifferente sembra richiamare i fantasmi dei desaparecidos del passato sebbene in una epoca che vede il paese ormai consolidato in un lungo periodo di democrazia.
Il risultato di questo convergere di tematiche è purtroppo piuttosto deludente, proprio perchè la storia non riesce avere un percorso narrativo lineare, affidandosi troppo spesso alle ambientazioni veriste e ai toni sommessi.
Le recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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