Giudizio: 6.5/10
Nella personale annata cinematografica di Sono Sion, senza dubbio la più prolifica degli ultimi anni, non poteva mancare il lavoro più genuinamente suo, almeno da qualche anno a questa parte, da quando cioè si è lasciato alle spalle le tematiche di The Land of Hope; dopo lavori horror ( o pseudotali) musical eccessivi, riflessioni filosofiche sulla civiltà post atomica alla deriva, storie d'amore quasi smielate, il regista giapponese si esibisce in quello che è uno dei suoi punti di forza: un film assurdo, estremo, volgare e boccaccesco nel quale dà sfogo alla sua passione per gli sguardi sotto le gonne e per le pulsioni sessuali.
The Virgin è però tutt'altro che un film soft porno, nudi non ce ne sono e tanto meno amplessi, ma il suo impianto, fatto di pruriginose immagini e di allusioni frammiste a sprazzi di surreale comicità ,somiglia tanto a quei B-Movie, ed il filone italiano anni 70 in questo è all'avanguardia, in cui con molta audacia si faceva sfoggio di situazioni piccanti e allusive.
Basti il prologo del film per capire di cosa stiamo parlando: uno strano fenomeno cosmico che si appalesa come un violento fascio di luce in una notte colpisce un gruppo di masturbatori solitari , per di più tutti vergini, ragazzi e ragazze; questo regalerà a loro dei poteri eccezionali come la telepatia, la telecinesi, la vista che perfora come erano gli occhiali che consentivano di guardare oltre i muri tanto pubblicizzati negli anni 70 anche qui da noi, insomma in una notte un manipolo di segaioli ( e segaiole) diventa una masnada di supereroi. Perchè tutto ciò? Perchè qualcuno nello spazio lontano vuole salvare il mondo dai diavoli sessuomani che con medesimi poteri si aggirano sulla terra ed in particolare nella tranquilla cittadina giapponese dove i nostri eroi vivono.
La gran parte di essi sono studenti all'ultimo anno di liceo, adolescenti con la ovvia fissazione del sesso ben stampata addosso e ad essi presto si aggiungono due studiosi (si fa per dire...) dei fenomeni paranormali che dovrebbero coordinare il gruppo di supereroi presunti salvatori del mondo.
La battaglia ha inizio e tanto basti per avvicinarsi a questo lavoro di Sono dove per larghi tratti si ha l'impressione chiarissima che tutto sia un semplice pretesto per mettere in scena carrellate di lingerie sexy, culi , gonnelline mini alzate dal vento,tette generose inguainate in reggiseni push up, miniabiti fetish, erezioni tanto vistose quanto grottesche e soprattutto una miriade di belle e procaci fanciulle vogliose e insinuanti tra le quali non sfigura certo la matura e procace moglie del regista nella parte della studiosa dei fenomeni paranormali che utilizza come arma speciale la vista del suo generoso decoltè e il reggiseno.
Lascio all'immaginazione il tipo di dialoghi che i telepatici supereroi riescono a carpire tra i loro coetanei e le situazioni che si creano, al di la del tentativo di dare un senso alla storia in un finale che vorrebbe essere quasi serio.
Insomma The Virgin Psychics ci offre il lato di Sono più cazzeggiatore , ma con grande brio e con grande divertimento, perchè alla fine il film si lascia vedere molto piacevolmente pur nel tripudio di trash e di nonsense che lo caratterizza, quasi che il regista abbia voluto essenzialmente mettere in piedi un divertissement un po' cialtrone e pruriginoso.
Nella vasta schiera di interpreti presenti, molte delle quali stelline, idol e giovani attrici alle prime armi, già detto di Megumi Kagurazaka, Sometani Shota si esibisce nella parte dell'idiota elevato a supereroe e Mano Erina si fa notare soprattutto per la sua giovanile bellezza quasi ingenua in mezzo al mare di donnine svestite e provocanti.
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