mercoledì 21 agosto 2019

Firecrackers ( Jasmin Mozaffari , 2018 )



Firecrackers (2018) on IMDb
Giudizio: 8/10

Brillantissima opera prima di Jasmin Mozaffari, regista canadese ricchissima di talento di cui sentiremo parlare ancora certamente, Firecrackers è stato nella passata stagione uno dei film più sorprendenti e più esplosivi nel panorama del cinema indie; utilizzando come spunto un corto del 2013 dallo stesso titolo che utilizzò come film della tesi universitaria, la giovane regista canadese costruisce una storia che ha ben poco di originale nelle tematiche: la rabbia giovanile, la voglia di fuggire da una realtà squallida, la battaglia contro un ambiente che opprime sono temi di cui il cinema si nutre da decenni e spesso anche con risultati per nulla brillanti; cosa fa quindi di Firecrackers un film osannato dalla critica e pronto a diventare un cult movie?
E' semplicemente la bravura di Jasmin Mozaffari nel palsmare le tematiche, nel modulare il linguaggio e lo slang , nel costruire l'immagine, nell'immergerci in una realtà tutt'altro che idilliaca attraverso le figure delle due protagoniste, aspiranti eroine sullo stampo di Thelma e Louise, pronte a lasciarsi tutto alla spalle per raggiungere New York.


Lou e Chantal sono due diciassettenni che la Mozaffari ci imprime subito nella mente grazie ad un incipit convulso e violento; vivono in un posto dominato dallo squallore di case che sembrano costruite col compensato, famiglie disgregate dove regna l'astio e la contrapposizione violenta, dove il sessismo e la grettezza sembrano insopportabili.
Decidono così , dopo aver lavorato per un anno come  addette delle pulizie in un misero motel e messo da parte un gruzzoletto, di andarsene , lasciarsi alle spalle quel mondo senza speranza per raggiungere New York.
I piani vengono però stravolti dapprima dalla rinuncia di un compagno di fuga, quindi dalla reazione violenta e odiosa del fidanzato di Chantal e infine dal sequestro dei soldi delle due ragazze a causa di qualche danno provocato in uno scatto di ira violenta.
Quello che sembrava quasi essere un gioco da adulti per lasciarsi alle spalle una realtà deprimente, diventa alla fine per le due ragazze una necessità per fuggire da tutto ciò che genera odio e sopraffazione.
La descrizione vivida dell'ambiente rurale in cui si volge la storia è certamente l'aspetto più valido, quello che colpisce maggiormente di tutto il film: un ambiente in cui è la violenza bruta a dominare, dove la misoginia è requisito di machismo  e dove le due amiche , due facce quasi agli antipodi del modo di sentirsi donne, subiscono la cultura del maschio e della rozzezza.

Chantal che vuole andarsene e fuggire anche dal suo fidanzato psicopatico merita una violenza di gruppo per essere rimessa nel suo ruolo di dominata e vittima, così come Lou deve subire persino dalla madre gli insulti omofobi.
Il film ha un incedere progressivo, che ondeggia tra il dramma cupo ed il buddy movie al femminile, ma soprattutto presenta una cura quasi maniacale da parte della regista nel delineare i suoi personaggi, soprattutto le due ragazze, come detto emblemi di due modi di essere donna quasi agli antipodi, non solo bell'aspetto, ma scopriremo , anche nel modo di pensare e di risolvere il problema della necessità della fuga.
Firecrackers in molti passaggi ,più che essere un film su due ragazze ribelli e vogliose di libertà ,sembra quasi essere uno studio antropologico e sociale di una ambiente patriarcale dove rigidità e grettezza sono i cardini di una società provinciale sessista e becera, tanta è la cura che la regista infonde nel tratteggiare i contorni della storia.
Inoltre tecnicamente e grazie anche ad una fotografia eccellente per merito di Catherine Lutes, i colori pastellati saturi e caldi, i giochi di luce, a tratti un taglio da clip, diventano uno strumento per accompagnare ed amplificare gli stati d'animo delle due protagoniste attraverso un caleidoscopio che regala immagini molto belle.
Prima di essere un film di fuga, di rivolta post adolescenziale verso un ambiente personale e sociale che avvilisce, Firecrackers è il racconto di un modello di società insopportabile , opprimente e squallida che genera in chi possiede un briciolo di vitalità solo l'istinto di sopravvivenza della fuga.
Se a tutto ciò aggiungiamo una colonna sonora raramente così ben incastonata nella storia grazie alle musiche originali del compositore canadese Casey MQ e la bravura scintillante delle due protagoniste, Michaela Kurimsky (Lou) , tra l'altro interessante protagonista del mondo audiovisivo  indipendente e Karena Evans (Chantal), il successo ottenuto dall'opera d'esordio di Jasmin Mazaffari non stupisce affatto, e ci mostra una giovane cineasta che andrà seguita attentamente perchè saprà di certo mostrare ancora il suo fresco talento.

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