mercoledì 15 febbraio 2017

A Violent Prosecutor ( Lee Il-hyung , 2016 )




A Violent Prosecutor (2016) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

Il problema della corruzione a più livelli insita nella società  sta diventando una tematica ricorrente nel cinema coreano, come se ogni coperchio fosse saltato fragorosamente in aria ed abbia dato l'abbrivio ad una serie di lavori quasi sempre di grande impatto commerciale: dopo il successo di Inside Men e di Veteran , anche A Violent Prosecutor dell'esordiente Lee Il-hyung ottiene un enorme successo, risultando tra i film più visti nel 2016.
Il dubbio che il film sia stato costruito in maniera calcolata per sfruttare la scia dei due precedenti è più che fondato non solo per il tema affrontato , ma anche per la sua struttura che li ricalca in tutto e per tutto.
In questo caso siamo alle prese con un procuratore, Byun Jae-wook, grande lavoratore indefesso che si prende a cuore, anche troppo, i casi di cui si occupa e che è rinomato per essere un tipo dal carattere fumantino e incline alla vie spicce durante gli interrogatori.


Quando gli viene affidato il caso degli scontri tra polizia e manifestanti avvenuti   dove dovrà sorgere un complesso residenziale a scapito di una zona di interesse faunistico, Byun , intuendo l'infiltrazione da parte di provocatori nei manifestanti pacifici, mette sotto torchio un giovane arrestato; questi, malato d'asma, morirà nella notte e il procuratore verrà accusato di aver causato il decesso in seguito ad un interrogatorio troppo energico.
Confidando nell'aiuto da parte del procuratore capo, si dichiara colpevole e la corte lo condanna a 15 anni di galera.
Dopo cinque anni lo troviamo dietro le sbarre, dove dopo una accoglienza non certo amichevole, Byun ha intessuto la sua trama di amicizie, grazie ai consigli legali che ha dispensato a detenuti e poliziotti che gli ha consentito di essere visto come un detenuto di riguardo.
L'incontro con un truffatore appena giunto in carcere che sembra sapere qualcosa di quegli eventi di cinque anni prima porta Byun a mettere in atto un tentativo di riapertura del caso, grazie all'aiuto di Han, il truffatore, che riuscirà a far uscire di galera.

L'indagine condotta da galera attraverso il suo compare porterà allo scoperto una trama di imbrogli che vede coinvolti apparati della giustizia, della politica ,dell'imprenditoria e ovviamente della malavita.
Usando mezzucci da imbroglioni e da truffatori i due riusciranno a far riaprire il processo con le conseguenze immaginabili.
Coagulandolo intorno al tema serio della corruzione che infiltra la società coreana, Lee mette in piedi un film dove con la giusta dose si mescolano commedia, action e gangster movie sostenute da un ritmo apprezzabile: botte e sorrisi insomma si alternano in modo armonioso; il problema di A Violent Prosecutor è che tutto appare chiaramente scritto sin dall'inizio senza che nessun colpo di scena, nessun deragliamento che possa portare a qualcosa che renda la pellicola non assimilabile alle altre già viste sul tema.
Indubbiamente la chimica tra i due protagonisti funziona: da un lato il carisma del procuratore , dall'altro la sfrontatezza guascona del giovane compare riescono a sostenere bene le atmosfere da commedie: per tale motivo A Violent Prosecutor deve attingere alla bravura riconosciuta di un divo come Hwang Jung-min, che curiosamente avevamo già visto proprio in Veteran e alla simpatia dell'altrettanto bravo Gang Dong-won per tirare avanti fino alla fine in maniera appena decente senza cadere nell'ovvietà totale.
Alla fine la morale del film è racchiusa nella battuta conclusiva di Byun: cerchiamo di vivere una vita onesta; forse un po' poco per un film che comunque vorrebbe far leva anche sul sentimento di indignazione per la corruzione dilagante.

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